mercoledì 26 marzo 2008

Punto di vista

Sull'esecrabile fatto di cronaca avvenuto nel nostro comune, a danno del primo cittadino, il primo pensiero è di dura e ferma condanna, punto e basta. Non possono e non devono esserci equivoci, da parte di nessuno. Solidarietà piena con le Istituzioni ed i suoi rappresentanti.E' un fatto gravissimo su cui bisogna fare chiarezza, non può e non deve essere relegato a fatti di cronaca spicciola, restiamo fiduciosi verso gli organi investigavi perché possano dare una risposta nel più breve tempo possibile. Per la cronaca dettagliata vi rinvio ai quotidiani locali. Qui mi preme dire altro, cercherò di farlo nella maniera più diretta possibile e senza tanti giri di parole.
Il risultato delle ultime elezioni amministrative ha determinato tanti e tali cambiamenti da non riuscire a tenerne materialmente il conto. Alleati che si trovano all'opposizione, oppositori che si trovano consenzienti a seconda del momento e della convenienza. Un paio di rimpasti, mutui precedentemente contratti che succhiano tutto il bilancio comunale, stipendi ai dipendenti a Pasqua e Natale. Attività amministrativa prossima allo zero e prospettive di ricambio, in vista delle prossime elezioni fra un anno o poco più, non se ne intravedono. Ognuno continua a rappresentare, cocciutamente poco più di stesso, se andate a vedere le votazioni di consiglio la minoranza, divisa in tre tronconi, vota ognuno per conto proprio o con la maggioranza. I componenti della minoranza tutti, o quasi, di estrazione di centro sinistra, se si votasse domani presenterebbero ognuno una propria lista con un risultato facilmente prevedibile. Che fare? A male estremi estremi rimedi: dimettetevi. Se la maggioranza vorrà continuare ad amministrare è libera e padrona di farlo, se ritiene di avere capacità che le esprimano, saranno poi i cittadini a giudicare ma senza il vostro avallo. Lasciate che altri cittadini, donne e giovani, liberi da fantasmi del passato possano provarci, anzi incoraggiateli a farlo, ma voi statene fuori, per il bene di tutti.

Fatti inauditi

Spari contro abitazione sindaco Torano Castello
25 Marzo 2008, 19:07 TORANO CASTELLO (Cosenza) - Un colpo di fucile è stato sparato oggi verso l'abitazione del sindaco di Torano Castello, Antonio Iannace, che è anche il medico del centro cosentino. Il proiettile ha danneggiato una finestra della casa. Indagano i carabinieri, che non escludono un caso di intimidazione collegata all'attività politica svolta dal 61enne sindaco. (Agr)

lunedì 24 marzo 2008

" E i fessi pagano"

La decisione assunta dal presidente Agazio Loiero con apposito decreto. Bruni nominato sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. L'ex presidente della Provincia di Vibo si era dimesso pochi mesi fa per una candidatura al Parlamento tra le fila del Pd che alla fine non è avvenuta. Catanzaro, 22 mar. - (Adnkronos) - L'ex presidente della provincia di Vibo Valentia Gaetano Ottavio Bruni e' stato nominato Sottosegretario alla Presidenza della Regione Calabria. La decisione e' stata assunta dal presidente della Giunta Agazio Loiero con apposito decreto. "Il presidente Loiero - ha spiegato il portavoce Pantaleone Sergi - ha firmato il decreto di nomina di Bruni sulla base di una serie di considerazioni legate a questa fase di rilancio dei programmi. Tra esse: gli aumentati impegni di governo con i prossimi bandi relativi al Por 2007-2013, la considerazione che soltanto il Vibonese - delle cui esigenze fino a oggi s'e' fatto garante lo stesso presidente - non avesse un proprio rappresentante in giunta, l'interesse a utilizzare il patrimonio di esperienza politico-amministrativa che Bruni ha accumulato come uomo delle istituzioni". Bruni entra nel governo regionale dopo le dimissioni dalla carica di presidente della Provincia che erano state formulate pochi mesi fa per una candidatura al Parlamento tra le fila del Pd che alla fine non e' avvenuta. Uomo di fiducia del presidente della Giunta regionale, appresa la nomina ha commentato: "Sono orgoglioso di entrare a far parte della squadra di governo di Agazio Loiero di cui ho sempre condiviso il progetto politico a favore della Calabria intera. Ringrazio il presidente Loiero per la fiducia che ha voluto concedermi - ha affermato - e ringrazio l'intera giunta e la coalizione di governo: a loro disposizione, e a disposizione dei calabresi, metto la mia esperienza di amministratore in una realta' difficile come e' il Vibonese".
In questa colorita frase la buonanima di "Ciabbatinu" incorniciava le spese senza ne capo ne coda da parte degli amministratori pubblici locali o nazionali; spese che non avevano un ritorno per i poveri comuni mortali e che servivano ad ingrassare sempre più quella che oggi viene, dai più, definita la "casta". Intanto ci sarà anche qualcuno che pensa:
-Ma come gli avevano promesso un posto sicuro adesso devono rimediare-.
Ecco servito: un sottosegretario non si nega a nessuno, tanto che cosa volete che costi quando a pagare è sempre lo statopantalone ? Intanto: I fessi continuano a pagare.
Buona Pasquetta

