sabato 15 settembre 2007

Adesso BASTA

articolo tratto da:CalabriaOra
torano castello Comizio senza “piazza”per Forza Nuova E i militanti si ribellano. Il sindaco:«Non ho dato l’autorizzazione per motivi di ordine pubblico» Il sindaco di Torano Castello, Antonio Iannace, nega la piazza al segretario del circolo locale di Forza Nuova, motivando il diniego «per motivi di ordine pubblico». Al diniego della piazza formulato dal sindaco di Torano Castello, è seguita una nota della segreteria nazionale di Forza Nuova nella quale si legge: «Con il suo infelice rifiuto di concedere la piazza al nostro segretario locale, lei ha calpestato i diritti di ogni cittadino. Il motivo di ordine pubblico, come si legge nella vostra missiva, spetta al Prefetto deciderlo e non a lei, ne tantomeno alla sua «miope amministrazione», sono bastati due compagni di Rifondazione Comunista, probabilmente suoi amici, un gruppo di «così detti no-global» per zittirla e metterla a tacere. La segreteria nazionale e provinciale di Forza Nuova, e i rispettivi segretari Roberto Fiore e Giovanni Martino, la diffidiamo a trovare una soluzione, altrimenti la denunceremo per abuso d’ufficio e faremo il comizio ugualmente, con tanti militanti di Forza Nuova ». «I fatti successi il 24-25-26 agosto , continua la nota, non ci toccano, sono testimoni tutti i cittadini di Sartano,e soprattutto le forze dell’ordine. Un sindaco deve essere di tutti non solo di una parte politica e guarda caso della sola sinistra, Forza Nuova è stanca di questi soprusi sia essa un’amministrazione comunista che di destra sbiadita. Per quando ci riguarda non fanno differenze».
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Egregio Sig. Sindaco,
credo che i cittadini democratici tutti, compresi quelli che hanno permesso la sua elezione, ne abbiano piene le tasche di questa storia, cominciata male per sua gravissima colpa in primis, e del suo vice, artefice del tutto, e della sua marionetta di segretario politico. L'aver negato la possibilità di tenere un comizio pubblico, per di più a seguito di quanto successo, credo sia stato il minimo che potesse fare, se poi legalmente ineccepibile giudicherà chi ha i poteri per farlo. Detto questo, deve sciogliere le contraddizioni col suo vice, lo sa lei come lo sanno tutti ormai che a tirare le fila non è certo il segretario politico, il tutto per fini meramente localistici e personalistici. Allora tiri fuori gli attributi, gli ritiri la delega o si dimetta; da cittadino democratico sono stufo, nauseato di essere rappresentato da chi la parola Democrazia non sa dove sta di casa. Faccia chiarezza per il rispetto che deve alla carica che ricopre e degli elettori. Ma si sbrighi, prima che da una pustola ne derivi una cancrena.

La versione dei fatti.

Dal Giornale: CalabriaOra
Reggio Calabria «Quel detenuto è stato curato a dovere» La replica dell’amministrazione penitenziaria alla denuncia di Franco Corbelli Le affermazioni del leader dei Diritti Civili Franco Corbelli sul caso del giovane detenuto Andrea B., 25 anni, disabile e in attesa da sette mesi di essere sottoposto a un esame di risonanza magnetica nel carcere di Reggio Calabria, sono «del tutto prive di fondamento». Lo precisa in una nota, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) che dopo aver compiuto accertamenti sulla vicenda spiega come «in considerazione del quadro clinico esistente, peraltro ritenuto compatibile con la carcerazione», lo scorso 29 luglio il detenuto è stato assegnato alla casa circondariale di Reggio Calabria perché è un istituto dotato di assistenza medica H 24, di assistenza fisiokinesiterapeutica e con ridotte barriere architettoniche. «Il detenuto Andrea B. è stato immediatamente oggetto di adeguata attenzione sanitaria ed è stato sottoposto a terapia riabilitativa - continua la nota - e nei suoi riguardi, allo stato, risultano già effettuate visite specialistiche e sono stati proposti ulteriori accertamenti diagnostici e strumentali. Poiché il detenuto è costretto su una sedia a rotelle, viene costantemente supportato da un piantone». Inoltre il Dap precisa che «a causa del perdurante fermo delle apparecchiature e per precise e documentate evenienze cliniche la risonanza magnetica è stata ritenuta ineseguibile », ma in alternativa il detenuto Andrea B. è stato sottoposto a una Tac. Rodolfo De Dominicis