Tratto da Calabria Ora, 12 settembre 2007
Festa di fine estate
Gualtieri incanta Sartano (clik)
Si è svolta sabato e domenica scorsi a Sartano, frazione di Torano Castello, la prima Festa popolare promossa dall’associazione culturale “Il Carro”. Ospite musicale il popolare cantante calabrese Mario Gualtieri, accompagnato dal gruppo di Pino Splendore. In via San Nicola è stato allestito il palco.
Erano molti anni che non si svolgeva più una festa in via San Nicola, teatro per decenni invece della festa di San Francesco di Paola. Un pubblico numeroso, proveniente da tutto il comune e da molti paesi limitrofi, ha applaudito il bravo cantante cosentino. Gualtieri che ha riproposto tutte le sue famose canzoni. Sabato prima dell’inizio della festa musicale a nome dell’Associazione “Il Carro” il prof. Mario Serrago è salito sul palco accompagnato dagli altri soci dell’Associazione e ha rivolto un breve messaggio al pubblico presente spiegando le finalità de Il Carro, il suo impegno apartitico, al di fuori dei partiti , il suo obiettivo di rinnovamento della classe dirigente e politica comunale, l’impegno a favore di tutte le categorie, dagli anziani ai giovani, il supporto dato a tanti giovani che sono stato aiutati, consigliati e guidati per la presentazione delle domande nel mondo della scuola. L’Associazione “Il Carro” vuole essere una alternativa politico, culturale e sociale alla partitocrazia, alla degenerazione e all’affarismo dei partiti tradizionali che pensano solo ai loro interessi e ignorano le attese e i problemi della gente. Si può dire che nel piccolo Il Carro a Sartano e Torano ha anticipato la protesta di Beppe Grillo contro i partiti e si propone come la vera novità, l’alternativa e il riferimento dei cittadini per le prossime elezioni comunali del giugno 2009.
g. a. u.
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Lauretta mia, Lauretta cara………………………………etc,etc.
Avevo già avuto notizie circa la rimessa in attività del “Carro”. Solitamente il carro veniva aggiogato ai buoi nei periodi di maggior bisogno, in estate per trasportare il raccolto dalla campagna al paese, in autunno per trasportare letame e semi dal paese alla campagna; durante l’inverno e la primavera a causa delle piogge gli stretti viottoli si rendevano impraticabili a causa del fango. Ma non è di carri agricoli che vi voglio parlare, ma del “Carro” senza buoi e senza massaro che cerca di trasportare anime e coscienze verso un destino a noi ignoto ma a loro sicuramente chiaro e definito. Forse un massaro-guida c’è, se è cosi non resta che aspettare che si appalesi, magari diciamo fra 20/21 mesi tanti quanti sono quelli che ci separano dalle prossime elezioni. Abbiamo tempo, ne abbiamo avuto sempre tanto di tempo per far niente, per aspettare, per criticare, che sarà mai aspettare ancora un po’. Intanto mi viene in mente il periodo quando da ragazzi, appena passata l’Epifania, già pensavamo al Carnevale in arrivo; con compagnie che si facevano e disfacevano di anno in anno si cominciava a fantasticare sulla comparsata da rappresentare per quell’anno. Si finiva, a causa di cose da ragazzi, per rappresentare sempre le stesse cose, sostituendo dopo aspre discussioni e qualche scazzottata che dovesse portare “ ‘u spitu”. Cosi Carnevale arrivava, se ne andava in attesa del prossimo e di chi avrebbe portato “’u spitu”.
L’ a’’cittati ‘a mashkarata? Cosi ci rivolgeva ai padroni di casa dopo aver bussato. Aspettate, qualcuno busserà alla vostra porta, ma 'un'è "Zu carnalivaru".
Se i ladri avessero continuato le razzie per 30 anni senza colpo ferire in un altro posto li avrebbero bastonati politicamente fisicamente e per qualcuno sarebbero scattate anche le manette.La cosa gravissima politicamente e' che quelli di oggi hanno stretta un'alleanza di acciaio con quelli di ieri "l'accordo politico del secolo".
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