sabato 5 giugno 2010
venerdì 4 giugno 2010
150° dell'Unità di che?
“Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto. Ma tante volte, per anni.
E cancellarono per sempre molti paesi, in operazioni “anti-terrorismo”, come i marines in Iraq.
Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero libertà di stupro sulle donne meridionali, come nei Balcani, durante il conflitto etnico; o come i marocchini delle truppe francesi, in Ciociaria, nell’invasione, da Sud, per redimere l’Italia dal fascismo (ogni volta che viene liberato, il Mezzogiorno ci rimette qualcosa).
Ignoravo che, in nome dell’Unità nazionale, i fratelli d’Italia ebbero pure diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma.
E che praticarono la tortura, come i marines ad Abu Ghraib, i francesi in Algeria, Pinochet in Cile. Non sapevo che in Parlamento, a Torino, un deputato ex garibaldino paragonò la ferocia e le stragi piemontesi al Sud a quelle di «Tamerlano, Gengis Khan e Attila».
Un altro preferì tacere «rivelazioni di cui l’Europa potrebbe inorridire».
E Garibaldi parlò di «cose da cloaca». Né che si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna, come è accaduto con gl’islamici a Guantánamo. Lì qualche centinaio, terroristi per definizione, perché musulmani; da noi centinaia di migliaia, briganti per definizione, perché meridionali. E, se bambini, briganti precoci; se donne, brigantesse o mogli, figlie, di briganti; o consanguinei di briganti (sino al terzo grado di parentela); o persino solo paesani o sospetti tali. Tutto a norma di legge, si capisce, come in Sudafrica, con l’apartheid.
Io credevo che i briganti fossero proprio briganti, non anche ex soldati borbonici e patrioti alla guerriglia per difendere il proprio paese invaso.
Non sapevo che il paesaggio del Sud divenne come quello del Kosovo, con fucilazioni in massa, fosse comuni, paesi che bruciavano sulle colline e colonne di decine di migliaia di profughi in marcia.
Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li istituirono gli italiani del Nord, per tormentare e farvi morire gli italiani del Sud, a migliaia, forse decine di migliaia (non si sa, perché li squagliavano nella calce), come nell’Unione Sovietica di Stalin.
Ignoravo che il ministero degli Esteri dell’Italia unita cercò per anni «una landa desolata», fra Patagonia, Borneo e altri sperduti lidi, per deportarvi i meridionali e annientarli lontano da occhi indiscreti.
Né sapevo che i fratelli d’Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, regge, musei, case private (rubando persino le posate), per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati.
E mai avrei immaginato che i Mille fossero quasi tutti avanzi di galera.
Non sapevo che, a Italia così unificata, imposero una tassa aggiuntiva ai meridionali, per pagare le spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza nemmeno dichiararla.
Ignoravo che l’occupazione del Regno delle Due Sicilie fosse stata decisa, progettata, protetta da Inghilterra e Francia, e parzialmente finanziata dalla massoneria (detto da Garibaldi, sino al gran maestro Armando Corona, nel 1988).
Né sapevo che il Regno delle Due Sicilie fosse, fino al momento dell’aggressione, uno dei paesi più industrializzati del mondo (terzo, dopo Inghilterra e Francia, prima di essere invaso).
E non c’era la “burocrazia borbonica”, intesa quale caotica e inefficiente: lo specialista inviato da Cavour nelle Due Sicilie, per rimettervi ordine, riferì di un «mirabile organismo finanziario» e propose di copiarla, in una relazione che è «una lode sincera e continua». Mentre «il modello che presiede alla nostra amministrazione», dal 1861, «è quello franco-napoleonico, la cui versione sabauda è stata modulata dall’unità in avanti in adesione a una miriade di pressioni localistiche e corporative» (Marco Meriggi, Breve storia dell’Italia settentrionale).
Ignoravo che lo stato unitario tassò ferocemente i milioni di disperati meridionali che emigravano in America, per assistere economicamente gli armatori delle navi che li trasportavano e i settentrionali che andavano a “far la stagione”, per qualche mese in Svizzera.
Non potevo immaginare che l’Italia unita facesse pagare più tasse a chi stentava e moriva di malaria nelle caverne dei Sassi di Matera, rispetto ai proprietari delle ville sul lago di Como.
Avevo già esperienza delle ferrovie peggiori al Sud che al Nord, ma non che, alle soglie del 2000, col resto d’Italia percorso da treni ad alta velocità, il Mezzogiorno avesse quasi mille chilometri di ferrovia in meno che prima della Seconda guerra mondiale (7.958 contro 8.871), quasi sempre ancora a binario unico e con gran parte della rete non elettrificata.
