mercoledì 2 luglio 2008

Appunti per il prossimo Sindaco...................

http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/rifiuti-12/comune-calabrese/comune-calabrese.html .......di Torano o di Sartano poco importa.
Ma mi piacerebbe non vedere più cassonetti strapieni con dentro di tutto e di più, emananti miasmi e fetori che variano col cambiare dei mesi dell'anno e della temperatura.
Piane Crati è un comune di 1397 abitanti(dati Istat 2001), il nostro comune è tre volte tanto; a chi sta studiando da Sindaco, e sono tanti in vista delle prossime elezioni, non dimentichi di mettere in programma 'a munnizza.
Intando buona puzza.
http://www.comuni-italiani.it/078/097/index.html

sabato 28 giugno 2008

'A pulicana




Lavori bloccati a Torano Castello
Critiche al sindaco
Incompiuti il campo di calcetto e l’area pic-nic
Gli spazi per i bambini e per i giovani stentano a trovarsi, quando la inefficienza ci si mette pure, allora diventa un problema riuscire a capire come mai le opere iniziate sei, sette, otto anni fa, e progettate con soldi pubblici, ancora non vengono completate da chi amministra la cosa pubblica. Torano Castello, anni fa, quasi sette, l’amministrazione comunale iniziò una serie di opere pubbliche che avrebbero dovuto cambiare un po’ il volto del paese, alcune sono state completate, altre, nonostante sia cambiata la compagine governativa, sono state completate a metà, per altre non si sa quando saranno ultimate. L’esempio classico dell’inefficienza dell’operare pubblico, è uno dei tanti progetti iniziati e mai completato, il campo di calcetto, l’area pic-nic e il marciapiede di via A. Lanzone, in pieno centro cittadino. L’opera pubblica, quasi ultimata, se cosi possiamo dire, perché mancavano poche cose per renderla funzionale, le porte di calcio con le reti e nulla più, giace oggi in uno stato di abbandono e di degrado, che a vederlo mortifica l’intera cittadina. La struttura finita, si presenta in uno stato a dire poco pietoso, le gradinate in cemento ricoperte di spine, ovi ed erbacce; il campetto sembra una giungla per l’erba alta che vi è cresciuta, e udite, udite, il cancello d’entrata del campetto è ostruito da erbacce alte quasi due metri. L’opera pubblica, era stata progettata per dare la possibilità ai toranesi, giovani e non di avere un luogo ove trascorrere del tempo libero, tant’è che vi era annessa e prevista anche un’area pic-nic, oggi non praticabile, ma mai realizzata. L’altro aspetto grottesco della vicenda, campetto e area pic-nic, è che la zona si trova su via Lanzone, in pieno centro abitato di Torano, e quel poco di marciapiede che c’è è invaso dalle erbacce alte quasi un metro, che impediscono di camminarvi sopra. Intanto i cittadini del comune potrebbero avere uno spazio in più per trascorrere qualche ore di svago, ma causa inerzia da parte di chi amministra il paese, non possono utilizzare un’opera già ultimata, causa la mancanza delle porte e delle reti e la mancanza di pulizia nell’area in questione.
GILDO A. URLANDINI
Articolo tratto da CalabriaOra
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Pare, che il Sig. Sindaco " 'Un tiegnu 'na lira", abbia attribuito il cattivo stato del manto erboso dei quasi ultimati spazi pubblici, all'erba infestante, molto rigogliosa in questo periodo dell'anno; infatti la Pulicaria vulgaris o fetida proprio in questo periodo, alle nostre latiduni da il meglio di se. Nel nostro amato dialetto c'è un detto che recita: "Fitusu cumi 'a pulicana". Consiglio: nell'uno e nell'altro caso statene alla larga. Passerà l'estate e della pulicaria vulgaris non resterà che un secco arbusto pronto a rinascere l'estate seguente. Le altre "pulicani" rimangono autunno inverno e primavera; sta a voi evitare che non rinascano l'anno prossimo.
Teniamoci in vista

giovedì 26 giugno 2008

'U Privissuru è sempre 'u Privissuru

Bisignano

Al Palio non solo sfide tra rioni e cortei in costume.

Musica nel chiostro.

Si sono esibiti i maestri Guglielmo Micieli e Bruno Aloise.

