mercoledì 25 marzo 2009

Il punto.

A che punto sono le formazioni delle liste in vista delle prossime elezioni amministrative di giugno mel nostro beneamato comune?
Cercherò di fare una analisi a distanza, anche se la cosa è molto ardua, visto i continui e repentini capovolgimenti.
Candidature annunciate, o quasi certe: 1)Sabatino Cariati 2) Lucio Franco Raimondo Candidature di cui si sente parlare: Antonio Jannace(Sindaco uscente) Franco Cavalcanti (ex Sindaco)
La lista del candidato sindaco Sabatino Cariati, di cui non si consce ancora il nome, è appogiata dal movimento NuovaCittadinanza, forse da Carro, e da una frazione della lista della Rosa, lista che espresse per tre legislature il Sindaco nella persona di N. Marchese.
La lista del candidato sindaco Lucio Franco Raimondo, anche di questa non si conosce ancora il nome, è appoggiata dal PartitoDemocratico e credo sia in cerca di possibili alleanze nella società civile, come sapete alle nostre latitudini, i partiti si sono scuagliati più che altrove, e in tempi di elezioni comunali contano ancora meno.
La lista del sindaco uscente, pur con le legittime aspirazioni di poter essere riconfermato, pare fatichi e non poco a trovare candidati.
La lista facente capo a Franco Cavalcanti pare voglia essere "il nuovo" che avanza, formazione di neofiti della politica amministrativa.
Questa è la situazione, chiaramente non prendetela per oro colato, e la situazione del si dice, po' essi, pari ca................................
Certo che sulla carta nessuno e messo meglio di altri, dal punto di vista di alcune aggregazioni mi verrebbe da dire: ch'aggrizzu, non sono l'unico a non comprendere, ma tant'è cosi vanno le cose.
Non si conosce ancora nulla circa i programmi delle rispettive liste, ma c'è tempo per questo, meglio non scoprire le carte, per evitare di dare qualche chance all'avversario. Sulla strategia della promozione, della propaganda e della comunicazione posso avanzare qualche ipotesi:
ci sarà il porta a porta, più serrato che negli anni passati; aumenteranno le promesse dei soliti 50/60 posti di lavoro in vista di chissà quale nuovo impianto produttivo dislocato non si sa dove; ci saranno i soliti manifesti a volte piccanti, a volte divertenti e a volte meno, i comizi si terranno nelle solite piazzette o villette o vagli; arringheranno gli elettori dai balconi a dalle lòggie. E allora, vi starete chiedendo: dove sta la differenza? Si lo so che non è uno stravolgimento epocale, ma parlare da un balcone o da una lòggia non è la stessa cosa.
Teniamoci in vista