domenica 23 marzo 2008

Resurezione

Abbiamo aspettato la Santa Pasqua ma il sito internet del nostro Comune e sempre in stato di: SQL Server does not exist or access denied. Speriamo per la prossima Pasqua il miracolo possa compiersi.

venerdì 21 marzo 2008

Auguri

Lu vennari di marzu nun si canta gh’E' muortu GesuCristu ‘n passijoni. C’hanu minatuna botta di lanza A ra parti sinistra di lu cori. L’ultima volta che la Pasqua è coincisa con il 23 marzo è accaduto nel 1913, accadrà nuovamente nel 2160. La regola della pasqua entra in vigore con il concilio di Nicea (325) I versi sopra riportati sono l’inizio di un canto processionale del Venerdì Santo in uso a Sartano, ce ne sono ancora due o tre, ma questo in modo particolare è quello che mi ha più incuriosito quando una decina di anni fa iniziai a raccogliere e trascrivere i canti della tradizione popolare Sartanese. Dal 325 ad oggi le date sotto riportate sono quelle in cui la Pasqua è ricaduta in marzo, in uno di questi anni qualcuno/a intonò per la prima volta i versi di questo canto, ma quale? Perchè alla parte sinistra? 26/03/327-30/03/335-30/03/340-27/03/343-23/03/346-31/03/351-27/03/354-23/03/357-31/03/362-27/03/365-28/03/370-31/03/373-27/03/376-28/03/381-24/03/384-28/03/392-25/03/395-29/03/403-29/03/408-22/03/414-30/03/419-26/03/422-30/03/430-26/03/433-31/03/435-27/03/438-23/03/441-31/03/446-27/03/449-23/03/452-31/03/457-27/03/460-28/03/465-31/03/468-28/03/471-28/03/476-25/03/479-29/03/487-25/03/490-26/03/495-29/03/498-30/03/503-18/04/504-26/03/506-22/03/509-30/03/514-26/03/517-31/03/519-30/03/525-26/03/528-31/03/530-27/03/533-23/03/536-31/03/541-27/03/544-24/03/547-31/03/552-28/03/555-28/03/560-25/03/563-28/03/566-29/03/571-25/03/574-29/03/582-25/03/585-30/03/587-26/03/590-29/03/593-30/03/598-26/03/601-22/03/604-30/03/609-26/03/612-31/03/614-30/03/620-27/03/623-27/03/628-24/03/631-31/03/636-28/03/639-24/03/642-28/03/650-29/03/655-25/03/658-28/03/661-29/03/666-25/03/669-29/03/677-25/03/680-30/03/682-26/03/685-29/03/688-30/03/693-26/03/696-23/03/699-30/03/704-27/03/707-31/03/709-31/03/715-27/03/718-31/03/720-28/03/723-24/03/726-28/03/734-24/03/737-28/03/745-29/03/750-25/03/753-28/03/756-29/03/761-25/03/764-29/03/772-26/03/775-30/03/777-26/03/780-23/03/783-30/03/788-27/03/791-23/03/794-31/03/799-27/03/802-31/03/804-28/03/807-31/03/810-27/03/813-28/03/818-24/03/821-28/03/829-24/03/832-28/03/840-29/03/845-25/03/848-22/03/851-29/03/856-26/03/859-30/03/867-26/03/870-30/03/872-27/03/875-23/03/878-31/03/883-27/03/886-23/03/889-31/03/894-27/03/897-28/03/902-31/03/905-27/03/908-28/03/913-24/03/916-28/03/924-25/03/927-29/03/935-29/03/940-26/03/943-22/03/946-30/03/951-26/03/954-30/03/962-26/03/965-31/03/967-27/03/970-23/03/973-31/03/978-27/03/981-23/03/984-31/03/989-27/03