di ERMANNO ARCURI

BISIGNANO - Nel programma di quest'anno del Palio del Principe di Bisignano, il concerto al chiostro per chitarra e mandola dei maestri Guglielmo Micieli e Bruno Aloise. In una magica serata, in un chiostro dalle mille bellezze, il suono sottile ha penetrato i cuori degli spettatori, che hanno chiesto più volte il bis ai maestri.Ognuno si è lasciato trasportare dalle emozioni così intense, che il suono della chitarra De Bonis, ha già nella sua struttura, associata alle grandi doti professionali dei maestri, che hanno regalato un raro esempio di vera musica. Bruno Aloise ha interpretato H. Villa-Lobos e F. Tarrega; Guglielmo Micieli, invece: J. Williams, Anonimo e poi assieme composizioni dello stesso Miceli, di A. Piazzola. A queste melodie si sono aggiunte il preludio n°1 recuerdos de la alhambra, Schindler List romanza, terra da amare, a Piazzola, libertango, oblivion, brani classici napoletani. Guglielmo Micieli e Bruno Aloise, hanno studiato presso il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza. Il primo con maestri internazionali conseguendo meriti e riconoscimenti per le naturali capacità sulla creatività della composizione di vari generi musicali; il secondo, dopo il diploma con il massimo dei voti, ha continuato gli studi, in qualità di tirocinante nella classe del maestro Ugo Di Giovanni. Si è laureato in Dams all'Università degli Studi della Calabria con il massimo dei voti. Ha collaborato alla registrazione di musiche presso vari studi di registrazione ed è stato ospite in diverse trasmissioni televisive. E' docente di chitarra nelle scuole ad indirizzo musicale. Micieli, ha migliorato le sue capacità compositive di musica da film con personaggi noti del calibro del maestro Ennio Morricone, questo il biglietto da visita dei maestri che hanno letteralmente entusiasmato riuscendo a creare un clima sensibile alla musica, anche di chi apparentemente era più distante da certe interpretazioni. L'ottima acustica del chiostro del convento di sant'Umile ha fatto il resto, unificando il suono vera arte allo spirito elevando l'anima di ognuno di noi che ha avuto il piacere di ascoltare un concerto eccezionalmente capace di sviluppare tenerezza e tanta suggestione.


Articolo tratto da "Il QuotidianodellaCalabria"

martedì 24 giugno 2008

Avviso ai naviganti

Acqua: domani disagi nel Cosentino Per lavori di riparazione (ANSA) - COSENZA, 24 GIU - Domani e' stata programmata dalla Sorical un'interruzione del tronco di acquedotto Abatemarco interessato dai lavori nel Cosentino.E' necessaria la riparazione di una rottura avvenuta a San Sosti e altri lavori di manutenzione. L'acquedotto restera' in esercizio ma con una riduzione per i comuni di Mongrassano, Bisignano, Torano, Cerzeto, Lattarico, Montalto Uffugo, Rende e Cosenza (localita' Colle Mussano, San Vito, De Rada). Per gli altri Comuni l'interruzione sara' totale. .................la solita storia, arriva l'estate e manca l'acqua, se non altro lo sappiamo in anticipo. Magra consolazione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

sabato 21 giugno 2008

Comunicato stampa

“Fresco di Fabbrica” Fabbrica Eos conclude la stagione delle mostre confermandosi come galleria attenta alla giovane arte e a tutti quelli che la vivono come un’esigenza d’espressione. Fresco di Fabbrica è una mostra collettiva a “sei mani” che si spinge fino ai limiti della contemporaneità, presentando il lavoro di tre giovanissimi artisti ancora all’inizio del loro percorso; in mostra tre modi differenti di parlare di una stessa realtà, quella presente e attuale in maniera diretta senza tuttavia prescindere dalla capacità tecnica. MAURIZIO CARIATI, dopo la sua prima mostra personale a Como, presenta i lavori in juta estroflessa dove appaiono in tridimensione i personaggi scrutati attraverso uno “spioncino” sulla realtà quotidiana.
Le tele dipinte con gli acrilici da ANDREA RIGA, vincitore del Premio Arte 2007, sulle quali prendono vita figure molto comuni sul cui corpo si svelano le somatizzazioni di inquietudini, paure, miserie e disagi profondi. Infine le sculture in metallo smaltato di FRANCESCO DI LUCA, la cui riflessione interessa la giovani generazioni di adolescenti, mascherati dietro le loro corazze alla moda che in realtà nascondono le più diffuse fragilità e insicurezze e il vuoto d’identità. Un’esposizione per dare visibilità alle nuove leve dell’arte, “fresche di fabbrica”, marchio: FABBRICA EOS. In mostra circa 20 opere di pittura e scultura; dal 19 giugno al 15 settembre. (chiusura estiva dal 20 luglio al 3 settembre)
Vernissage giovedì 19 giugno 2008, dalle ore 18.30.
Ingresso libero.
Piazza Baiamonti, 2 20154 Milano Tel. 02/6596532 Mart - Sab, 10.00 – 13.00/16.00 – 19.00 www.fabbricaeos.it info@fabbricaeos.it

Complimenti

Atleta di Sartano. Francesca campionessa di nuoto. La giovanissima Francesca Pancaro di Sartano si conferma campionessa regionale di nuoto della categoria esordienti femminile “B”. La brava atleta della “Rende Nuoto”, dieci anni, continua a stupire con le sue splendide performance dimostrando grande preparazione atletica e soprattutto grandi capacità sportive. Francesca, dopo aver confermato il titolo regionale dei quattrocento metri stile libero conseguito l'anno scorso, si è piazzata sul podio più alto anche nelle categorie cento metri stile libero, duecento metri stile libero e duecento metri misti. Un successo importante, ai campionati regionali, svoltisi sabato e domenica alla piscina olimpionica di Cosenza. Quattro medaglie d'oro per la giovanissima ed emergente Francesca Pancaro, quindi, che sono motivo d'orgoglio per i suoi genitori, Ezio e Rosa, ed i familiari e, soprattutto, per i responsabili della società “Rende Nuoto” sempre più soddisfatti per le grandi prove che hanno visto protagonista la loro allieva. Ma anche per tutta la comunità. r. gal.
Articolo tratto da: IlQutidianodellaCalabria