Come potevo immaginare che stessimo così male, nell’inferno dei Borbone, che per obbligarci a entrare nel paradiso portatoci dai piemontesi ci vollero orribili rappresaglie, stragi, una dozzina di anni di combattimenti, leggi speciali, stati d’assedio, lager? E che, quando riuscirono a farci smettere di preferire la morte al loro paradiso, scegliemmo piuttosto di emigrare a milioni (e non era mai successo)? Ignoravo che avrei dovuto studiare il francese, per apprendere di essere italiano: «Le Royaume d’Italie est aujourd’hui un fait» annunciò Cavour al Senato. «Le Roi notre auguste Souverain prend pour lui-même et pour ses successeurs le titre de Roi d’Italie.»
Credevo al Giosue Carducci delle Letture del Risorgimento italiano: «Né mai unità di nazione fu fatta per aspirazione di più grandi e pure intelligenze, né con sacrifici di più nobili e sante anime, né con maggior libero consentimento di tutte le parti sane del popolo». Affermazione riportata in apertura del libro (Il Risorgimento italiano) distribuito gratuitamente dai Centri di Lettura e Informazione a cura del ministero della Pubblica Istruzione Direzione Generale per l’Educazione Popolare, dal 1964. Il curatore, Alberto M. Ghisalberti, avverte che, «a un secolo di distanza (…), la revisione critica operata dagli storici possa suggerire interpretazioni diversamente meditate (…) della più complessa realtà del “libero consentimento” al quale si riferisce il poeta». Chi sa, capisce; chi non sa, continua a non capire.
Scoprirò poi che Carducci, privatamente, scriveva: «A Lei pare una bella cosa questa Italia?»; tanto che, per lui, evitare di parlarne «può anche essere opera di carità». (Storia d’Italia, Einaudi).
Io avevo sempre creduto ai libri di storia, alla leggenda di Garibaldi.
Non sapevo nemmeno di essere meridionale, nel senso che non avevo mai attribuito alcun valore, positivo o negativo, al fatto di essere nato più a Sud o più a Nord di un altro. Mi ritenevo solo fortunato a essere nato italiano. E fra gl’italiani più fortunati, perché vivevo sul mare.
A mano a mano che scoprivo queste cose, ne parlavo. Io stupito; gli ascoltatori increduli. Poi, io furioso; gli ascoltatori seccati: esagerazioni, invenzioni e, se vere, cose vecchie. E mi accorsi che diventavo meridionale, perché, stupidamente, maturavo orgoglio per la geografia di cui, altrettanto stupidamente, Bossi e complici volevano che mi vergognassi.
Loro che usano “italiano” come un insulto e abitano la parte della penisola che fu denominata “Italia”, quando Roma riorganizzò l’impero (quella meridionale venne chiamata “Apulia”, dal nome della mia regione. Ma la prima “Italia” della storia fu un pezzo di Calabria sul Tirreno).
Si è scritto tanto sul Sud, ma non sembra sia servito a molto, perché «ogni battaglia contro pregiudizi universalmente condivisi è una battaglia persa» dice Nicholas Humphrey (Una storia della mente). «Perché non riprendi una delle tante pubblicazioni meridionaliste di venti, trent’anni fa, e la ristampi tale e quale? Chi si accorgerebbe che del tempo è passato, inutilmente?» suggeriva ottant’anni fa a Piero Gobetti, Tommaso Fiore che poi, per fortuna, scrisse Un popolo di formiche. E oggi, un economista indomito, Gianfranco Viesti (Abolire il Mezzogiorno), allarga le braccia: «Parlare di Mezzogiorno significa parlare del già detto, e del già fallito».
Perché tale stato di cose è utile alla parte più forte del paese, anche se si presenta con due nomi diversi: “Questione meridionale”, ovvero dell’aspirazione del Sud a uscire dalla subalternità impostagli; e “Questione settentrionale”, di recente conio, ovvero della volontà del Nord di mantenere la subalternità del Sud e il redditizio vantaggio di potere conquistato con le armi e una legislazione squilibrata.
Dopo centocinquant’anni, questo sistema rischia di spezzare il paese. Si sa; e si finge di non saperlo, perché troppi sono gl’interessi che se ne nutrono.
Così, accade che la verità venga scritta, ma non sia letta; e se letta, non creduta; e se creduta, non presa in considerazione; e se presa in considerazione, non tanto da cambiare i comportamenti, da indurre ad agire “di conseguenza”.
