mercoledì 29 agosto 2007

E' calato il sipario sulla “tre giorni”

Ho atteso qualche giorno prima di esprimere il mio personale punto di vista in merito ai fatti accaduti a Sartano in questo mese d’agosto. Lungi da me l’idea di voler ricondurre il fatto a schemi gia precostituiti;rossi&neri, lupi&agnelli, a sagra paesana e qunat’altro letto sulla stampa, ancor meno impacchettare in un mera questione ideologica degli “opposti estremismi”, ma voglio esprimere qualche parere da un punto di vista pratico e qualcosa di piu se mi riesce. L’evento in discussione “ La festa di AS” organizzata, pubblicizzata con manifesti nel comune, non so se anche fuori comune, con lanci a mezzo internet sui vari blog di servizio, con tanto di tel.cell. per prenotazioni ed informazioni, dove si prevedeva la possibilità di alloggio per coloro che avessero voluto pernottare in loco, la comunicazione a mezzo stampa, aveva tutta l’aria e la pretesa che si stessero facendo le cose per bene, insomma un grande evento, organizzazione in linea, teutonica direi. Va da se che qualcuno deve aver chiesto l’autorizzazione e rilascio dei relativi permessi per lo svolgimento dell’evento; ritengo pure che qualcuno abbia letto le richieste, se ne abbia interpretato i contenuti ho qualche dubbio. Domandarsi quale impatto avrebbe avuto l’arrivo di non si sa quante personcine educate, perbene, chiamati “nazischin”, credo sia un esercizio inutile. Pensare che qualcuno si sia chiesto che tipo di effetto avrebbe potuto innescare la venuta di questi bravi ragazzi è altrettanto esercizio inutile. Ma un’altra domanda rimane senza risposta: le forze politiche locali l’hanno letto quel manifesto? Che posizione hanno preso? Si saranno domandati, interrogati se tutto era cosi apparentemente normale, una sana e felice sagra paesana con tanto di festival per bambini(che attirano sempre) e salsicce arrostite? Nei giorni degli eventi ho fatto qualche domanda, risposte: Si ho letto, ma non preso posizione tanto èra tutto un bluff; entrare in polemica è inutile e dannosa per l’immagine, e via dicendo. Intanto la festa continua, contromanifestazione, serata con tanto di discorso demenziale, farneticante del vicesindaco, saluto romano e via discorrendo. La festa è finita, la paura è passata, ma nessuno chieda che con il “calo del sipario” calino anche le domande, i dubbi, l’imperizia che sono state alla base di quanto è successo. Il signor Sindaco oltre a ringraziare può anche accendere un cero a San Biagio o San Domenico, ma non può e non deve sminuire la portata dei fatti, la leggerezza degli amministratori, la responsabilità degli organizzatori. Non è possibile, non è concepibile. Misure amministrative ed organizzative per la concessione degli spazi vanno prese, non è possibile continuare con l’andazzo del volemosebene, gli eventi vanno calendarizzati a seconda delle richieste pervenute e non a discrezionalità del capo o del vice. Gli eventi vanno valutati per portata, impatto e capacita organizzativa dei proponenti; la sovrapposizione di feste religiose e feste di partito non avviene da nessuna parte; il riconoscimento delle Associazioni, l’iscrizione e la tenuta dell’albo deve essere fatto, con queste confrontarsi per stilare un calendario annuale di eventi, senza concentrare tutto nel mese di agosto………………………ma forse sto chiedendo troppo, e da anni che non si capisce piu dove sta il confine fra politica e società civile, amministrazione pubblica e interessi privati o forse non si è mai capito per il semplice fatto che la confusione è sempre stato un esercizio da furbi per confondere l’elettore. La prossima volta mi piacerebbe leggere che sono stati i Sartanesi a gridare No al fascimo e non 30/40 persone guidate dal Caruso di turno. Prossimamente si terrà un consiglio Comunale nel quale sicuramente non c’è e non poteva esserci all’OdG quanto successo; da cittadino ed uomo qualunque chiedo, auspico che, unitariamente, i consiglieri di minoranza chiedano un consiglio straordinario per discutere dell’argomento, perchè di una cosa possiamo essere certi: agosto tornerà anche l’anno porossimo.

