Il maestro dell'anamorfismo tridimensionale
Gildo Anthony Urlandini
Il giovane maestro di pittura Maurizio Cariati, sartanese doc, tra gli artisti calabresi più apprezzati a Milano e in Italia.
Partire da un paesino della Calabria per diventare un artista di fama in quel di Milano, è la storia del ventottenne Maurizio Cariati eclettico rappresentante dell'anamorfismo tridimensionale.
Il suo estro e la sua fantasia pittorica, hanno richiamato nella sua casa milanese una delegazione di manager, accompagnati da Peppino De Rose, esperto di politiche e programmi dell'Unione Europea.
Il giovane artista ha mostrato e descritto le sue ultime opere tra cui gli inediti che presenterà nelle prossime mostre. Ed ecco i volti disegnati, gli sguardi, le "smorfie somatiche" in tutta la sua totalità e tridimensionalità. Sono figure, più precisamente presenze materiche, quelle che Maurizio Cariati ha immaginato, immortalato e poi creato. L'artista mette in atto una sorta di gioco tra spettatore e opera in cui, grazie all'anamorfismo, chi osserva la tela viene coinvolto non solo visivamente, ma invitato ad avvicinarsi al lavoro per constatarne la tridimensionalità. Una tecnica di deformazione e dilatazione della materia, che ha radici lontane e antecedenti illustri come il Parmigianino.
Opere apparentemente ironiche, ma che in realtà nascondono le follie e le tante piccole o grandi monomanie che condizionano l'esistenza umana. Dopo gli studi presso l'istituto d'arte di Castrovillari, e l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Maurizio Cariati, all'età di 22 anni, ancora studente, allestisce una bi-personale con l'artista Mario Loprete a Catanzaro. Nello stesso anno vince il Premio Celeste nella categoria studenti. Nel 2008 è presente nel Chiostrino Sant'Eufemia di Como. Nello stesso anno, allestisce la sua prima personale a Milano dal titolo "Ma che faccia da.!" presso la Galleria Glauco Cavaciuti. Nel 2010 presenta un ciclo di nuove opere su juta nera presso la Galleria GiaMaArt Studio di Vitulano (BN), accompagnato da un pezzo critico di Lorenzo Canova. Nel 2011 una bi-personale con l'artista Marco Grassi alla Loft Gallery a Corigliano Calabro (CS). Tra le rassegne a cui ha partecipato in spazi pubblici e privati, citiamo: Mare Nero", Barriera Albertina, Novara."Biennale di Benevento" al Museo d'Arte Contemporanea del Sannio; e al Premio Internazionale "Limen Arte" al Palazzo Comunale E.Gagliardi di Vibo Valentia. "Le Meduse", Fabbrica del Vapore, Milano. "Finestra sulla Pittura Italiana", al consolato Italiano di Londra. Successivamente ha esposto, tra gli altri, nel Palazzo della Permanente e nel Palazzo Mezzanotte a Milano, Castello Estense a Ferrara, nella Villa Subaglio a Merate, al Palazzo San Bernardino di Rossano, al Palazzo dei Cartelloni e al Museo Marino Marini a Firenze.
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