sabato 25 agosto 2007

Dal "Quotidiano della Calabria" di oggi

Protesta contro il raduno organizzato da Alternativa Sociale
Rossi contro neri
La sinistra estrema marcia su Sartano di DOMENICO RE
TORANO CASTELLO
Un marcia“ rossa” nel comune di Torano. Protagonisti Rifondazione Comunista, No Global, Partito Comunista dei lavoratori, Coordinamento per l'unità dei comunisti e altre associazioni. Motivo della disputa una tre giorni di festa, della “Prima Festa alternativa”, con relativo “I Raduno mondiale dei Figli dell'Italia romana”, organizzata d“Alternativa sociale” della frazione Sartano, con l'annunciata partecipazione del loro leader nazionale Roberto Fiore. Appena appresa la notizia, alcuni giorni fa, del “I Raduno mondiale dei figli dell'Italia romana”, il sistema politico toranese ha iniziato a dar segni di fibrillazione. Sta di fatto che nel pomeriggio di ieri su Torano sono confluiti decine di manifestanti della sinistra estrema. Il previsto sit-in di protesta doveva tenersi in un primo tempo nella frazione Sartano, dove di fatto si svolgeva la festa di “Alternativa Sociale”, poi, per ragioni di “opportunità”, è stato spostato a Torano Centro, distante alcuni chilometri. Con un lesto “contropiede”, però, i manifestanti, spostandosi a piedi, sotto la scorta di decine di appartenenti alle forze dell'ordine, si sono portati su Sartano, guidati da Francesco Caruso, leader nazionale dei No Global. Arrivati alle porte del paese sono stati fermati dalle forze dell'ordine. Le ragioni del loro dissenso le hanno ugualmente affermate. Lo stesso Caruso ha ribadito che la manifestazione di Torano era «contro manifestazioni neo-fasciste ammantate da sagra popolare », per lo più, nel caso specifico, «autorizzata dal sindaco e dal vice sindaco del luogo», a cui anche per questo è stato chiesto di sospendere i festeggiamenti, così come ai cittadini è stato chiesto di boicottare l'iniziativa “fascista”, ricordando il vicino campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Dopo aver sostato per circa un'ora alle porte di Sartano, i manifestanti si sono diretti nuovamente su Torano Centro dove hanno iniziato il loro sit-in, previsto per tre giorni, tanti quanti sono quelli della “I Festa alternativa”. Caruso ha lamentato l’eccessiva presenza delle forze dell'ordine, che comunque hanno svolto il loro ruolo di “arbitri”, evitando di fatto un “contatto diretto” tra le “due squadre”. Al sit-in hanno partecipato oltre a Caruso, anche il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Damiano Guagliardi, il segretario regionale Pino Scarpelli, il presidente e il segretario del Circolo di Torano, Giovanni Carnevale e Santo Chiodo. Una marcia “rossa” su Torano, dunque, a cui seguirà quella “nera”.