venerdì 4 aprile 2008

Se fossi un genitore..............

Lata: «Il Classico è una conquista sociale che sfugge alle logiche economiche» «Non chiudete quella classe» Il sindaco di Cerzeto interviene sul liceo di Torano TORANO CASTELLO Decisa presa di posizione del sindaco di Cerzeto, Gildo Lata, riguardo la possibile soppressione della IV ginnasiale di Torano. “Il liceo classico di Torano è un presidio di cultura e civiltà, pensare solo minimamente che possa avere problemi di attivazione di una sola classe è una cosa fuori da ogni logica”. ”Così si esprime il primo cittadino del centro italo-albanese limitrofo a Torano. “Ciò - prosegue - perché il liceo è l'unico istituto superiore del comprensorio e di conseguenza gli effetti negativi di un suo parziale funzionamento, che potrebbe essere tra l'altro l'anticamera della sua chiusura, si rifletterebbe negativamente su tutti i paesi vicini”.“Io e l' Amministrazione che rappresento faremo di tutto affinché ciò non avvenga, perché riteniamo il liceo classico di Torano una conquista sociale, la cui logica esistenziale non può essere messa in discussione da meri calcoli numerici ed economici, il problema è di civiltà, di diritto e di pari opportunità allo studio. Un comprensorio come il nostro ha il diritto sociale del mantenimento in vita del liceo”. Soddisfazione per questa netta presa di posizione viene, tra gli altri, dal Comitato Pro Torano che ha denunciato per primo la situazione del Classico toranese, cercando di sensibilizzare e far intervenire amministrazioni pubbliche, autorità scolastiche, partiti politici, associazioni, studenti e quanti altri fossero interessati al problema. Ciò sta avvenendo in modo massiccio, e per questo da più parti si è fiduciosi circa a risoluzione della vicenda. La realtà, allo stato attuale, vede iscritti alla IV ginnasiale, per il prossimo anno scolastico, 11 alunni a fronte degli almeno 16 richiesti. Differenza decisamente esigua che può realmente essere o “colmata” o “superata”, per come si esprime anche il Comitato Pro Torano. “Colmata” nel senso che, in vista dell'approvazione da parte delle autorità scolastiche dell' “organico di fatto” (quello “di diritto” ha già cancellato di fatto la IV ginnasiale di Torano!), ci siano le altre 5 iscrizioni, o “superata” nel senso che, molto più dignitosamente, venga riconosciuto al Liceo classico di Torano il suo reale status di istituzione guida (innegabile) e che non siano 5 esigue iscrizioni in più o in meno a dover decidere la soppressione di una classe. “E questo le leggi italiane che pur vengono spesso richiamate solo in senso negativo, in senso di limite, non sembrano certo vietarlo. Anzi, pare proprio che lo consentano anche!”. “Pertanto esistendone i presupposti”, da più parti ci si augura che il pericolo “soppressione classe”, rientri al più presto. Domenico Re
Tratto da: "IlQuotidianodellaCalabria" di venerdi 4 aprile 2008
Se fossi u n genitore interessato mi porrei un paio di domande su argomenti che nei vari articoli pubblicati sui giornali locali non compaiono.
La prima domanda è: visto che nelle intenzioni progettuali cementizie sull'attuale sede del Liceo dovrebbe sorgere un ampio parcheggio, qual'è la posizione dell'Amministrazione Comunale, il Sindaco che ne pensa?
La seconda: le previsioni a breve, medio e lungo termine sulla natalità nel comprensorio fino a quando consentirebbero di avere un numero idoneo di iscritti?
La terza: i risultati conseguiti dall'attività del Liceo sono stati monitorati?
Se le risposte a queste domande sono positive ben venga la nuova sede del Liceo, diversamente si cerca di difendere qualcosa di indifendibile solo per il gusto di appuntarsi una medaglia; vorrei sbagliarmi ....................................
Buon fine settimana.