/992-28/03/997-31/03/1000-28/03/1003-28/03/1008-25/03/1011-29/03/1019-25/03/1022-26/03/1027-29/03/1030-30/03/1035-26/03/1038-22/03/1041-30/03/1046-26/03/1049-31/03/1051-30/03/1057-26/03/1060-31/03/1062-27/03/1065-23/03/1068-27/03/1076-24/03/1079-31/03/1084-28/03/1087-28/03/1092-25/03/1095-28/03/1098-29/03/1103-25/03/1106-29/03/1114-25/03/1117-30/03/1119-26/03/1122-29/03/1125-30/03/1130-26/03/1133-22/03/1136-30/03/1141-26/03/1144-31/03/1146-30/03/1152-27/03/1155-31/03/1157-27/03/1160-24/03/1163-31/03/1168-28/03/1171-24/03/1174-28/03/1182-29/03/1187-25/03/1190-28/03/1193-29/03/1198-25/03/1201-29/03/1209-25/03/1212-30/03/1214-26/03/1217-29/03/1220-30/03/1225-26/03/1228-23/03/1231-30/03/1236-27/03/1239-31/03/1241-31/03/1247-27/03/1250-31/03/1252-28/03/1255-24/03/1258-28/03/1266-24/03/1269-28/03/1277-29/03/1282-25/03/1285-28/03/1288-29/03/1293-25/03/1296-29/03/1304-26/03/1307-30/03/1309-26/03/1312-23/03/1315-30/03/1320-27/03/1323-23/03/1326-31/03/1331-27/03/1334-31/03/1336-28/03/1339-31/03/1342-27/03/1345-28/03/1350-24/03/1353-28/03/1361-24/03/1364-28/03/1372-29/03/1377-25/03/1380-22/03/1383-29/03/1388-26/03/1391-30/03/1399-26/03/1407-30/03/1404-27/03/1407-23/03/1410-31/03/1415-27/03/1418-23/03/1421-31/03/1426-27/03/1429-28/03/1434-31/03/1437-27/03/1440-28/03/1445-24/03/1448-28/03/1456-25/03/1459-29/03/1467-29/03/1472-26/03/1475-22/03/1478-30/03/1483-26/03/1486-30/03/1494-26/03/1497-31/03/1499-27/03/1502-23/03/1505-31/03/1510-27/03/1513-23/03/1516-31/03/1521-27/03/1524-28/03/1529-31/03/1532-28/03/1535-28/03/1540-25/03/1543-29/03/1551-25/03/1554-26/03/1559-29/03/1562-30/03/1567-26/03/1570-22/03/1573-30/03/1578-26/03/1581-29/03/1587-29/03/1592-26/03/1595-22/03/1598-30/03/1603-26/03/1606-30/03/1614-26/03/1617-31/03/1619-27/03/1622-30/03/1625-31/03/1630-27/03/1633-23/03/1636-31/03/1641-27/03/1644-31/03/1652-28/03/1655-28/03/1660-25/03/1663-29/03/1671-25/03/1674-14/04/1675-29/03/1682-30/03/1687-26/03/1690-22/03/1693-30/03/1698-27/03/1701-23/03/1704-31/03/1709-27/03/1712-28/03/1717-31/03/1720-28/03/1723-28/03/1728-25/03/1731-29/03/1739-25/03/1742-29/03/1750-30/03/1755-26/03/1758-22/03/1761-30/03/1766-26/03/1769-31/03/1771-30/03/1777-26/03/1780-31/03/1782-27/03/1785-23/03/1788-31/03/1793-27/03/1796-24/03/1799-29/03/1807-29/03/1812-26/03/1815-22/03/1818-30/03/1823-26/03/1826-30/03/1834-26/03/1837-31/03/1839-27/03/1842-23/03/1845-31/03/1850-27/03/1853-23/03/1856-31/03/1861-27/03/1864-28/03/1869-31/03/1872-28/03/1875-28/03/1880-25/03/1883-29/03/1891-25/03/1894-30/03/1902-31/03/1907-27/03/1910-23/03/1913-31/03/1918-27/03/1921-31/03/1929-27/03/1932-28/03/1937-24/03/1940-28/03/1948-25/03/1951-29/03/1959-29/03/1964-26/03/1967-29/03/1970-30/03/1975-30/03/1986-26/03/1989-31/03/1991-30/03/1997-31/03/2002-27/03/2005-23/03/2008- Buona Pasqua