Dal libro “Terroni” di Pino Aprile (Edizioni Piemme, 2010
domenica 23 maggio 2010
giovedì 20 maggio 2010
Alex Britti
Il concerto di
ALEX BRITTI
a SARTANO (CS),
sospeso per cattive condizioni climatiche,
si terrà il giorno:
5 giugno alle ore 21.00.
mercoledì 19 maggio 2010
La telefonia
Dalla giornata di ieri martedi 18 maggio, il servizio telefonico e internet della zona Sartano-Torano e limitrofi risulta assente.
Nel pomeriggio di mercoledi 19 maggio la situazione è tornata alla normalità.
Non è normale rimanere isolati per 24 ore, ma questa è un'altra storia.
Nel pomeriggio di mercoledi 19 maggio la situazione è tornata alla normalità.
Non è normale rimanere isolati per 24 ore, ma questa è un'altra storia.
martedì 18 maggio 2010
lunedì 17 maggio 2010
Torano Castello
L'Assessorato alla Cultura presenta Brunori Sas in Concerto.
Anfiteatro Loc. Cupini - Torano Centro
Martedì 1° Giugno ore 21,00
giovedì 13 maggio 2010
ALEX BRITTI
In occasione della festa di San Francesco di Paola
ALEX BRITTI
in concerto
in piazza Stellitani
il 15 Maggio alle ore 21
a
Sartano.
Ingresso gratis
SOSPESO PER CONDIZIONI METEO
Ingresso gratis
SOSPESO PER CONDIZIONI METEO
domenica 9 maggio 2010
I "SartanesiNelMondo" in gita a Bologna. Visita alla chiesa di San Domenico, dove sono conservate le sacre spoglie del Santo Protettore di Sartano
Cattedrale di San Petronio
Portici
Il gruppo con amici
In cammino verso la chiesa di San Domenico
Facciata delle chiesa di
San Domenico
Insegna sulla facciata
L'Arca con le spoglie del Santo
La base dell'Arca del Santo
La cappella dell'Arca del Santo
La chiesa con la colonna
del Santo
Il ritorno
La torre
Il museo archeologico
venerdì 7 maggio 2010
Senza commento.
Tipo: Consiglio
Numero: 3
Pubblicata il: 22/01/2010
Oggetto: COMUNICAZIONI DEL SINDACO.
IL PRESIDENTE
Enunciato il terzo e ultimo punto dell’ordine del giorno, passa la parola al Sindaco per le comunicazioni.
Il Sindaco dà innanzi tutto alcune comunicazioni riguardanti la società di riscossione Tributi Italia. Spiega che la società in questione ha avuto una serie diproblemi tale che ha indotto le autorità competenti a decidere la cancellazione della società dall’apposito albo. Dà poi lettura della posizione assunta dall’ANCI in merito a tale questione, a sostegno degli Enti che devono riscuotere entrate tramite
Tributi Italia. Comunica che la somma che Tributi Italia avrebbe dovuto riscuotere per conto del Comune è stimata in € 300.000. Prosegue dando informazioni sul ricorso al TAR promosso avverso la nomina dell’ingegnere Cristiano a responsabile dell’Ufficio tecnico comunale. In proposito dà lettura della nota con la quale il legale dell’Ente dà comunicazione dello stato della procedura.
Passa poi alla Medical Sport Center per comunicare che, per la prima volta, dopo cinque anni, il Comune di Torano ha incassato somme da parte della società che gestisce Villa Torano. Espone poi alcuni dati che emrgono dalla relazione del consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice per precisare che la cifra di € 200.000 di cui ha riferito nel corso delle comunicazioni del 12 ottobre dello scorso anno era non già la somma che il Comune avrebbe incassato al 31 dicembre 2009, bensì la somma di cui il Comune sarebbe creditore in base alle risultanze della ctu.
Prosegue affermando che l’acconto di 30.000 euro versato a fine dell’esercio 2009 è da considerare un successo. Spera quindi di poter comunicare a breve la definitiva chiusura del contenzioso con la MSC.
Per quanto riguarda la situazione generale, rinvia ad un prossimo Consiglio per ulteriori comunicazioni.
Invita quindi tutti i consiglieri ad essere presenti al convegno di sabato 23 gennaio che si inquadra nell’ambito del rapporto avviato da questa Amministrazione con la Provincia in materia di pubblica istruzione.
Il Sindaco, avviandosi alla conclusione, riferisce dell’incontro avuto con i dipendenti ai quali è stato assicurato l’impegno dell’Amministrazione a garantire tutte le mensilità per l’anno in corso.
Assicura infine che, a breve, la cittadinanza sarà informata della reale situazione dell’Ente e termina con l’invito a lavorare insieme per superare le difficoltà.