mercoledì 18 giugno 2008

'u Cumuni

Torano Castello Non si riesce a trovare una sistemazione occupazionale definitiva per i trentacinque lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, ma si riesce a proporre la nuova dotazione organica del comune di Torano Castello. La giunta municipale di Torano Castello con deliberazione n.72 del registro del 12 maggio scorso con oggetto:” approvazione rideterminazione dotazione organica”, ha deliberato con 4 voti favorevoli e 3 assenti l’atto che prevede la nuova dotazione organica del personale comunale. Nella deliberazione si legge anche che, “il comune di Torano Castello ha meno di 5000 abitanti, non è soggetto alle norme sul patto di stabilità”, con tale espressione si da ancora di più uno schiaffo a quei lavoratori LSU e LPU che da circa dodici anni lavorano alle dipendenze del comune toranese. La proposta della nuova dotazione organica prevede trentaquattro posti di cui otto nel settore amministrativo, tra questi 6 posti già definiti, mentre restano da definire quello di istruttore direttivo amministrativo categoria D vacante, e quello di bidello sede municipale, addetto ai servizi categoria A1 part-time, nuova istituzione vacante. Quattro i posti nel settore finanziario, tre già coperti il quarto posto di istruttore direttivo categoria D, anch’esso coperto ai sensi dell’art.110 dlgs 267/00; quattordici unità nel settore lavori pubblici – tecnico manutentivi, di cui vacanti il posto di istruttore direttivo categoria D, coperto ai sensi dell’art. 110 del dlgs 267/00 e un posto di operaio-saldatore categoria B1 part-time vacante, uno di autista categoria B1 part-time vacante, e due posti di autista-operatore di macchine complesse categoria B3 part-time di nuova istituzione. Nel settore edilizia e urbanistica, invece, i posti sono due, uno già coperto l’altro vacante che prevede la figura di istruttore direttivo categoria D, e per finire il settore polizia municipale, dove i posti da coprire sarebbero quello di istruttore direttivo categoria D di nuova istituzione e vacante, mentre tre posti di nuova istituzione e vacanti sono previsti per la figura di agente di polizia municipale categoria C1 part-time. C’è di più, dopo la nuova dotazione organica proposta, il buon senso indicherebbe a chi amministra la cosa pubblica che è tempo di trovare una soluzione anche per i lavoratori precari che tanto stanno dando per il comune, ma che purtroppo oggi si vedono abbandonati a se stessi, come abbandonati a se stessi sono i dipendenti comunali in pianta organica che non percepiscono lo stipendio da due mesi. Gildo Anthony Urlandini
Mi verrebbe da dire: era tutto scritto e previsto; al Sindaco "un tiegnu 'na lira", tutto gli si può rimproverare tranne di essere sprovveduto, quindi si muoverà, nell'ambito della legge e delle sue prerogative. Aspettiamo a vedere le assunzioni e cominceremo a capire molte cose; sarà il primo segnale della campagna elettorale: la SUA.

W l'Italia

L'Italia del pallone ha vinto......................................................è tornato il sole: forse sta per iniziare l'estate.

domenica 8 giugno 2008

Cronaca quotidiana...................

Torano Castello. Lsu, sospeso lo sciopero Ma prosegue lo stato d’agitazione in attesa della stabilizzazione I sindacalisti si batteranno per ottenere risultati di ROBERTO GALASSO TORANO CASTELLO - Sciopero rientrato solo temporaneamente, mentre proseguirà lo stato di agitazione in attesa di nuovi sviluppi sia a livello nazionale e regionale e anche comunale. Gli Lsu e Lpu di Torano hanno deciso, infatti, di sospendere la protesta portata avanti da due settimane per chiedere la stabilizzazione dopo oltre dieci anni di lavoro precario e che ha visto un duro braccio di ferro con l'esecutivo del sindaco Antonio Iannace. Il sindacalista dell'Alai Cisl di Cosenza, Francesco Garritano, comunica che “terrà sempre alta l'attenzione in merito alla vertenza degli Lsu-Lpu del Comune di Torano Castello” e che “vigilerà costantemente su ogni atto dell'amministrazione toranese affinché la stabilizzazione di questi lavoratori diventi la priorità” per l'esecutivo del sindaco Iannace. «Sin da ora l'intera struttura dell'Alai Cisl cosentina (Francesco Garritano, Franco Naccarato, Leslie Urlandini) - si legge in una nota stampa diffusa in seguito alla decisione di sospendere lo sciopero - vista la drammatica situazione in cui versano questi lavoratori, annuncia che vi sarà una risposta ferma e decisa del sindacato assieme a tutti i lavoratori non appena, malauguratamente, l'amministrazione dovesse attivare atti che dovessero rilevarsi inconciliabili con la stabilizzazione degli Lsu-Lpu».
Articolo tratto da: Il Quotidiano della Calabria di oggi 8 giugno 2008
......................penso che fino ad aprile dell'anno prossimo ne sentiremo parlare molto. Penso anche anche il Sindacato farà più del suo dovere a dare risposte ferme e decise, possibilmente prima che attivino "atti che dovessero rilevarsi inconciliabili". Il tema della campagna elettorale, che tutti negheranno, sarà proprio questo. Tutta la mia solidarietà a questi lavoratori, ma una cosa mi preme raccomandare loro: non fatevi prendere per i fondelli un'altra volta, troppi corvi si agirano sulle vostre teste.

giovedì 5 giugno 2008

Ho scritto una cosa sbagliata.................