martedì 18 marzo 2008

La Festa

Sartano, comunità in festa per i 100 anni di Rachelina
Tutti in festa a Sartano per i cento anni di Nonna Rachelina Cariati. La popolosa e ridente cittadina che dalle sue verdeggianti colline si affaccia sulla Valle del Crati, da sabato scorso, infatti, ha la sua prima nonnina centenaria. La simpatica ed arzilla Za' Rachelina – come la chiamano affettuosamente i suoi compaesani - si è ritrovata circondata dai suoi familiari nonché da amici ed autorità per festeggiare il suo secolo di vita. “Za' Rachelina” è vissuta sempre a Sartano dove è nata il 15 marzo del 1908. Una piccola ma grande donna dal cuore affabile e generoso che ha scritto la pagina lunga della sua vita nel silenzio e nella semplicità. Ma anche nella sofferenza e nel dolore per aver perso il marito prima ed il suo adorato, unico e giovane figlio poi. Momenti di difficoltà che è riuscita a superare grazie alla sua fede ed alla sua grande devozione verso San Francesco di Paola. Nonna Rachelina, infatti, dal 1970 fa parte della locale fraternità del Terz'Ordine dei Minimi. Un evento giubilare, dunque, che la comunità di Sartano e Torano ha voluto vivere con un momento di gioia svoltosi nel salone parrocchiale, per l'occasione addobbato con festoni e palloncini, ed organizzato dall'amministrazione comunale, dalla parrocchia e dalla fraternità del Terz'Ordine dei Minimi. Accanto alla centenaria, oltre alla nuora ed ai nipoti, l'assessore Samantha Cucumo che, in rappresentanza dell'amministrazione comunale e con la fascia tricolore, insieme ad un omaggio floreale ha consegnato alla concittadina centenaria anche una targa ricordo. Sono intervenuti inoltre il parroco don Elio Perrone ed il presidente del TOM, Antonio Cariati. “Oltre che cristiana e terziaria - ha sottolineato Cariati - è stata sempre una donna forte, coraggiosa che ha saputo rialzarsi e andare avanti con l'aiuto di Gesù e di San Francesco di Paola”. A ricordo del grande e speciale giorno che rimarrà negli annali della storia di Sartano, il sodalizio religioso ha voluto regalare alla festeggiata un'immagine del Santo di Paola raffigurato mentre ispirato dallo Spirito Santo scrive la Regola per tutto l'Ordine ed ai parenti un libro sulla vita di S. Francesco. Al taglio della torta offerta dal Comune ed al brindisi augurale da parte di piccoli e grandi è seguito il momento di preghiera con la S. Messa di ringraziamento officiata da don Elio nella chiesa di San Domenico. di ROBERTO GALASSO
Arrticolo tratto dal QuotidianodellaCalabria del 18 marzo 2008