Cum'è jjutta è jjuta bona

Finalmente arriva la voce dell' "ufficialità" dal QuotidianodellaCalabria di martedi 28, agosto
Paese al centro di due appuntamenti “roventi”. Tutto è andato bene
Manifestazioni politiche a Torano
Iannace: «Grande senso di civiltà»
TORANO CASTELLO E' calato il sipario sulla “tre giorni” della “1ª Festa di Alternativa Sociale”, voluta dal movimento politico che ha aperto una locale sezione a Torano e che ha voluto essere presente con la sua festa comunale al pari degli altri partiti. Per i temuti disordini l'appuntamento si è svolto in una “blindata” frazione Sartano. La manifestazione, come ampiamente riportato dalla stampa, ha creato timori tant'è che la popolosa cittadina cratense è stata assediata dalle forze di polizia. A destare preoccupazione, appunto, l'annunciato sit-in di protesta promosso da Rifondazione Comunista e da movimenti di sinistra. Nonostante le contestazioni la festa si è svolta tranquillamente e senza problemi per l'ordine pubblico. Non sono mancate le polemiche che hanno coinvolto l'amministrazione comunale. Con l'intento di porre fine agli strascichi polemici e rasserenare gli animi, interviene il sindaco Antonio Iannace che evidenzia come, tra l'altro, le manifestazioni si siano svolte in modo pacifico. “Per la verità - spiega il sindaco di Torano - all'inizio della festa si è temuto il peggio, poiché contemporaneamente alla festa di Alternativa Sociale il partito di Rifondazione Comunista, i movimenti “Filo Rosso”, “La Casbah” ed altre associazioni di sinistra hanno chiesto di tenere un'altra manifestazione. L'amministrazione comunale - prosegue Iannace - ha concesso l'autorizzazione alla manifestazione a queste ultime associazioni, a patto che la stessa si tenesse in una piazza distante da quella concessa ad As. Tutto ciò – ribadisce - per opportune precauzioni e in modo da evitare incidenti. In effetti, le due manifestazioni si sono svolte pacificamente, nel pieno rispetto delle regole e non vi sono stati incidenti”. A tal proposito il sindaco Iannace intende “congratularsi con gli organizzatori di ambedue le manifestazioni e ringraziarli poiché hanno dimostrato un alto senso civico ed una grande maturità politica evitando che i due schieramenti si siano trovati contrapposti”. Un ringraziamento particolare del sindaco va al segretario regionale del Prc, Pino Scarpelli, all'On. Francesco Caruso, al consigliere regionale Damiano Guagliardi, ai dirigenti locali del Prc, Giovanni Carnevale e Sante Chiodo. “Intendo ringraziare - aggiunge il primo cittadino - anche il segretario regionale ed i responsabili locali di As che hanno raccolto l'invito di non far arrivare a Torano i previsti gruppi di estrema destra provenienti da altri comuni”. Il ringraziamento ed un plauso speciale dal sindaco Iannace per le forze dell'ordine “che, presenti in numero altissimo, hanno dimostrato una professionalità elevatissima e hanno dato un servizio efficace ed efficientissimo diretto da funzionari ed ufficiali ai quali va tutta l'ammirazione e la gratitudine dell'intera amministrazione”. E poi un grazie alla cittadinanza di Torano e Sartano “che ha reagito in maniera composta e senza reazioni sconsiderate e ha dimostrato di saper prendere le dovute distanze da ogni forma di violenza da qualsiasi parte essa provenga”. Per il sindaco Iannace “l'equilibrio ed il buon senso di tutti hanno permesso che si sia dato il giusto peso ad una manifestazione che - a conti fatti - ha avuto più il sapore di una sagra paesana che il grande significato politico che ad ogni costo - ed a torto - i due schieramenti volevano darle. Sono convinto - prosegue il sindaco - che le strade per cercare di ottenere il consenso devono essere quelle dettate dalla democrazia, dalla mediazione, dal rispetto delle opinioni altrui, dalla pacifica convivenza e che inoltre la vera forza dell'uomo consista soprattutto nel non raccogliere le basse e strumentali provocazioni. Questi sono stati i concetti che mi hanno guidato in questa manifestazione - pone l'accento Iannace - e mi hanno permesso di non raccogliere le provocazioni e gli insulti che ad un certo punto sono pervenuti dai manifestanti di sinistra sia nei miei confronti che dell'amministrazione”. Il sindaco conclude evidenziando che “d'altra parte la festa tenutasi in questi tre giorni a Torano ha dimostrato che alla fine hanno trionfato questi concetti i quali si sono vieppiù prepotentemente affermati e consolidati in tutta la popolazione, a dispetto di chi, forse, sperava – puntualizza Iannace - di trasformare una sagra paesana in un campo di battaglia”. Roberto Galasso