mercoledì 2 aprile 2008

I° Posto

Non preoccupatevi, non allarmatevi: il primo posto riguarda questo blog nel motore di ricerca di Google; se fate una ricerca su Sartano il primo dato che appare nella pagina è: SARTANO Blog dedicato a Sartano con notizie locali, regionali e di sartanesi all'estero. sartano.blogspot.com Grazie e continuate a venirci a trovare.

martedì 1 aprile 2008

Venerdi Santo del 2 Aprile 1507

Oggi, 501 anni fa, moriva San Francesco di Paola, riporto una delle lettere, non sono tante, scritte dal Santo ai vari personaggi dell'epoca, non vi sembrano cose scritte qualche giorno fa?
Dalle « Lettere » di san Francesco da Paola - Lett. del 1486; cfr. ed. A. Galluzzi, Origini dell'Ordine dei Minimi, Roma 1967, pp. 121-122; qui testo leggermente adattato.
Il nostro Signore Gesù Cristo, che dà a tutti la giusta ricompensa, vi renda merito delle vostre fatiche. Guardatevi da ogni male, fuggite i pericoli, in qualunque luogo abbiate a recarvi o a dimorare. Noi, con tutti i nostri fratelli, benché siamo indegni, pregheremo sempre l'eterno Dio Padre e il Figlio suo Gesù Cristo e la gloriosa sua madre, la Vergine Maria, che vi aiutino sempre e vi guidino alla salvezza dell'anima e del corpo, e vi facciano progredire di bene in meglio fino alla fine.D'altra parte, fratelli, vi esorto e vi prego, quanto posso, di esser prudenti e diligenti circa la salvezza dell'anima vostra, pensando che la morte è sicura per tutti, che la vita è breve e altro non è che fumo che presto svanisce.Ricordatevi della passione del nostro Signore e Salvatore e pensate quanto infinito fu quell'ardore che discese dal cielo in terra per salvarci, che per noi soffrì tanti tormenti e subì la fame, il freddo, la sete, il caldo e ogni umana sofferenza, nulla rifiutando per amor nostro e dando esempio di perfetta pazienza e di perfetto amore. Siamo dunque tutti pazienti nelle nostre avversità e sopportiamole con amore, pensando che Gesù Cristo nostro Signore soffrì tanti affanni e tribolazioni per gli altri.Deponete dunque ogni odio e ogni inimicizia, guardatevi diligentemente dalle parole più aspre e, se ne uscissero dalla vostra bocca, non vi rincresca trarne il rimedio dalla stessa bocca da cui vennero inferte quelle ferite. E così perdonatevi a vicenda e poi non pensate più all'ingiuria arrecatavi. Il ricordo della malvagità è infatti ingiuria, colmo di follia, custodia del peccato, odio della giustizia, freccia rugginosa, veleno dell'anima, dispersione della virtù, tarlo della mente, confusione dell'orazione, lacerazione delle preghiere fatte a Dio, abbandono della carità, chiodo infisso nelle nostre anime, peccato che non viene mai meno e morte quotidiana.Amate la pace, perché è molto meglio di qualsiasi tesoro che i popoli possano avere. Sappiate certo che i nostri peccati muovono Dio all'ira. Per questo correggetevi e pentitevi dei vostri peccati passati, poiché Dio vi aspetta a braccia aperte. Ciò che nascondiamo al mondo, non si può nascondere a Dio: convertitevi sinceramente. Vivete in tal modo da ricevere la benedizione del Signore e la pace del Dio nostro Padre sia sempre con voi.