domenica 16 marzo 2008

Borse Lavoro

Torano, borse lavoro riservate alle donne TORANO CASTELLO – Prestare ausilio in favore di dodici soggetti in condizioni di disagio sociale quali diversamente abili e anziani non autosufficienti. Questa la finalità dell'istituzione delle borse lavoro, riservate alle donne di età compresa tra i 18 ed i 50 anni che siano disoccupate o nello stato d'inoccupazione, nell'ambito delle attività socio- assistenziali del Comune di Torano. L'iniziativa è stata resa nota attraverso un avviso pubblico del sindaco Iannace al fine di stilare un'apposita graduatoria tra le domande che le donne residenti nella cittadina dovranno far pervenire, se interessate, entro le ore dodici del 7 aprile prossimo. La borsa lavoro, che non determina in nessun caso l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato, ha una durata di quattro mesi mentre la data d'inizio delle attività è fissata per il 1 maggio. L'assegnazione della borsa, dall'importo cadauna di 1645 euro, pari a 411,25 euro mensili, comporterà per le operatrici un impegno di 235 ore da suddividere settimanalmente per i quattro mesi della durata del servizio. Circa 58 ore mensili che dovranno essere svolte presso gli utenti individuati con l'ausilio dei servizi sociali tra le categorie socialmente deboli e che ne facciano richiesta secondo l'apposito bando pubblicato dall'amministrazione. Per ogni ulteriore informazione e per il ritiro dei modelli rivolgersi all'ufficio di segreteria della residenza municipale.
Ps.
Avremmo voluto pubblicare il bando, scaricandolo dal sito internet del Comune, ma come sapete il sito è: SQL Server does not exist or access denied.
Se qualcuno ce lo invia provvederemo in merito.

