articolo tratto da:CalabriaOra
torano castello
Comizio senza “piazza”per Forza Nuova E i militanti si ribellano.
Il sindaco:«Non ho dato l’autorizzazione per motivi di ordine pubblico»
Il sindaco di Torano Castello, Antonio Iannace, nega la piazza al segretario del circolo locale di Forza Nuova, motivando il diniego «per motivi di ordine pubblico». Al diniego della piazza formulato dal sindaco di Torano Castello, è seguita una nota della segreteria nazionale di Forza Nuova nella quale si legge: «Con il suo infelice rifiuto di concedere la piazza al nostro segretario locale, lei ha calpestato i diritti di ogni cittadino. Il motivo di ordine pubblico, come si legge nella vostra missiva, spetta al Prefetto deciderlo e non a lei, ne tantomeno alla sua «miope amministrazione», sono bastati due compagni di Rifondazione Comunista, probabilmente suoi amici, un gruppo di «così detti no-global» per zittirla e metterla a tacere. La segreteria nazionale e provinciale di Forza Nuova, e i rispettivi segretari Roberto Fiore e Giovanni Martino, la diffidiamo a trovare una soluzione, altrimenti la denunceremo per abuso d’ufficio e faremo il comizio ugualmente, con tanti militanti di Forza Nuova ». «I fatti successi il 24-25-26 agosto , continua la nota, non ci toccano, sono testimoni tutti i cittadini di Sartano,e soprattutto le forze dell’ordine. Un sindaco deve essere di tutti non solo di una parte politica e guarda caso della sola sinistra, Forza Nuova è stanca di questi soprusi sia essa un’amministrazione comunista che di destra sbiadita. Per quando ci riguarda non fanno differenze».
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Egregio Sig. Sindaco,
credo che i cittadini democratici tutti, compresi quelli che hanno permesso la sua elezione, ne abbiano piene le tasche di questa storia, cominciata male per sua gravissima colpa in primis, e del suo vice, artefice del tutto, e della sua marionetta di segretario politico. L'aver negato la possibilità di tenere un comizio pubblico, per di più a seguito di quanto successo, credo sia stato il minimo che potesse fare, se poi legalmente ineccepibile giudicherà chi ha i poteri per farlo. Detto questo, deve sciogliere le contraddizioni col suo vice, lo sa lei come lo sanno tutti ormai che a tirare le fila non è certo il segretario politico, il tutto per fini meramente localistici e personalistici. Allora tiri fuori gli attributi, gli ritiri la delega o si dimetta; da cittadino democratico sono stufo, nauseato di essere rappresentato da chi la parola Democrazia non sa dove sta di casa. Faccia chiarezza per il rispetto che deve alla carica che ricopre e degli elettori. Ma si sbrighi, prima che da una pustola ne derivi una cancrena.