In un precedente post(http://sartano.blogspot.com/2008/05/giro-giro-tondo-casca-il-mondo-casca-la.html#links), ho scritto che la pianta organica dei dipendenti del nostro beneamato comune era sovrastimata. Errore, pare siano in numero inferiore di 18 unità. Allora direte voi dov'è l'inghippo venutosi a creare fra i lavoratori Lsu -Lpu e l'Amministrazione? Cerco di dare una mia risposta.
Stabilizzare i 30 e passa lavoratori, afferma qualcuno, è questione di volontà politica, anche le risorse, facendo un po di ingegneria finanziaria non sarebbero un problema insormontabile; se si considera che alcuni dipendenti da qualche anno a questa parte è andato in pensione e non è stato rimpiazzato, che qualcun'altro e pensionabile a breve, che i lavoratori interessati alla stabilizzazione sono poco meno di una ventina, i soldi, della quota parte del Comune, verrebbero fuori proprio da qui. C'è una seconda parte, della situazione venutasi a creare, che riguarda delle figure particolari per le quali il comune vorrebbe-dovrebbe assumerle con un concorso, al quale possono partecipare anche gli Lsu e Lpu. Dov'è allora l'inghippo? E' nei tempi, che in vista delle prossime elezioni il Sig. Sindaco "'un tiegnu 'na lira" cerca di centellinare fino al mese prima delle elezioni. Storie già viste, non cent'anni fa, ma solo una decina di anni fa. La promessa di un posto di lavoro, alle nostre latitudini, equivale da 10 a 20 voti. Se si considera poi che gli attuali Lsu e Lpu per la stragrande maggioranza sono frutto dell'amministrazione precedente, capite ancora meglio il perché il Sindaco non faccia salti di gioia per la loro stabilizzazione. Quindi mettiamoci una pietra sopra, almeno fino a febbraio/marzo del 2009.

martedì 3 giugno 2008

Anche le formiche.............................

.................nel loro piccolo s'incazzano.
LAVORO: PRECARI OCCUPANO MUNICIPIO TORANO CASTELLO (AGI) - Cosenza, 3 giu. - Una trentina di lavoratori socialmente utili e di pubblica utilita’ di Torano Castello (Cosenza) hanno occupato questa mattina il Municipio del centro del cosentino e poi si sono incatenati davanti al cancello d’ingresso. Da 10 anni aspettano di essere stabilizzati, ma adesso il Comune avrebbe intenzione di assumere 5 persone tramite un concorso pubblico. Gli LSU e LPU non ci stanno, chiedendo un canale privilegiato per l’assunzione. (AGI)

lunedì 2 giugno 2008

Cambiate il nome del paese.......................

................per esempio: Torano Castello.

Vado a memoria per citare le incompiute lasciateci dalle varie amministrazioni, cominciando da: Mattatoio-Inceneritore-Depuratore-Palazzetto dello sport-Centro polifunzionale "Timpa"- Terreno Comune di Cerzeto- Palazzo Mayerà- Se, come credo, ho dimenticato qualcosa fatemelo sapere.

sabato 31 maggio 2008

Giro giro tondo casca il mondo, casca la terra.........

LAVORO: CONTINUA A TORANO CASTELLO SCIOPERO LSU/LPU (AGI) - Cosenza, 31 mag. - Lo sciopero degli lsu-lpu di Torano Castello, “proclamato a causa del netto rifiuto da parte dell’Amministrazione comunale in merito alla stabilizzazione di questi lavoratori”, proseguira’ anche nella prossima settimana. Lo rendono noto l’Alai Cisl, il Nidl Cgil ed il Cpo Uil”. Durante l’ennesimo sit-in presso la sede comunale, si e’ deciso - spiega un anota - questa mattina di proseguire lo sciopero sino a quando il Sindaco Iannace e tutta la Giunta non cambieranno posizione ed atteggiamento nei confronti della stabilizzazione degli Lsu-Lpu da loro utilizzati nei piu’ diversificati servizi a costo zero. Come Sindacato denunciamo con forza il disinteresse e la insensibilita’ mostrata dall’intera giunta comunale nei confronti di questi lavoratori che sono costretti allo sciopero gia’ da una settimana per rivendicare il loro sacrosanto diritto alla stabilizzazione”. Il sindacato ed i lavoratori “confidano in un intervento immediato delle istituzioni in merito a questa drammatica situazione soprattutto dopo l’incontro tenutosi giovedi’ 29 in Prefettura dove e’ stato assicurato un celere interessamento dell’ufficio territoriale del governo al fine di trovare un punto di incontro tra tutte le parti interessate. Se cio’ non dovesse accadere - e’ scritto - l’Alai Cisl, il Nidil Cgil ed il Cpo Uil, continueranno il percorso di lotta e mobilitazione senza eventualmente escludere azioni piu’ eclatanti”. (AGI)
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...................................e tutti con il culo per terra, mi verrebbe da dire. Premesso che i lavoratori Lsu e Lpu nel nostro beneamato comune, sono una trentina, che l'organico comunale in percentuale al numero degli abitanti e già in eccesso, che la situazione finanziaria creata da questa e soprattutto dalle amministrazioni che l'hanno preceduta è in condizioni tali da poter far fronte a spizzichi e mozzichi al pagamento degli stipendi dei dipendenti attuali, che l'ordinaria amministrazione è a livello di sopravvivenza, per non dire da terzo mondo, che i cittadini meriterebbero un qualche servizio da paese civile: che s'inventa l'amministrazione dei "senza 'na lira"? Dal momento che qualcuno andrà in pensione, e che per caso l'anno prossimo ci saranno nuove elezioni, facciamo finta di niente..........ma solo per un po, tanto basta per fare un po di casino, promettere l'impossibile per mantenere viva la campagna elettorale, intanto non facciamo nulla, se vinciamo faremo a modo nostro, se perdiamo saranno cazzi loro.
Gli Lsu e Lpu? Intanto scioperano, lo sciopero fa bene................a chi non lo fa, naturalmente.