Sales-Saldi. 1 voto 50 euro



Se un voto si compra con cinquanta euro
di ROBERTO SAVIANO
NESSUNO vincerà le elezioni in Italia. Nessuno. Perché finora tutti sembrano ignorare una questione fondamentale che si chiama "organizzazioni criminali" e ancor più "economia criminale". Non molto tempo fa il rapporto di Confesercenti valutò il fatturato delle mafie intorno a 90 miliardi di euro, pari al 7 per cento del Pil, l'equivalente di cinque manovre finanziarie. Il titolo "La mafia s. p. a. è la più grande impresa italiana" fece il giro di tutti i giornali del mondo, eppure in campagna elettorale nessuno ne ha parlato ancora. E nessuna parte politica sino a oggi è riuscita a prescindere dalla relazione con il potere economico dei clan. Mettersi contro di loro significa non solo perdere consenso e voti, ma anche avere difficoltà a realizzare opere pubbliche. Non le vincerà nessuno, queste elezioni. Perché se non si affronta subito la questione delle mafie le vinceranno sempre loro. Indipendentemente da quale schieramento governerà il paese. Sono già pronte, hanno già individuato con quali politici accordarsi, in entrambi i schieramenti. Non c'è elezione in Italia che non si vinca attraverso il voto di scambio, un'arma formidabile al sud dove la disoccupazione è alta e dopo decenni ricompare persino l'emigrazione verso l'estero. E' cosa risaputa ma che nessuno osa affrontare. Quando ero ragazzino il voto di scambio era più redditizio. Un voto: un posto di lavoro. Alle poste, ai ministeri, ma anche a scuola, negli ospedali, negli uffici comunali. Mentre crescevo il voto è stato venduto per molto meno. Bollette del telefono e della luce pagate per i due mesi precedenti alle elezioni e per il mese successivo. Nelle penultime la novità era il cellulare. Ti regalavano un telefonino modificato per fotografare la scheda in cabina senza far sentire il click. Solo i più fortunati ottenevano un lavoro a tempo determinato. Alle ultime elezioni il valore del voto era sceso a 50 euro. Quasi come al tempo di Achille Lauro, l'imprenditore sindaco di Napoli che negli anni cinquanta regalava pacchi di pasta e la scarpa sinistra di un paio nuovo di zecca, mentre la destra veniva recapitata dopo la vittoria. Oggi si ottengono voti per poco, per pochissimo. La disperazione del meridione che arriva a svendere il proprio voto per 50 euro sembra inversamente proporzionale alla potenza della più grande impresa italiana che lo domina. Mai come in questi anni la politica in Italia viene unanimemente disprezzata. Dagli italiani è percepita come prosecuzione di affari privati nella sfera pubblica. Ha perso la sua vocazione primaria: creare progetti, stabilire obiettivi, mettere mano con determinazione alla risoluzione dei problemi. Nessuno pretende che possa rigenerarsi nell'arco di una campagna elettorale. Ma nel vuoto di potere in cui si è fatta serva di maneggi e interessate miopie prevalgono poteri incompatibili con una democrazia avanzata. E' una democrazia avanzata quella in cui 172 amministrazioni comunali negli ultimi anni sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa? O dove dal '92 a oggi, le organizzazioni hanno ucciso più di 3.100 persone? Più che a Beirut? Se vuole essere davvero nuovo, il Partito Democratico di Walter Veltroni non abbia paura di cambiare. Non scenda a compromessi per paura di perdere. Il governo Prodi è caduto in terra di camorra. Ha forse sottovalutato non tanto Clemente Mastella, il leader del piccolo partito Udeur, ma i rischi che comportava l'inserimento nelle liste di una parte dei suoi uomini. Personaggi sconosciuti all'opinione pubblica, ma che negli atti di alcuni magistrati vengono descritti come cerniera tra pubblica amministrazione e criminalità organizzata. Nel frattempo il governo ha permesso al governatore della Campania Bassolino di galleggiare nonostante il suo fallimento nella gestione dell'emergenza rifiuti. E non ha capito che quella situazione rappresenta solo l'esempio più clamoroso di quel che può accadere quando il cedimento anche solo passivo della politica ad interessi criminali porta allo scacco. Tutto questo mentre il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi assisteva muto o giustificatorio ai festeggiamenti del governatore della Sicilia Cuffaro per una condanna che confermava i suoi favori a vantaggio di un boss, limitandosi a scagionarlo dall'accusa di essere lui stesso un mafioso vero e proprio. La questione della trasparenza tocca tutti i partiti e il paese intero. Inoltre molta militanza antimafiosa si forma nei gruppi di giovani cattolici i cui voti non sempre vanno al centrosinistra. Anche questi elettori dovrebbero pretendere che non siano candidate soubrette o personaggi capaci solo di difendere il proprio interesse. Pretendano gli elettori di centrodestra che non ci siano solo soubrette e a sud esponenti di consorterie imprenditoriali. E mi vengono in mente le parole che Giovanni Paolo II il 9 maggio del 1993 rivolse dalla collina di Agrigento alla Sicilia e all'Italia ferita dalle stragi di mafia: "Questo popolo... talmente attaccato alla vita, che ama la vita, che dà la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte... Mi rivolgo ai responsabili... Un giorno verrà il giudizio di Dio". Parole che avrebbero dovuto crescere nelle coscienze. È tempo di rendersi conto che la richiesta di candidati non compromessi va ben oltre la questione morale. Strappare la politica al suo connubio con la criminalità organizzata non è una scelta etica, ma una necessità di vitale autodifesa. Io non entrerò in politica. Il mio mestiere è quello di scrittore. E fin quando riuscirò a scrivere, continuerò a considerare questo lo strumento di impegno più forte che possiedo. Racconto il potere, ma non riuscirei a gestirlo. Non si tratta di rinunciare ad assumersi la propria responsabilità, ma considerarla parte del proprio lavoro. Tentare di impedire che il chiasso delle polemiche distolga l'attenzione verso problemi che meno fanno rumore, più fanno danno. O che le disquisizioni morali coprano le scelte concrete a cui sono chiamati tutti i partiti. È questo il compito che a mio avviso resta nelle mani di un intellettuale. Credo sia giunto il momento di non permettere più che un voto sia comprabile con pochi spiccioli. Che futuri ministri, assessori, sindaci, consiglieri comunali possano ottenere consenso promettendo qualche misero favore. Forse è arrivato il momento di non accontentarci. Nel 1793 la Costituzione francese aveva previsto il diritto all'insurrezione: forse è il momento di far valere in Italia il diritto alla non sopportazione. A non svendere il proprio voto. A dare ancora un senso alla scelta democratica, scegliendo di non barattare il proprio destino con un cellulare o la luce pagata per qualche mese.
© 2008 by Roberto Saviano Published by arrangement with Roberto Santachiara Literary Agency