mercoledì 26 marzo 2008

Punto di vista

Sull'esecrabile fatto di cronaca avvenuto nel nostro comune, a danno del primo cittadino, il primo pensiero è di dura e ferma condanna, punto e basta. Non possono e non devono esserci equivoci, da parte di nessuno. Solidarietà piena con le Istituzioni ed i suoi rappresentanti.E' un fatto gravissimo su cui bisogna fare chiarezza, non può e non deve essere relegato a fatti di cronaca spicciola, restiamo fiduciosi verso gli organi investigavi perché possano dare una risposta nel più breve tempo possibile. Per la cronaca dettagliata vi rinvio ai quotidiani locali. Qui mi preme dire altro, cercherò di farlo nella maniera più diretta possibile e senza tanti giri di parole.
Il risultato delle ultime elezioni amministrative ha determinato tanti e tali cambiamenti da non riuscire a tenerne materialmente il conto. Alleati che si trovano all'opposizione, oppositori che si trovano consenzienti a seconda del momento e della convenienza. Un paio di rimpasti, mutui precedentemente contratti che succhiano tutto il bilancio comunale, stipendi ai dipendenti a Pasqua e Natale. Attività amministrativa prossima allo zero e prospettive di ricambio, in vista delle prossime elezioni fra un anno o poco più, non se ne intravedono. Ognuno continua a rappresentare, cocciutamente poco più di stesso, se andate a vedere le votazioni di consiglio la minoranza, divisa in tre tronconi, vota ognuno per conto proprio o con la maggioranza. I componenti della minoranza tutti, o quasi, di estrazione di centro sinistra, se si votasse domani presenterebbero ognuno una propria lista con un risultato facilmente prevedibile. Che fare? A male estremi estremi rimedi: dimettetevi. Se la maggioranza vorrà continuare ad amministrare è libera e padrona di farlo, se ritiene di avere capacità che le esprimano, saranno poi i cittadini a giudicare ma senza il vostro avallo. Lasciate che altri cittadini, donne e giovani, liberi da fantasmi del passato possano provarci, anzi incoraggiateli a farlo, ma voi statene fuori, per il bene di tutti.

Fatti inauditi

Spari contro abitazione sindaco Torano Castello
25 Marzo 2008, 19:07 TORANO CASTELLO (Cosenza) - Un colpo di fucile è stato sparato oggi verso l'abitazione del sindaco di Torano Castello, Antonio Iannace, che è anche il medico del centro cosentino. Il proiettile ha danneggiato una finestra della casa. Indagano i carabinieri, che non escludono un caso di intimidazione collegata all'attività politica svolta dal 61enne sindaco. (Agr)

lunedì 24 marzo 2008

" E i fessi pagano"

La decisione assunta dal presidente Agazio Loiero con apposito decreto. Bruni nominato sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. L'ex presidente della Provincia di Vibo si era dimesso pochi mesi fa per una candidatura al Parlamento tra le fila del Pd che alla fine non è avvenuta. Catanzaro, 22 mar. - (Adnkronos) - L'ex presidente della provincia di Vibo Valentia Gaetano Ottavio Bruni e' stato nominato Sottosegretario alla Presidenza della Regione Calabria. La decisione e' stata assunta dal presidente della Giunta Agazio Loiero con apposito decreto. "Il presidente Loiero - ha spiegato il portavoce Pantaleone Sergi - ha firmato il decreto di nomina di Bruni sulla base di una serie di considerazioni legate a questa fase di rilancio dei programmi. Tra esse: gli aumentati impegni di governo con i prossimi bandi relativi al Por 2007-2013, la considerazione che soltanto il Vibonese - delle cui esigenze fino a oggi s'e' fatto garante lo stesso presidente - non avesse un proprio rappresentante in giunta, l'interesse a utilizzare il patrimonio di esperienza politico-amministrativa che Bruni ha accumulato come uomo delle istituzioni". Bruni entra nel governo regionale dopo le dimissioni dalla carica di presidente della Provincia che erano state formulate pochi mesi fa per una candidatura al Parlamento tra le fila del Pd che alla fine non e' avvenuta. Uomo di fiducia del presidente della Giunta regionale, appresa la nomina ha commentato: "Sono orgoglioso di entrare a far parte della squadra di governo di Agazio Loiero di cui ho sempre condiviso il progetto politico a favore della Calabria intera. Ringrazio il presidente Loiero per la fiducia che ha voluto concedermi - ha affermato - e ringrazio l'intera giunta e la coalizione di governo: a loro disposizione, e a disposizione dei calabresi, metto la mia esperienza di amministratore in una realta' difficile come e' il Vibonese".
In questa colorita frase la buonanima di "Ciabbatinu" incorniciava le spese senza ne capo ne coda da parte degli amministratori pubblici locali o nazionali; spese che non avevano un ritorno per i poveri comuni mortali e che servivano ad ingrassare sempre più quella che oggi viene, dai più, definita la "casta". Intanto ci sarà anche qualcuno che pensa:
-Ma come gli avevano promesso un posto sicuro adesso devono rimediare-.
Ecco servito: un sottosegretario non si nega a nessuno, tanto che cosa volete che costi quando a pagare è sempre lo statopantalone ? Intanto: I fessi continuano a pagare.
Buona Pasquetta