domenica 25 maggio 2008

CronacaNera

Torano Castello.
ARRESTATO PRESUNTO OMICIDA DEL 29ENNE TROVATO CARBONIZZATO E’ stato arrestato con l'accusa di aver ucciso Alessandro Chiappetta, il 29enne morto a Torano Castello la sera del 4 gennaio scorso e trovato carbonizzato. Stiamo parlando di Aldo Gradilone, muratore 44enne. Secondo l'accusa, il movente dell’omicidio sarebbe da ricondursi ad un caso di vendetta, poiché la vittima aveva una relazione con la sua compagna. Ancora in corso e indagini per identificare il complice dell’omicidio.
Articolo tratto da:PRIMA

mercoledì 21 maggio 2008

FotoCalabria

Una vera holding internazionale. L’Eurispes ha presentato l’identikit della ‘ndranghita. Nel 2007 è stata capace di fatturare 44 miliardi di euro ROMA. Una vera e propria holding internazionale. Capace di fatturare nel 2007 poco meno di 44 miliardi di euro, pari al 2,9 per cento del prodotto interno lordo italiano. È l’inquietante identikit della ‘ndranghita disegnata dal dossier 2008 presentato ieri mattina dall’Eurispes presso la Fnsi. Il giro d’affari prodotto dalla mafia calabrese equivale alla somma della ricchezza nazionale prodotta da Estonia (13,2 miliardi di euro) e Slovenia (30,4 miliardi). Il settore più remunerativo si conferma quello del traffico di droga che determinerebbe introiti per 27.240 milioni di euro, oltre il 62 del monte profitti illeciti: le ‘ndrinè, ottimizzando sforzi e rischi, sono riuscite tra l’altro ad abbattere i costi degli approvvigionamenti della droga, in particolare della cocaina dal Sud America, “eliminando i cosiddetti intermediari e ricercando il contatto diretto con i cartelli, soprattutto colombiani, o con la loro emanazione in Europa”. Sul fronte dell’impresa, il fatturato dei gruppi criminali locali è stimato dai ricercatori dell’Eurispes in 5.733 milioni di euro, grazie alla crescente infiltrazione negli appalti delle opere pubbliche e alla compartecipazione in imprese di tutti i tipi. A completare il “paniere” criminale, i proventi illeciti derivanti dal mercato dell’estorsione e dell’usura (5.017 milioni di euro), il traffico di armi (2.938 milioni di euro), il mercato della prostituzione (2.867 milioni di euro). La ricerca non si limita però a fare i conti in cassa a quella che gli “addetti ai lavori” concordano nell’indicare come l’organizzazione criminale al momento più pericolosa, dalla vocazione internazionale sempre più spiccata e dalla struttura sempre più tentacolare, al punto da richiamare il modello di Al Qaeda. DI MAFIA 1 OMICIDIO SU 4 - Nel periodo compreso tra il ‘99 e il 2008, in Calabria si sono verificati 202 omicidi di ‘ndranghita con un incremento del 67%. In provincia di Reggio Calabria, se ne contano 73, il 36,1 20% del dato complessivo regionale, in provincia di Catanzaro 49 (il 24,3 del totale calabrese), in provincia di Crotone 43 (il 21,7), in provincia di Cosenza 30 (il 14,9), in provincia di Vibo Valentia 7 (il 3,5). Statistiche alla mano, oltre un omicidio su quattro (il 27% su un totale di 748 consumati nel periodo in questione) è ascrivibile alle cosche. 13.785 DENUNCE IN 6 ANNI - La distribuzione dei reati in Calabria denota che, per tutti i crimini considerati, tra il ‘99 e il 2005 sono state presentate in totale 13.785 denunce (anche se, naturalmente, le intimidazioni dei clan e l’omertà diffusa contribuiscono a limitarne il numero) : 1.900 per estorsione, 7.962 per produzione, detenzione e spaccio di stupefacenti, 523 per associazione a delinquere e di stampo mafioso, 359 per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, 1.216 per ricettazione, 1.825 per attentati. La provincia di Reggio Calabria, con 5.242 casi, è quella che registra il maggior numero di denunce per reati assimilabili alle associazioni mafiose, pari al 38,1 del totale dei reati commessi in Calabria. Seguono la provincia di Cosenza con 4.051 denunce, pari al 29,4 dei reati commessi, e quella di Catanzaro con 2.361 denunce (17,1). Per mantenere il suo potere territoriale o aumentare la sua penetrazione nella società, la ‘ndrangheta non si fa scrupoli sugli strumenti e le azioni da adottare: dal 2001 al 2005, gli atti di terrorismo e violenza politica a danno del tessuto socio-economico e politico locale sono stati 507, pari al 26% dei 1.951 episodi verificati nelle 24 realtà provinciali analizzati dallo studio. L’area reggina - con 211 atti di terrorismo e violenza politica - risulta la più colpita. 