venerdì 14 marzo 2008

100 ANNI






Sartano
15 marzo 1908 - 15 marzo 2008 , nonna Rachelina Cariati compie un secolo di vita.
Una donna imperiosa, che mostra tutta la sua energia nonostante i suoi cento anni di vita vissuta, avvolta nella sua gonna blu scuro, rigorosamente protetta con il classico grembiule e con pullover nero sopra. Nonna Rachelina seduta nella sua poltrona ci accoglie con un sorriso e con una battuta, “ figlicì, daveru mi faciti ghesci supa u giurnali”. È curiosa Nonna Rachelina, di sapere cosa diremo di lei su CO, gli rispondiamo che insieme a lei racconteremo un po’ di storia della sua vita. Una vita da donna meridionale e soprattutto calabrese, che della vita, della forza d’animo e del sacrificio ne ha fatto uno dei cardini principali della sua esistenza.
Rachelina Cariati nasce a Sartano frazione di Torano Castello il 15 marzo 1908, vive la sua infanzia in una famiglia di contadini, imparando sin da piccola a fare i lavori più disparati, per dare una mano ai familiari. Il lavoro in campagna è quello prevalente, perché a quei tempi l’unica risorsa per mantenere la famiglia la si trovava con il lavoro in campagna. “Avevo appena sette anni, dice nonna Rachelina, è già andavo con i miei genitori in campagna, mi lasciavano di guardia agli animali, un porcellino e qualche gallina, mentre i miei coltivavano la terra. Anche da grande, dopo avere vissuto, da piccola il periodo della prima guerra mondiale e poi quello della seconda guerra, ho continuato a fare lavori di campagna, a zappettare il grano, a raccogliere erba, a mietere, a raccogliere olive, fichi, di tutto. Si andava a lavorare alla giornata, per pochi spiccioli, portandoci dietro un pugno di fichi secchi, per chi li aveva, ed un pezzo di pane. Durante il ritorno a casa ci fermavamo con le compagne a raccogliere la verdura selvatica che era una per noi come un piatto di carne di oggi. Oggi si sta meglio di allora ai giovani non manca nulla, anzi forse hanno di più di quanto meritano. Erano tempo brutti, di miseria, che hanno portato i nostri uomini a lasciare le famiglie per trovare un lavoro dignitoso, chi in America, chi in Brasile, chi in Argentina, molti non sono più tornati. Ho fatto tanta fatica per la mia famiglia, ho fatto lavori da uomo e da donna, ma non mi pento di questo, anzi ne sono orgogliosa. Amo tutti i miei familiari, i miei nipoti, in particolare Emilio, al quale mi lega un affetto particolare, un figlio per me, come lo era suo padre”. “Ci racconta, ancora, che l’amicizia e il rispetto di una volta erano sacri per le persone, mentre oggi il rispetto e l’amicizia, i valori da essi espressi sono usati a piacere”. Infine nonna Rachelina prima di salutarci dice : “ mi sento bene e ringrazio Iddio, spero che posso continuare a raccontare la mia vita ancora per tanti anni, e ci canta una canzoncina che cantava con le amiche quando andava al lavoro in campagna “ Vulia sapiri cchi pinzieri aviti, quannu viditi a mmia v’arrussicati”. Ancora oggi nonna Rachelina, quando può si concede la sua passeggiata per la via principale del paese, fermandosi a scrutare la campagna circostante e forse in quel frangente i tanti ricordi di un tempo gli attraversano ancora la mente. Alla fine ci dice “Figlicì, vulia fa tanti cosi, vulia aiutà a chini teni bbisuognu”. Una grande festa è prevista per domani nel salone parrocchiale di Sartano, frazione di Torano Castello dove vive nonna Rachelina, festeggiata dai familiari, dall’amministrazione comunale, dalla parrocchia, dal terz’ordine dei minimi di San Francesco di Paola e da tutto il paese.
Auguri nonna Rachelina.
Gildo Anthony Urlandini

domenica 9 marzo 2008

8 marzo





A tutte le donne del mondo.

Auguri

Santo “advisor”

Il Santo e il diavolo Non c’era posto per eleggere in Piemonte Ciro Argentino, operaio della Thyssen di Torino.Ci ha pensato Oliviero Diliberto, rinunciando allo scranno parlamentare. Le cose grandi non si possono paragonare con le cose piccine. Però, non può sfuggire che Santo Versace rinuncia pure lui: al centrosinistra. Ma per avere una poltrona alla Camera. Tratto da CalabriaOra
'Nu pocu i crianza, egregio Sig. Santo Versace. Spieghi a noi poveri ignoranti Calabresi, sparsi ai quattro angoli del globo, perché mai dovremmo eleggervi quale rappresentante della nostra regione alla camera dei Deputati. Ci dica quale risultato ha ottenuto nel ruolo di advisor, conferitogli dalla attuale giunta di centrosinistra, per lo sviluppo economico della Calabria. Perché non si fa candidare in Lombardia(Como) o nel Molise(Isernia), è in queste regioni che la sua maison svolge le sue attività, le centinaia di persone che hanno la fortuna di un salario mensile assicurato derivante dalle sue attività sarebbero più che contente di darle il voto; lasci perdere la Calabria, un esercito di disoccupati, precari, L.S.U., L.P.U. L'era dei miracoli è passata, non ci crede più nessuno, ne San Silvio e ne Lei Santo potranno resuscitare i vari "PoloTessile" di S.Onofrio-Cetraro-Castrovillari.
Se dalla Regione Calabria ha percepito un qualche emolumento, anche a titolo di rimborso spese, lo restituisca in beneficenza non le sarà difficile trovare chi ne ha bisogno.

