martedì 11 settembre 2007

Se non ci fosse................ma c'è

Detenuto disabile carcere Reggio Calabria, la "provocazione" di Corbelli per smuovere le acque.
Martedì 11 Settembre "Un premio in denaro. Una sorta di 'taglia'. Un assegno di mille euro (due milioni delle vecchie lire) a qualsiasi parlamentare che si recherà a far visita nel carcere di Reggio Calabria al giovane detenuto, Andrea B. , 25 anni, della provincia di Foggia, disabile al cento per cento e costretto su una sedia a rotelle". E' questa la proposta provocatoria che il leader di 'Diritti civili', Franco Corbelli, lancia, in un comunicato, per richiamare l'attenzione sul detenuto "da quattro mesi paralizzato nel lettino di una cella della casa circondariale reggina, che chiede di essere curato per non continuare a soffrire e che da sette mesi aspetta di essere sottoposto ad un esame di risonanza magnetica". "Da due settimane - è scritto nella nota - Corbelli denuncia, nel silenzio e nell'indifferenza delle Istituzioni, dei politici e della società civile, questo caso di ingiustizia e disumanità e si batte per la scarcerazione e il ricovero in una struttura sanitaria adeguata di questo ragazzo disabile". "Il leader di 'Diritti Civili' - prosegue il comunicato - ha recapitato, nei giorni scorsi, un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al papa Benedetto XVI (dopo l'intervento dello stesso Pontefice sui diritti di detenuti); ha manifestato, giovedì 30 agosto, davanti al carcere di Reggio e subito dopo ha incontrato la direttrice(facente funzione) della casa circondariale reggina". "Mentre dalla Puglia - afferma Corbelli - continuano le prese di posizione a sostegno della battaglia di 'Diritti Civili' a favore di questo ragazzo disabile (sono già intervenuti il Comune e la Provincia di Foggia, la segreteria provinciale foggiana dell'Udeur e il deputato pugliese dell'Ulivo Michele Bordo) in Calabria nessuno, sino ad oggi, ha speso una sola parola a favore di questo giovane paraplegico". "Da qui la protesta odierna. - dichiara il leader di 'Diritti Civili' - La 'taglia', il premio in denaro (l'assegno di mille euro) al parlamentare (calabrese e non) che andrà a far visita in carcere a Reggio al disabile Foggiano. La somma vuole essere un rimborso spese per quel deputato o senatore che dovrà raggiungere Reggio, magari da una città lontana". "Corbelli - conclude il comunicato - non risparmia nessuno in Calabria, centrodestra e centrosinistra, assenti e latitanti su questo drammatico caso umano e giudiziario, ipergarantisti con se stessi e con i loro amici e colleghi indagati, silenti sul dramma di questo ragazzo disabile. Se ne infischiano dei diritti (calpestati!) della povera gente, lottano solo per restare aggrappati al potere e alle poltrone, mentre la Calabria affossa, sprofonda letteralmente". (ANSA)

Quella sagra Blindata


Film documento sui fatti avvenuti a Sartano in agosto.

Il filmato e disponibile da una collaborazione con Arcoiris Tv


Fai clik su uno dei link per visualizzare con RP-WMP

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=8262&ext=_big.ram

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=8262&ext=_big.wmv

I "paganieddri"

Banca Rurale “Licurdonehttp://www.bancaditalia.it/servizi_pubbl/arch_sto/strumric/altri/Elenco_banche.pdf Non so come, misteri di Internet, mi sono imbattuto in questo sito,dove risulta in elenco la “Banca Rurale di Sartano”. Premesso che questo elenco si riferisce agli anni che vanno dal 1920 al 1961, che l’unica notizia documentata sull’esistenza di una Banca a Sartano è riportata nella libro “Storia di Sartano” di Biagio De Luca, pag.33, ho cercato di appurare se trattasi della stessa Banca o meno. Da notizie dirette, ho appurato che: la banca che ha operato a Sartano, che De Luca fa risalire la nascita al 1920, che lo stesso denomina Banca Rurale “Licurdone”, il nostro testimone dichiara che trattasi della “Banca Rurale Cattolica di Sartano” aperta a Sartano ad opera di Don Carlo de Cardone di Cosenza, purtroppo non ricorda la data esatta di istituzione, pero riferisce che: il Direttore era Camillo Del Vecchio, il Cassiere Biagio De Rose, il Segretario Rosalbino Cervo. Spero con l’aiuto di qualche amico di poter risalire alla copia dei documenti conservati nell’Archivio della Banca d'Italia per avvalorare e dare certezza storica e documentale a quanto scritto da De Luca e riferito dalla fonte testimoniale vivente. Se qualcuno dovesse avere testimonianze o notizie che possano integrare, affermare, correggere quanto detto sarò ben lieto di pubblicarle. Fin qui la storia passata, che a distanza di anni, per casualità o per fortuna viene in parte conosciuta, svelata; c’è però un’altra Banca, che avrebbe bisogno di qualche approfondimento, dove sono circolate fin’ora voci e nient’altro. Di questa nascente e mai nata Banca di cui non si sa neppure dell’aborto, sappiamo, come tutti sanno, che: fu istituito un comitato, che furono sottoscritte delle quote di adesione, che uno dei promotori era l’allora Sindaco N.M., che il comune su richiesta del Comitato Promotore sottoscrisse una quota, pari a circa un milione di vecchie lire, che vi fu una delibera di giunta nella quale si accettava la richiesta di sottoscrizione. Si lo so, state pensando ad un possibile conflitto d’interessi, lasciamolo da parte tanto sarebbe tempo sprecato, piuttosto la domanda è: questa quota fu mai versata? Se non fu mai versata, riamane, come dire, la leggerezza dell’allegra Compagnia della Casta, se invece la quota sottoscritta fu versata vorremo sapere chi l’ha incassata, visto che la Banca non ha mai visto la luce, che a suo tempo qualche richiesta in merito fu avanzata, che fu oggetto di argomentazioni nella passata campagna elettorale, non è che siamo costretti ad andare a cercare la Banca, il Comitato ed il milione versato dietro la Chiesa di San Nicola di Bari la dove, una volta, venivano seppelliti i “paganieddri”? Ma forse è meglio andare a cercare notizie "a ra banca da chjubbica".