domenica 23 marzo 2008

Resurezione

Abbiamo aspettato la Santa Pasqua ma il sito internet del nostro Comune e sempre in stato di: SQL Server does not exist or access denied. Speriamo per la prossima Pasqua il miracolo possa compiersi.

venerdì 21 marzo 2008

Auguri

Lu vennari di marzu nun si canta gh’E' muortu GesuCristu ‘n passijoni. C’hanu minatuna botta di lanza A ra parti sinistra di lu cori. L’ultima volta che la Pasqua è coincisa con il 23 marzo è accaduto nel 1913, accadrà nuovamente nel 2160. La regola della pasqua entra in vigore con il concilio di Nicea (325) I versi sopra riportati sono l’inizio di un canto processionale del Venerdì Santo in uso a Sartano, ce ne sono ancora due o tre, ma questo in modo particolare è quello che mi ha più incuriosito quando una decina di anni fa iniziai a raccogliere e trascrivere i canti della tradizione popolare Sartanese. Dal 325 ad oggi le date sotto riportate sono quelle in cui la Pasqua è ricaduta in marzo, in uno di questi anni qualcuno/a intonò per la prima volta i versi di questo canto, ma quale? Perchè alla parte sinistra? 26/03/327-30/03/335-30/03/340-27/03/343-23/03/346-31/03/351-27/03/354-23/03/357-31/03/362-27/03/365-28/03/370-31/03/373-27/03/376-28/03/381-24/03/384-28/03/392-25/03/395-29/03/403-29/03/408-22/03/414-30/03/419-26/03/422-30/03/430-26/03/433-31/03/435-27/03/438-23/03/441-31/03/446-27/03/449-23/03/452-31/03/457-27/03/460-28/03/465-31/03/468-28/03/471-28/03/476-25/03/479-29/03/487-25/03/490-26/03/495-29/03/498-30/03/503-18/04/504-26/03/506-22/03/509-30/03/514-26/03/517-31/03/519-30/03/525-26/03/528-31/03/530-27/03/533-23/03/536-31/03/541-27/03/544-24/03/547-31/03/552-28/03/555-28/03/560-25/03/563-28/03/566-29/03/571-25/03/574-29/03/582-25/03/585-30/03/587-26/03/590-29/03/593-30/03/598-26/03/601-22/03/604-30/03/609-26/03/612-31/03/614-30/03/620-27/03/623-27/03/628-24/03/631-31/03/636-28/03/639-24/03/642-28/03/650-29/03/655-25/03/658-28/03/661-29/03/666-25/03/669-29/03/677-25/03/680-30/03/682-26/03/685-29/03/688-30/03/693-26/03/696-23/03/699-30/03/704-27/03/707-31/03/709-31/03/715-27/03/718-31/03/720-28/03/723-24/03/726-28/03/734-24/03/737-28/03/745-29/03/750-25/03/753-28/03/756-29/03/761-25/03/764-29/03/772-26/03/775-30/03/777-26/03/780-23/03/783-30/03/788-27/03/791-23/03/794-31/03/799-27/03/802-31/03/804-28/03/807-31/03/810-27/03/813-28/03/818-24/03/821-28/03/829-24/03/832-28/03/840-29/03/845-25/03/848-22/03/851-29/03/856-26/03/859-30/03/867-26/03/870-30/03/872-27/03/875-23/03/878-31/03/883-27/03/886-23/03/889-31/03/894-27/03/897-28/03/902-31/03/905-27/03/908-28/03/913-24/03/916-28/03/924-25/03/927-29/03/935-29/03/940-26/03/943-22/03/946-30/03/951-26/03/954-30/03/962-26/03/965-31/03/967-27/03/970-23/03/973-31/03/978-27/03/981-23/03/984-31/03/989-27/03