Il Presidente, esaurita la trattazione dell’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
__________________________________________________________________________________
Tipo: Consiglio
Numero: 14
Pubblicata il: 01/04/2010
Oggetto: COMUNICAZIONI DEL SINDACO
IL PRESIDENTE
Passa al settimo punto all’ordine del giorno in merito alle comunicazioni del Sindaco.
Passa la parola al Sindaco.
Il Sindaco, specifica che le comunicazioni hanno il solo scopo di rende edotto il Consiglio su alcune circostanze. Dà atto che è stato partorito il bando di gara ed è stato pubblicato sul sito.
Illustra le modalità del servizio. È una gara complessa, per cui si chiede pazienza ai cittadini.
Inoltre informa il Consiglio che si sta cercando di comporre il contenzioso per Villa Torano.
Ringrazia la Medical Sport Center per la disponibilità a chiudere la vicenda in forma bonaria.
Esauriti i punti all’ordine del giorno la seduta è tolta alle 18.50
mercoledì 5 maggio 2010
sabato 1 maggio 2010
sabato 10 aprile 2010
mercoledì 7 aprile 2010
"Le Iene" a Sartano
NO, non sono le iene scappate da qualche circo o da qualche zoo.
Ascoltate i termini ed il linguaggio usato dal "segretario" della CGIL di Castrovillari.
Un esempio eloquente di linguaggio 'ndranghetista.
Vai a questo link per ascoltare:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/162341/golia-lavorare-in-nero-per-la-cgil.html
Ascoltate i termini ed il linguaggio usato dal "segretario" della CGIL di Castrovillari.
Un esempio eloquente di linguaggio 'ndranghetista.
Vai a questo link per ascoltare:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/162341/golia-lavorare-in-nero-per-la-cgil.html
domenica 4 aprile 2010
venerdì 2 aprile 2010
martedì 30 marzo 2010
Risultati dei candidati Sartanesi
DE ROSE ALDO FRANCO
Candidato con l'UDC in prov. di Genova.
preferenze 406
CARIATI FRANCO
Candidato con "Io resto in Calabria" in prov. di Cosenza.
preferenze 290
Candidato con l'UDC in prov. di Genova.
preferenze 406
CARIATI FRANCO
Candidato con "Io resto in Calabria" in prov. di Cosenza.
preferenze 290
lunedì 29 marzo 2010
domenica 28 marzo 2010
AVVISO PUBBLICO PER AFFIDAMENTO INCARICO REVISORE DEI CONTI PER IL PERIODO 1° MAGGIO 2010 – 30 APRILE 2013
Non saranno accettate domande pervenute prima della pubblicazione del presente avviso. Le stesse dovranno eventualmente essere ripresentate con le modalità e nei termini previsti dall’avviso medesimo.
Per leggere il documento originale cliccare sul titolo.
Non so se anche a Voi sparuti lettori di questo blog sembra una stranezza quanto sopra riportato, ho cercato nella rete la voce: "AVVISO PUBBLICO PER AFFIDAMENTO INCARICO REVISORE DEI CONTI", appaiono 1650 risultati, non li verificati tutti, solo trenta, a caso, in nessuno degli avvisi consultati, che si riferiscano a piccoli, medi o grandi comuni, al nord al centro o al sud, è inserita questa dicitura.
Eccesso di cautela?
Meglio prevenire?
Fate un po Voi, di stranezze è pieno il mondo.
Buona Domenica delle Palme
venerdì 26 marzo 2010
,,,,,,,,,il 27 e il 28 si vota.
Torano Castello
Oggi alle 12 la Provincia consegna lo scuolabus
Articolo tratto da IlQuotidianodellaCalabria di giovedi 25 aprile
Oggi alle 12 la Provincia consegna lo scuolabus
TORANO CASTELLO - Un nuovo scuolabus per gli alunni toranesi sarà consegnato oggi dall’Amministrazione Provinciale di Cosenza al Comune di Torano Castello. La cerimonia di consegna dell’automezzo è prevista per le ore 12 nel piazzale antistante la casa comunale.
Accolti dal sindaco Sabatino Cariati e dall’amministrazione comunale, saranno presenti il presidente della Provincia di Cosenza,Gerardo Mario Oliverio, e l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Pietro Ruffolo. La Provincia, dunque, sempre più vicina alle comunità ed ai municipi.Tra le tredici opere programmate nell’ambito dell’edilizia scolastica, infatti, c’è anche la costruzione del nuovo Liceo Classico per il quale è stato stanziato un milione di euro.
L’esecutivo municipale della cittadina cratense ha invitato tutta la cittadinanza a partecipare all’evento.
r. gal.Articolo tratto da IlQuotidianodellaCalabria di giovedi 25 aprile
lunedì 15 marzo 2010
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