Chiaramente si riferisce all'ultima nevicata a Sartano, se qualcuno ne avesse altre le aggiungo.
sabato 2 febbraio 2008
Profumo di fico
-Voglio un regalo-
=Che specie di regalo?=
-Bello. Un regalo bello.Non i soliti fiori-
Va buòh, mo vidimi cchi truovu ppi dumaniasira, ho pensato fra me e me.
Il giorno dopo (14febbraio) ore 17.30, dopo affannosa ricerca per un parcheggio, mi infilo in un negozio, attratto dal solo fatto che non sapevo cosa vendessero. Chiedo alla giovane commessa di poter curiosare; oggetti strani, ma con un certo gusto, lo sguardo si va a posare su un oggetto,la commessa ancor prima che io formulassi la domanda mi propone:
Che ne direbbe di una borsa per l’acqua calda, di colore rosso, a forma di cuore?
Perchè no’, le rispondo.
Vuole che le faccia una confezione regalo?
Certamente, è il regalo di San Valentino per mia moglie.
Intanto che la commessa mi prepara la confezione, ed aver pagato il prezzo equivalente di almeno 10 borse per l’acqua calda che si possono reperire in qualsiasi farmacia, mi perdo in un locale a fianco, dove,allineati con cura, sopra delle belle mensole di legno, fanno bella mostra una miriade di profumi per uomo.
Non mi sembrava vero, saranno stati forse un centinaio, accanto alle marche più blasonate, ne noto una inglese, mai vista ne sentita.
Comincio a leggere i nomi delle varie fragranze: vetiver(il mio preferito), muschio, sandalo, etc, etc, etc,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, fico: si avete letto bene fico; intanto la commessa, solerte a dire il vero, era gia da un po’ alle mie spalle pronta a delucidarmi su eventuali domande.
Sicuramente ha notato la mia espressione fra l’interdetto e il rincoglionito e mi chiede: lo vuole provare?
Certo che si!
Una spruzzatina, dopo un momento annuso: meraviglia delle meraviglie.
Per uno come me, che gode di pessima memoria, ma ha una memoria molto ricca nel gusto ed ancor di piu’ nell’olfatto, piu questi sono lontani nel tempo meglio riesco a sentirli ed a viverli, sentire quel profumo e mangiarlo e stato un tutt’uno.
La sensazione è stata di annusare-gustare contemporaneamente, il profumo è di fico selvatico, “caprifico”, ma se pensate al profumo delle foglie, al lattice, al frutto acerbo, ai rami secchi bruciati, alla dispensa dove si consevavano i fichi secchi, potete solo vagamente averne un’idea; sono riuscito ad associare anche la qualità di fico piu’ vicina a quel profumo: “citrulara”.
L’unica nota stonata il prezzo: 80 euro.
Ma chi se ne frega l’ho comprato lo stesso, sono certo che non lo mettero’ mai, lo sniffero’ sicuramente.
14 febbraio 2005
Iscriviti a:
Post (Atom)