/992-28/03/997-31/03/1000-28/03/1003-28/03/1008-25/03/1011-29/03/1019-25/03/1022-26/03/1027-29/03/1030-30/03/1035-26/03/1038-22/03/1041-30/03/1046-26/03/1049-31/03/1051-30/03/1057-26/03/1060-31/03/1062-27/03/1065-23/03/1068-27/03/1076-24/03/1079-31/03/1084-28/03/1087-28/03/1092-25/03/1095-28/03/1098-29/03/1103-25/03/1106-29/03/1114-25/03/1117-30/03/1119-26/03/1122-29/03/1125-30/03/1130-26/03/1133-22/03/1136-30/03/1141-26/03/1144-31/03/1146-30/03/1152-27/03/1155-31/03/1157-27/03/1160-24/03/1163-31/03/1168-28/03/1171-24/03/1174-28/03/1182-29/03/1187-25/03/1190-28/03/1193-29/03/1198-25/03/1201-29/03/1209-25/03/1212-30/03/1214-26/03/1217-29/03/1220-30/03/1225-26/03/1228-23/03/1231-30/03/1236-27/03/1239-31/03/1241-31/03/1247-27/03/1250-31/03/1252-28/03/1255-24/03/1258-28/03/1266-24/03/1269-28/03/1277-29/03/1282-25/03/1285-28/03/1288-29/03/1293-25/03/1296-29/03/1304-26/03/1307-30/03/1309-26/03/1312-23/03/1315-30/03/1320-27/03/1323-23/03/1326-31/03/1331-27/03/1334-31/03/1336-28/03/1339-31/03/1342-27/03/1345-28/03/1350-24/03/1353-28/03/1361-24/03/1364-28/03/1372-29/03/1377-25/03/1380-22/03/1383-29/03/1388-26/03/1391-30/03/1399-26/03/1407-30/03/1404-27/03/1407-23/03/1410-31/03/1415-27/03/1418-23/03/1421-31/03/1426-27/03/1429-28/03/1434-31/03/1437-27/03/1440-28/03/1445-24/03/1448-28/03/1456-25/03/1459-29/03/1467-29/03/1472-26/03/1475-22/03/1478-30/03/1483-26/03/1486-30/03/1494-26/03/1497-31/03/1499-27/03/1502-23/03/1505-31/03/1510-27/03/1513-23/03/1516-31/03/1521-27/03/1524-28/03/1529-31/03/1532-28/03/1535-28/03/1540-25/03/1543-29/03/1551-25/03/1554-26/03/1559-29/03/1562-30/03/1567-26/03/1570-22/03/1573-30/03/1578-26/03/1581-29/03/1587-29/03/1592-26/03/1595-22/03/1598-30/03/1603-26/03/1606-30/03/1614-26/03/1617-31/03/1619-27/03/1622-30/03/1625-31/03/1630-27/03/1633-23/03/1636-31/03/1641-27/03/1644-31/03/1652-28/03/1655-28/03/1660-25/03/1663-29/03/1671-25/03/1674-14/04/1675-29/03/1682-30/03/1687-26/03/1690-22/03/1693-30/03/1698-27/03/1701-23/03/1704-31/03/1709-27/03/1712-28/03/1717-31/03/1720-28/03/1723-28/03/1728-25/03/1731-29/03/1739-25/03/1742-29/03/1750-30/03/1755-26/03/1758-22/03/1761-30/03/1766-26/03/1769-31/03/1771-30/03/1777-26/03/1780-31/03/1782-27/03/1785-23/03/1788-31/03/1793-27/03/1796-24/03/1799-29/03/1807-29/03/1812-26/03/1815-22/03/1818-30/03/1823-26/03/1826-30/03/1834-26/03/1837-31/03/1839-27/03/1842-23/03/1845-31/03/1850-27/03/1853-23/03/1856-31/03/1861-27/03/1864-28/03/1869-31/03/1872-28/03/1875-28/03/1880-25/03/1883-29/03/1891-25/03/1894-30/03/1902-31/03/1907-27/03/1910-23/03/1913-31/03/1918-27/03/1921-31/03/1929-27/03/1932-28/03/1937-24/03/1940-28/03/1948-25/03/1951-29/03/1959-29/03/1964-26/03/1967-29/03/1970-30/03/1975-30/03/1986-26/03/1989-31/03/1991-30/03/1997-31/03/2002-27/03/2005-23/03/2008- Buona Pasqua