600 LATITANTI IN MANETTE - Complessivamente, tra il ‘99 e il 2004, sono state denunciate in Calabria 3.201 persone per associazione a delinquere di tipo mafioso (1.768 in provincia di Reggio Calabria, 602 a Cosenza, 369 a Crotone, 266 a Catanzaro e 196 a Vibo Valentia). Tra il ‘92 e il 2006, i latitanti pericolosi finiti in manette sono stati oltre 3.650, di cui 598 nella sola Calabria (il 19,9 209568el dato complessivo nazionale). LA GEOGRAFIA DELLE INTERCETTAZIONI - In uno scenario di questo tipo, l’attività di contrasto delle forze dell’ordine ottiene ottimi risultati, a dispetto di grandi difficoltà. Uno dei principali strumenti di indagine sono senza dubbio le intercettazioni: dagli ultimi dati del ministero della Giustizia emerge che in totale, dal 2003 al 2005, in Italia, il numero dei “bersagli - come vengono chiamate in gergo le utenze controllate - è prevedibile, per competenza territoriale e per permeabilità al crimine organizzato - si legge nel dossier - ; circa il 42% dei bersagli sono concentrati in quattro regioni meridionali, di cui oltre 36.400 in Sicilia e quasi 36 mila in Calabria; a seguire, la Campania con 25 mila bersagli e la Puglia con 15 mila”. A livello provinciale impressiona il valore assoluto registrato dalla provincia di Reggio Calabria con 27.486 osservazioni telefoniche pari al 10% del dato complessivo nazionale e al 24,5% del dato complessivo riferito alle quattro aree regionali più “a rischio”. CONFISCHE PER 231 MLN - Davanti a certe cifre, un ruolo sempre più strategico assume l’attività di confisca dei beni della criminalità organizzata. Negli anni compresi tra il 1992 e il 2007, le forze di polizia coordinate dalla Dia hanno complessivamente sequestrato e confiscato beni alle diverse organizzazioni, per un valore pari a oltre 5,2 miliardi di euro. In particolare, l’attività di sequestro e confisca dei beni alle ‘ndrine calabresi è stata pari a 231 milioni di euro. Nel solo 2006, la ‘ndranghita si è vista “portar via” ben 1.152 beni: nel dettaglio, 562 appartamenti, 363 terreni, 122 locali, 46 tra capannoni e “altri immobili”, 35 imprese individuali, 9 Sas, 9 Srl, 5 Snc e una Spa. 131 LE COSCHE ATTIVE - Gli analisti “mappano” la presenza di ben 131 cosche attive nei vari territori calabresi. Nella sola provincia di Reggio Calabria sarebbero attive ben 73 organizzazioni criminali di tipo mafioso. A seguire, il territorio provinciale di Catanzaro con 21 cosche monitorate, la provincia di Cosenza con 17 gruppi criminali, e i territori provinciali di Crotone e di Vibo Valentia, rispettivamente con 13 e 7 organizzazioni criminali rilevate. SCIOLTO 1 COMUNE SU 10 - Sono 38 i casi di amministrazioni comunali calabresi sciolte per infiltrazioni mafiose dal 1991 al 2007. Una performance negativa pari al 22,5% del totale dei comuni colpiti da provvedimento di scioglimento registrato nelle province calabresi, campane, pugliesi e siciliane che ha riguardato, nel periodo considerato, 169 realtà comunali. Anche in questo caso, il territorio provinciale più colpito risulta Reggio Calabria con 23 comuni sciolti per infiltrazione della ‘ndranghita, dietro solo a Napoli nella graduatoria generale con 44 casi. A seguire, tra le calabresi, Catanzaro (7 comuni), Vibo Valentia (5) e Crotone (3). Rapportando il dato registrato in Calabria per il totale dei 409 comuni presenti in regione ‘si ottiene un risultato allarmante: 1 comune su 10 è stato raggiunto da decreto di scioglimento per motivi legati alla permeabilità delle ‘ndrinè. L’INDICE DI PENETRAZIONE MAFIOSA - L’Eurispes applica a 24 territori provinciali “a rischio” di quattro regioni l’Indice di penetrazione mafiosa (Ipm), calcolato sulla base di alcuni parametri che scaturiscono dalla valutazione oggettiva e, per lo più, quantitativa di alcune variabili socio-economiche che caratterizzano una determinata area: tasso di disoccupazione, reati commessi ed assimilabili alle associazioni mafiose, casi di amministrazioni comunali sciolte per infiltrazioni mafiose, atti di terrorismo politico, numero di intercettazioni effettuate. La “maglia nera” di territorio più permeabile alle infiltrazioni criminali va alla provincia di Napoli, con un indice pari a 68,9: a seguire, le province di Reggio Calabria (60,4 punti), Palermo (41,9), Catanzaro (33), Bari (32,6), Salerno (31,3), Caserta (30,6), Crotone (29,5), Lecce (27,9), Brindisi (26), Cosenza (25,4). “Preoccupante, - scrive l’Eurispes - il posizionamento nell’Ipm relativo al territorio calabrese, con ben tre province nella top ten”. Dai dati emerge, in particolare, che il primato negativo calabrese di Reggio Calabria è dovuto principalmente ai reati assimilabili alle associazioni mafiose (ben 144,6 ogni 100 mila abitanti), ai 23 comuni sciolti per infiltrazioni mafiose dal 1991 al 2007, agli atti di terrorismo pari a 211 dal 1999 al 2005 e al numero di intercettazioni pari a 27.486 dal 2001 al 2003. A Crotone spetta il primato degli omicidi ogni 10 mila abitanti per motivi di mafia, camorra e ‘ndranghita tra i 24 territori provinciali analizzati e considerati più a rischio.
Articolo tratto da: Il Giornale di Calabria.

