giovedì 30 agosto 2007

Due servizi, due giornalisti, stesso giornale.

I residenti protestano contro i disagi provocati dai sit-in dello scorso fine settimana
“Rossi contro Neri”, le lamentele dei cittadini
TORANO CASTELLO - Non si placano le polemiche all'indomani di quanto accaduto tra venerdì e domenica scorsi a Torano Centro e Sartano. La contrapposizione fra Rossi e Neri che ha visto marciare, con in testa Francesco Caruso, venerdì, i Rossi (Prc, No Global, Partito Comunista dei lavoratori, Coordinamento per l'unità dei comunisti ecc.) da Torano a Sartano contro i “rigurgiti neo-fascisti” della “I Festa alternativa”, organizzata da Alternativa Sociale, e poi il non avvenuto, sabato, “I Raduno mondiale dei figli dell'Italia romana”, lascia dietro di sé un mare di polemiche. Per come già anticipato dal “Quotidiano” sembrano appalesarsi seri problemi legati al “trattamento” che i “cittadini comuni” hanno dovuto subire. Tantissimi di questi rivolgono, a chi di competenza, una serie di interrogativi. Chiedono di sapere perché, se era stata prevista, «data la portata dell'evento», una massiccia presenza di forze dell'ordine, la “I Festa alternativa” e la “Manifestazione rossa” non sono stati autorizzati al di fuori dei perimetri urbani, anziché nelle piazze principali dei centri. Vogliono sapere ancora perché, nel momento in cui, all'arrivo dei Manifestanti rossi è stato letteralmente sbarrato con un'auto delle forze dell'ordine viale Leonardo da Vinci a Torano non è scattato un piano alternativo del traffico, evitando il formarsi di un'interminabile coda. E se fosse arrivato, chiedono i cittadini, un mezzo di soccorso con un ferito grave a bordo?. «Era inevitabile e facilmente intuibile - arguisce la “protesta cittadina” - che le forze dell'ordine dovevano evitare che ci fossero dei contatti fisici tra le parti, e per questo hanno fermato i Manifestanti rossi più volte». «Dato per scontato però - concludono gli stessi - che ognuno è libero di manifestare come e meglio gli pare, è altrettanto chiaro che ciò non può pesare sull'intera collettività, anche in termini di grave disagio solo perché, come in questo caso la gestione dell'evento non è sembrata funzionare al meglio, soprattutto per chi né Rossi né Neri sono». Domenico Re
Attacco al vicesindaco Petrelli per le affermazioni poco democratiche sulle sinistre

Prc: turbamenti politici dopo la festa
TORANO CASTELLO A Torano e nella frazione Sartano la vita cittadina è tornata alla normalità dopo la “tre giorni” per la festa di Alternativa Sociale. La manifestazione, svoltasi sotto l’assedio delle forze dell’ordine per i temuti disordini e paventati scontri si è conclusa in modo tranquillo e senza conseguenze per l’ordine pubblico. A tenere banco, però, sono ancora le polemiche politiche. Il Prc di Torano Castello, infatti, in una nota spiega le ragioni della protesta attuata con un sit-in ed un corteo, a cui ha preso parte anche il deputato Francesco Caruso, che si sono tenuti “pacificamente e non ha disturbato nessuno”. Per i dirigenti locali di Rifondazione Comunista “l’allarme psicologico è scaturito dai manifesti che annunciavano raduni mondiali dei figli dell’Italia romana e la venuta di Fiore, capo di Forza Nuova”. Attraverso la nota stampa è rimarcato che “non si tiene conto del fatto che il partito fascista in Italia è vietato dalla XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana ed è vietata la sua riorganizzazione sotto qualsiasi forma, mentre in agosto e anche prima sono stati affissi manifesti che inneggiavano a Benito Mussolini e al fascismo”. Il Prc toranese ricorda come “si ignora che nella sala degli assessori del Comune è stato affisso il ritratto di Mussolini e si è dovuto intervenire presso la Prefettura di Cosenza affinché ne venisse ordinata la rimozione. Tutto questo – si chiedono i dirigenti del Prc - non sembra sufficiente per far nascere il sospetto di un tentativo di organizzare il partito fascista e che possa far nascere apprensione ed indignazione negli antifascisti? È questo che deve far gridare allo scandalo e non la protesta dei democratici, con in prima fila i comunisti che hanno versato sangue più di tutti per liberare l’Italia. La protesta degli antifascisti e la blindatura del paese sono un dovere, com’è un dovere dello Stato far rispettare – è evidenziato – la legge costituzionale da violazioni mascherate da festa popolare. Ringraziamo le forze dell’ordine per l’opera svolta e per avere scoraggiato sia il raduno e sia la venuta del capo di Forza Nuova. Rifondazione è un partito che ha scelto la non violenza e la democrazia per la sua azione politica. Invece per chi fa finta di ignorare i fatti, si ricordi che il circolo di Rifondazione Comunista si è prodigato al massimo per lo svolgimento pacifico della protesta, che ha voluto essere un monito per i nostalgici ”. I comunisti di Torano, inoltre, si scagliano contro il vicesindaco Fabrizio Petrelli il cui discorso durante la manifestazione di “Alternativa Sociale” è definito “reazionario” e che “giustifica appieno la protesta degli antifascisti”. La nota stampa, appunto, termina rilevando che “sono state dette cose di una gravità eccezionale. Petrelli ha detto, tra l’altro, che le sinistre, i No Global, i comunisti sono maiali da macellare, e che nel G8 di Genova, nella macelleria ne sono stati macellati pochi. Non si comprende come le autorità istituzionali non intervengano per salvaguardare la legalità contro tale illegalità. Questo dimostra la natura del raduno di Sartano che ha seminato timori nella gente”. Roberto Galasso

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