Pochi iscritti Il Classico a rischio chiusura
Gildo Anthony Urlandini
Torano Castello
Ritorna l'incubo per studenti e genitori, ma anche per amministratori e semplici cittadini, di Torano Castello e paesi limitrofi. Motivo? Il Liceo Classico rischia di chiudere a causa delle poche iscrizioni. Da giorni si stanno intrattenendo riunioni e appuntamenti tra tutte le forze sociali, per trovare una soluzione che possa sgombrare una volta per sempre il rischio chiusura dell'istituto scolastico toranese, lustro di cultura e formazione da oltre quarantanni. Circola voce che per il prossimo anno scolastico a causa dei tagli programmati dal Ministero della Pubblica istruzione, l'Istituto superiore rischia la chiusura, appunto. Su questa voce non sono d'accordo i genitori degli studenti, gli amministratori, i professori, il dirigente scolastico e anche i sindaci e i cittadini dei paesi limitrofi. Se ciò fosse vero, un pezzo di cultura e di storia del territorio toranese cesserebbe di esistere. Intanto in paese sta montando la protesta e la nascita di un comitato pro liceo, per evitare che centinaia di studenti, se dovesse verificarsi la chiusura, migrino verso altri istituti del cosentino, con un notevole aggravio sulle economie delle famiglie. Dall'ultima riunione tra genitori, studenti, professori e amministratori, si apprende che sarà fatto tutto il possibile per mantenere in vita il liceo e si lotterà sin d'ora per evitare una possibile chiusura dell'Istituto.
Tratto dalla GazzettadelSud di oggi 22-11-10
Siamo o non siamo in democrazia, Si? Allora ognuno e libero di credere e dire quel che vuole, anche che: che gli asini volano.
Ma credere e dire, per essere realtà, han bisogno del fare. Il fare ciò che si vuole e non quel che si può nell'ambito delle leggi che regolano ed amministrano questa nostra democrazia, non è permesso o quantomeno non dovrebbe esserlo, ed anche se per una o più volte si riesce a fare quel che si vuole, questo non corrisponde alla parola sempre; prima o poi i nodi vengono al pettine. Non perderò tempo a dire quel che gli studi demografici e gli Uffici scolastici regionali hanno già segnalato più e più volte, quella che è la tendenza della politica scolastica a livello nazionale, ma è con queste cose che bisogna fare i conti. E' inutile erigersi a paladini di cause perse o indifendibili, non illudere genitori e studenti questo dovrebbe essere il dovere civico di chi irresponsabilmente e per amor di campanile continua prender per i fondelli, ma ricordatevi che si può far fessi tutti una volta, o uno per sempre, ma non si può far fessi tutti e per sempre.
Tratto dalla GazzettadelSud di oggi 22-11-10
Siamo o non siamo in democrazia, Si? Allora ognuno e libero di credere e dire quel che vuole, anche che: che gli asini volano.
Ma credere e dire, per essere realtà, han bisogno del fare. Il fare ciò che si vuole e non quel che si può nell'ambito delle leggi che regolano ed amministrano questa nostra democrazia, non è permesso o quantomeno non dovrebbe esserlo, ed anche se per una o più volte si riesce a fare quel che si vuole, questo non corrisponde alla parola sempre; prima o poi i nodi vengono al pettine. Non perderò tempo a dire quel che gli studi demografici e gli Uffici scolastici regionali hanno già segnalato più e più volte, quella che è la tendenza della politica scolastica a livello nazionale, ma è con queste cose che bisogna fare i conti. E' inutile erigersi a paladini di cause perse o indifendibili, non illudere genitori e studenti questo dovrebbe essere il dovere civico di chi irresponsabilmente e per amor di campanile continua prender per i fondelli, ma ricordatevi che si può far fessi tutti una volta, o uno per sempre, ma non si può far fessi tutti e per sempre.