giovedì 6 marzo 2008

RICORDATEVENE ! ! !

Salta la raccolta rifiuti, cassonetti stracolmi da giorni Protestano i cittadini di Sartano: da noi gettano l’immondizia anche dagli altri paesi Protestano gli abitanti di via Piazza, della popolosa frazione Sartano di Torano Castello, per i cumuli di immondizia addossati ai cassonetti strapieni e lamentano anche il fatto che in alcune vie della frazione mancano addirittura i cassonetti. Non è la prima volta che molti cittadini, hanno denunciato presso l’amministrazione comunale, la situazione di disagio che vivono in via Piazza. I rifiuti ammassati creano enorme disagio ed emanano un puzzo nauseabondo, anche perché non vengono ritirati tutte le mattine. I cassonetti per i rifiuti biodegradabili, scoppiano a causa della enorme massa di buste di plastica con i rifiuti dentro, che vengono buttati per terra non trovando posto nei cassonetti, alla mercè dei cani randagi, che strappano le buste sparpagliando i rifiuti Il problema è serio, perché alcuni cittadini che abitano a ridosso dei cassonetti, non possono neanche aprire le imposte, per la puzza e per gli insetti. «Il problema - racconta un cittadino - è dovuto al fatto che nei cassonetti posti all’inizio di via Piazza, vengono a buttare le buste con i rifiuti, gli altri abitanti del paese, che nelle loro vie non hanno i cassonetti. In alcune, continua il cittadino, mancano addirittura i cassonetti, ragione per cui, qui arrivano i rifiuti di circa cinque vie del paese. Abbiamo anche fatto presente la situazione al comune, ma una soluzione al problema ancora non è stata presa». Intanto in attesa di provvedimenti, la catasta di buste di rifiuti cresce, e cresce anche la puzza, mentre qualcuno sta pensando una forma di protesta, con il blocco della via effettuato con i rifiuti stessi. GILDO A. URLANDINI
Articolo tratto da: CalabriaOra del 05-03-08

martedì 4 marzo 2008

La forza delle Idee

MANIFESTO PER LA NUOVA CALABRIA di Vito Teti La politica (se esiste ancora nella sua versione nobile) faccia vedere che è in grado di governare questa regione, che è interessata quotidianamente alla sua immagine e a al suo destino; mostri che non vuole più soffocare come un tappo asfissiante tante energie, che restano deluse e si allontanano, liberi tante potenzialità, offra un’idea generale della regione, si dia davvero un codice etico, allontani indagati e condannati, non presenti furbescamente come nuove facce vecchissimi e anche stimabili protagonisti, cerchi consensi al di fuori dai soliti noti, investi su persone libere, competenti e non accondiscendenti, non abbia paura di perdere posizioni di potere e di rendita, sappia progettare, con il concorso della tante intelligenze, i fondi strutturali, pensando al bene comune e a una regione europea. Dia speranza. Parli il linguaggio della verità e non della furbizia. La Calabria non può più aspettare.
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Con queste parole concludeva il "Manifesto per la nuova Calabria" Vito Teti i primi giorni del settembre 2007, a ridosso della strage di Duisburg. Oggi apprendiamo con viva soddisfazione che il suo nome è stato inserito, all'ottavo posto, nella lista dei candidati alla Camera dei Deputati. Da compagno e democratico esprimo tutto il mio apprezzamento per la scelta effettuata. La Calabria ha bisogno di persone che vogliono spendersi ma ancor di piu di persone che si spendono per dare e non per prendere.
Auguri

sabato 1 marzo 2008

Il proverbio del mese

  • Si marzu nun marzija('u massaru nun palija)giugnu pinija
  • Marzu marzicchju, na picca chjovi e na picca t'assulicchja