giovedì 8 maggio 2008

3D-PINTI





Alle ore 21.00 di mercoledi 7 maggio, presso l'ex Chiostrino di Santa Eufemia in Como, è stata inaugurata la personale di pittura di
MAURIZIO CARIATI
Promossa da:
Associazione Culturale "SARTANESI NEL MONDO"
X° Anniversario della fondazione 1998-2008
Collaborazione:
FABBRICAEOS-Milano
Patrocinio:
Assessorato alla Cultura del Comune di Como
Foto Catalogo:
Cesare Micieli
La mostra rimane aperta da:
sabato 10 maggio a sabato 24 maggio 2008-
Tutti i giorni dalle 15,00 alle 19,00
Ingresso libero

Foto:
A sinistra: Mario Cariati,
neo Presidente dell'Associazione Culturale "SARTANESI NEL MONDO"
Al centro: Maurizio Cariati, l'autore.
A destra: Tonino Chiodo
promotore ed organizzatore evento per "Sartanesi nel Mondo"


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martedì 6 maggio 2008

Quann'u ciucciu acqua ............................

TORANO CASTELLO Iniziano i lavori a piazza Europa. Disagi per la scuola Mezzi meccanici e martelli pneumatici stanno mettendo a dura prova le orecchie degli studenti del liceo classico di Torano Castello, ma stanno saggiando anche la solidità della struttura, dove sono ubicate la sala polifunzionale e le aule del liceo, che dovrebbe ospitare il parcheggio su Piazza Europa, o meglio sul solaio della stessa. Il parcheggio su Piazza Europa, che rischia di far chiudere il liceo classico, con conseguente perdita del finanziamento previsto per l’edilizia scolastica ottenuto dal consigliereì provinciale Franco Corbelli, non piace ai cittadini toranesi, che se pur silenziosi, non condividono la scelta fatta, ma allarma i genitori degli studenti. I lavori del parcheggio voluto dall’amministrazione comunale vanno avanti, nonostante il parere negativo formulato dai due tecnici precedentemente incaricati e sollevati dall’incarico, grazie all’intervento risolutore del tecnico attuale che ha dato parere positivo sui carichi della struttura e sulla sicurezza, nonostante il precedente negativo dei due colleghi sollevati. Il costruendo parcheggio è ormai materia del contendere tra genitori, dirigenza scolastica, cittadini e amministrazione, viste le non risposte date dall’ente alle tante missive giunte presso la casa comunale sulla problematica dell’opera, che snaturerebbe la funzione originaria della piazza che costituisce l’unico punto di ritrovo per la gente del paese, che verrebbe ridimensionato con l’attuazione del progetto parcheggio, limitandone lo spazio per lo svago e il tempo libero. Nonostante ciò, il parking, non porterebbe migliorie rispetto a quelle attuali, perché i posti auto dove sostare già esistono, vedi la zona sottostante la struttura, ma che nessuno utilizza eccetto i docenti del liceo. Altro problema, strano a capirsi è, come mai il parcheggio deve nascere sulla piazza, quando sul lato strada esistono già un numero di posti auto uguale, se non addirittura superiore a quelli previsti sulla piazza. Domande che rimangono senza risposta, come le lettere inviate al sindaco del comune da genitori, dirigente scolastico, partiti politici, consiglieri di opposizione, e come le lesioni che sono evidenziate nella sala polifunzionale e nelle aule del liceo.
GILDO ANTHONY URLANDINI
Articolo tratto da: CalabriaOra del 6 maggio

domenica 4 maggio 2008

Tu mi turbi......................

Era un inverno del millenovecentoe.................. Attorno al focolare sono raccolti in quattro, il padrone di casa con la moglie, una vicina, ed un amico del padrone di casa. Si parla del più e del meno, fatta l’ora, la padrona di casa si scusa e si congeda per andare a dormire. Rimangono in tre: l’amico il padrone di casa e la vicina. Fra i primi due intercorre un’amicizia di vecchia data, compagni di bisbocce, tant’è che usano chiamarsi “fra” (fratello). La vicina è donnina allegra; i primi due credo fossero oltre la settantina, lei più sgarzolina, verso i cinquanta. Il vino, il tepore del camino, la battutina fanno sì che lei avverta qualche vampata e intenzionalmente, o forse per caso, tira su le lunghe vesti poco sotto al ginocchio, divaricando le gambe lasciando intravedere forse l’elastico delle calze o chissà cosa d’altro. L’amico, avendola proprio di fronte, non può fare a meno di guardare; ad una certa età determinate sensazioni, anche se sopite, se provocate vengono a galla. Un bicchiere ancora, aumento della salivazione, sudorazione accentuata, battito cardiaco in accelerazione, ad un certo punto sbotta: -Ohj fràh? O na manni o mi nni vaju: ka stàju pirdiennu i lumi-.
Ps
Non so dirvi che disco suonava perchè, non c'era nessun disco e nemmeno il giradischi.

