Venerdì 31 agosto, nell’aula consiliare del Comune si è tenuto un consiglio ordinario che per ragioni comprensibili non doveva e non poteva avere all’OdG i fatti e gli avvenimenti che ha hanno visto Sartano protagonista, suo malgrado, di molti articoli sulle testate della nostra provincia ed oltre. Come ci si aspettava, e non poteva essere diversamente, i fatti sono stati comunque oggetto di discussione. Il Sindaco ha in parte ammesso la scarsa attenzione nel valutare la portata degli eventi per il rilascio dei permessi, adducendo il tutto ad una consuetudine acquisita nel corso degli anni, ovvero: non leggere il programma della manifestazione per il quale si rilascia il permesso dell’occupazione di suolo pubblico e relativi servizi di ordine pubblico, vedi chiusura strade, vigilanza, permessi sanitari, Assicuarazione di RC verso terzi del legale rappresentante richiedente il permesso, SIAE meglio non nominarla etc,etc,etc. Ridotto ai minimi termini equivale a dire: tantu simu fra di nua, s’è sempri fatt'accussì, mò cummannamu nua e facimu chiru ca vulimu. Quindi in assenza di regole, vedi albo delle associazioni, calendario delle manifestazioni, regolamento per il rilascio dei permessi, assenza di una commissione culturale, i nostri “bravi” si sentono autorizzati non solo ad addobbare la stanza comunale con i simboli che più gli aggradano, ma possono spostare le date dei permessi di altri richiedenti a loro gusto e piacimento. Chissà come mai l’inizio della festa di AN capita puntualmente la sera del giorno della festa del Santo Protettore San Domenico, misteri gaudiosi della fede o della mala fede? Orbene, cosa ci saremmo aspettati da parte dei consiglieri di minoranza? -Un documento comune per stigmatizzare l’operato dell’amministrazione, punto e basta.- -La ferma condanna alle elucubrazioni fatte da F.P. nell’ambito della manifestazione non nel ruolo personale di un aderente ad un movimento politico ma nella veste di Vice sindaco.- -Che il sindaco avesse preso un minimo di distanze dal suo vice.- Domanda; quale delle tre cose si è avverata? Nessuna. -La minoranza divisa in tre gruppi, se non quattro, e andata allo sbaraglio, ognuno per suo conto, l’importante era non essere d’accordo con chi aveva parlato prima.- -Ferma e dura condanna? Praticamente un budino molle!!!!!!- -Il Sindaco si è ben guardato dal suo vice, ha fatto un sua mea culpa, e tutti i salmi finiscono in gloria.- Una cosa però e successa, è stato concesso l’intervento di un privato cittadino, rappresentante di una associazione non politica. Ha semplicemente detto quel che il comune buon senso avrebbe dovuto guidare l’Amministrazione in tutta questa faccenda e quello che la minoranza avrebbe dovuto dire e non ha detto, prima che i fatti si svolgessero, il non averlo fatto dopo in modo unitario,serio-deciso in ambito istituzionale era quando di più semplice potevamo aspettarci, cosi è stato. Per la cronaca sono decaduti due consiglieri, N.M e A.D.S, ufficialmente per dimissione volontaria, nei fatti per assenze continuate. Teniamoci in vista.
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