Ho atteso qualche giorno prima di esprimere il mio personale punto di vista in merito ai fatti accaduti a Sartano in questo mese d’agosto.
Lungi da me l’idea di voler ricondurre il fatto a schemi gia precostituiti;rossi&neri, lupi&agnelli, a sagra paesana e qunat’altro letto sulla stampa, ancor meno impacchettare in un mera questione ideologica degli “opposti estremismi”, ma voglio esprimere qualche parere da un punto di vista pratico e qualcosa di piu se mi riesce.
L’evento in discussione “ La festa di AS” organizzata, pubblicizzata con manifesti nel comune, non so se anche fuori comune, con lanci a mezzo internet sui vari blog di servizio, con tanto di tel.cell. per prenotazioni ed informazioni, dove si prevedeva la possibilità di alloggio per coloro che avessero voluto pernottare in loco, la comunicazione a mezzo stampa, aveva tutta l’aria e la pretesa che si stessero facendo le cose per bene, insomma un grande evento, organizzazione in linea, teutonica direi.
Va da se che qualcuno deve aver chiesto l’autorizzazione e rilascio dei relativi permessi per lo svolgimento dell’evento; ritengo pure che qualcuno abbia letto le richieste, se ne abbia interpretato i contenuti ho qualche dubbio.
Domandarsi quale impatto avrebbe avuto l’arrivo di non si sa quante personcine educate, perbene, chiamati “nazischin”, credo sia un esercizio inutile. Pensare che qualcuno si sia chiesto che tipo di effetto avrebbe potuto innescare la venuta di questi bravi ragazzi è altrettanto esercizio inutile.
Ma un’altra domanda rimane senza risposta: le forze politiche locali l’hanno letto quel manifesto? Che posizione hanno preso? Si saranno domandati, interrogati se tutto era cosi apparentemente normale, una sana e felice sagra paesana con tanto di festival per bambini(che attirano sempre) e salsicce arrostite?
Nei giorni degli eventi ho fatto qualche domanda, risposte: Si ho letto, ma non preso posizione tanto èra tutto un bluff; entrare in polemica è inutile e dannosa per l’immagine, e via dicendo.
Intanto la festa continua, contromanifestazione, serata con tanto di discorso demenziale, farneticante del vicesindaco, saluto romano e via discorrendo. La festa è finita, la paura è passata, ma nessuno chieda che con il “calo del sipario” calino anche le domande, i dubbi, l’imperizia che sono state alla base di quanto è successo. Il signor Sindaco oltre a ringraziare può anche accendere un cero a San Biagio o San Domenico, ma non può e non deve sminuire la portata dei fatti, la leggerezza degli amministratori, la responsabilità degli organizzatori. Non è possibile, non è concepibile. Misure amministrative ed organizzative per la concessione degli spazi vanno prese, non è possibile continuare con l’andazzo del volemosebene, gli eventi vanno calendarizzati a seconda delle richieste pervenute e non a discrezionalità del capo o del vice. Gli eventi vanno valutati per portata, impatto e capacita organizzativa dei proponenti; la sovrapposizione di feste religiose e feste di partito non avviene da nessuna parte; il riconoscimento delle Associazioni, l’iscrizione e la tenuta dell’albo deve essere fatto, con queste confrontarsi per stilare un calendario annuale di eventi, senza concentrare tutto nel mese di agosto………………………ma forse sto chiedendo troppo, e da anni che non si capisce piu dove sta il confine fra politica e società civile, amministrazione pubblica e interessi privati o forse non si è mai capito per il semplice fatto che la confusione è sempre stato un esercizio da furbi per confondere l’elettore. La prossima volta mi piacerebbe leggere che sono stati i Sartanesi a gridare No al fascimo e non 30/40 persone guidate dal Caruso di turno. Prossimamente si terrà un consiglio Comunale nel quale sicuramente non c’è e non poteva esserci all’OdG quanto successo; da cittadino ed uomo qualunque chiedo, auspico che, unitariamente, i consiglieri di minoranza chiedano un consiglio straordinario per discutere dell’argomento, perchè di una cosa possiamo essere certi: agosto tornerà anche l’anno porossimo.
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