venerdì 2 maggio 2008

Dio sia lodato

Sartano, conclusi i lavori alla chiesa di San Domenico. SARTANO - Ancora più bella ed accogliente. Con la realizzazione delle finiture esterne e della pavimentazione del sagrato e dello spiazzo antistante il salone parrocchiale sono terminati di recente, infatti, i lavori di completamento della stupenda chiesa di San Domenico in Sartano. L'intervento, i cui lavori sono stati appaltati dal Comune ed eseguiti da un'impresa edile dell'hinterland e che hanno previsto una spesa di circa sessanta mila euro, è stato realizzato grazie ad un contributo regionale ottenuto qualche anno fa. Un'opera molto attesa dalla comunità parrocchiale sartanese guidata dal dinamico parroco don Elio Perrone e che completa così il progetto dell'edificio sacro, dedicato e consacrato solennemente nell'ottobre del 2004 da S.E. Mons. Giuseppe Agostino. La maestosa Chiesa di San Domenico, appunto, rappresenta oggi il fiore all'occhiello della popolosa cittadina cratense. r. gal
Pubblicato sul "QuotidianodellaCalabria"

mercoledì 30 aprile 2008

Basta! Basta! Basta!

2008-04-30 20:17 Imprenditore ucciso a Lamezia Terme Gino Benincasa, 64 anni, raggiunto da 15 colpi arma fuoco (ANSA)-LAMEZIA TERME (CATANZARO),30 APR- Un imprenditore del settore ittico, Gino Benincasa, 64 anni, e' stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Lamezia Terme.Benincasa, da poco uscito dal provvedimento di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, e' stato raggiunto da almeno 15 colpi di arma da fuoco sotto casa, mentre stava salendo su un furgone per andare a prendere del pesce. Al momento dell'agguato, in via Gioacchino Murat, l'uomo era solo.
Basta, si dichiari guerra alla 'ndrangheta, lo Stato invii l'esercito, rafforzi le forze di polizia, ripulisca le procure e tribunali, ma senza la partecipazione attiva della società civile Calabrese, senza una rinnovata coscienza dei Calabresi, dal primo all'ultimo, dall'imprenditore all'operaio, dallo studente all'insegnante, dal parroco al sagrestano, dal vigile al Sindaco, non si potrà conseguire nessuna vittoria, al massimo si vincerà qualche battaglia ma non la guerra. Bisogna dare vita ad un movimento di liberazione dalla 'ndrangheta o diventeremo tutti affiliati, conniventi.
Buon I° maggio, per chi ha un lavoro da festeggiare è già tanto.

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In fiamme 30 autobus a San Donato di Ninea.

martedì 29 aprile 2008

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Torano Castello
Rifiuti, inerti, eternit, scarti e resti di bare nel nuovo cimitero di Torano Castello a ridosso dei loculi che ospitano le salme dei defunti.
Nel nuovo cimitero di Torano Castello regna l’incuria e il degrado, anche se ancora non è stato ultimato, a circa due metri dai nuovi loculi comunali già occupati, qualcuno ha pensato di scaricare materiali di risulta, pezzi di lapidi, eternit, plastica, involucri di lumini e pensate un po’, resti di bare accatastate sul cumulo di rifiuti.
Uno spettacolo non bello da vedere, ma la cosa che tocca la sensibilità delle persone che si recano al cimitero a fare visita ai propri cari, è vedere i resti delle bare, gli indumenti, forse appartenuti ai defunti, e le lapidi rotte con annessi accessori sparse per terra.
Come sappiamo, alcuni dei rifiuti posti in mostra sullo spiazzo adiacente i loculi, andrebbero trattati, perché ritenuti altamente pericolosi ed inquinanti, ma chi ha buttato li quei rifiuti probabilmente non ha ritenuto opportuno fare ciò. L’altro dato preoccupante che ci fa porre una delle tante domande sulla situazione attuale del nuovo cimitero e, “come mai chi dovrebbe controllare non effettua i relativi controlli, visto che vengono trattati rifiuti speciali”.
Il problema non è solo questo, sempre nel nuovo cimitero, nello spazio dove dovrebbe sorgere la chiesa, o forse un lucernaio di 300 posti, abbonda una discarica con ogni sorta di rifiuti, dall’eternit, alla plastica, alle bottiglie di vetro, a materiale di risulta, tegole, mattoni, lumini, e persino la rete di un letto.
Non vorremmo essere petulanti o noiosi nel descrivere la situazione che regna nel nuovo cimitero, ma forse qualcuno lo ha scambiato per una discarica, a discapito dei defunti e dei parenti dei defunti, che malgrado l’incuria totale, sono costretti, quando fanno visita ai loro cari, a sopportare anche lo spettacolo poco civile di un luogo sacro e di riposo eterno ridotto ad un letamaio senza offesa per i defunti che vi dimorano. Intanto i resti delle bare, delle lapidi e di tutti i rifiuti posti sul terreno nel nuovo cimitero continuano a restare li, sottoposti all’azione degli agenti atmosferici, e con grande pericolo per chi si reca al camposanto.
Gildo Anthony Urlandini