martedì 18 marzo 2008

La Festa

Sartano, comunità in festa per i 100 anni di Rachelina
Tutti in festa a Sartano per i cento anni di Nonna Rachelina Cariati. La popolosa e ridente cittadina che dalle sue verdeggianti colline si affaccia sulla Valle del Crati, da sabato scorso, infatti, ha la sua prima nonnina centenaria. La simpatica ed arzilla Za' Rachelina – come la chiamano affettuosamente i suoi compaesani - si è ritrovata circondata dai suoi familiari nonché da amici ed autorità per festeggiare il suo secolo di vita. “Za' Rachelina” è vissuta sempre a Sartano dove è nata il 15 marzo del 1908. Una piccola ma grande donna dal cuore affabile e generoso che ha scritto la pagina lunga della sua vita nel silenzio e nella semplicità. Ma anche nella sofferenza e nel dolore per aver perso il marito prima ed il suo adorato, unico e giovane figlio poi. Momenti di difficoltà che è riuscita a superare grazie alla sua fede ed alla sua grande devozione verso San Francesco di Paola. Nonna Rachelina, infatti, dal 1970 fa parte della locale fraternità del Terz'Ordine dei Minimi. Un evento giubilare, dunque, che la comunità di Sartano e Torano ha voluto vivere con un momento di gioia svoltosi nel salone parrocchiale, per l'occasione addobbato con festoni e palloncini, ed organizzato dall'amministrazione comunale, dalla parrocchia e dalla fraternità del Terz'Ordine dei Minimi. Accanto alla centenaria, oltre alla nuora ed ai nipoti, l'assessore Samantha Cucumo che, in rappresentanza dell'amministrazione comunale e con la fascia tricolore, insieme ad un omaggio floreale ha consegnato alla concittadina centenaria anche una targa ricordo. Sono intervenuti inoltre il parroco don Elio Perrone ed il presidente del TOM, Antonio Cariati. “Oltre che cristiana e terziaria - ha sottolineato Cariati - è stata sempre una donna forte, coraggiosa che ha saputo rialzarsi e andare avanti con l'aiuto di Gesù e di San Francesco di Paola”. A ricordo del grande e speciale giorno che rimarrà negli annali della storia di Sartano, il sodalizio religioso ha voluto regalare alla festeggiata un'immagine del Santo di Paola raffigurato mentre ispirato dallo Spirito Santo scrive la Regola per tutto l'Ordine ed ai parenti un libro sulla vita di S. Francesco. Al taglio della torta offerta dal Comune ed al brindisi augurale da parte di piccoli e grandi è seguito il momento di preghiera con la S. Messa di ringraziamento officiata da don Elio nella chiesa di San Domenico. di ROBERTO GALASSO
Arrticolo tratto dal QuotidianodellaCalabria del 18 marzo 2008

domenica 16 marzo 2008

Borse Lavoro

Torano, borse lavoro riservate alle donne TORANO CASTELLO – Prestare ausilio in favore di dodici soggetti in condizioni di disagio sociale quali diversamente abili e anziani non autosufficienti. Questa la finalità dell'istituzione delle borse lavoro, riservate alle donne di età compresa tra i 18 ed i 50 anni che siano disoccupate o nello stato d'inoccupazione, nell'ambito delle attività socio- assistenziali del Comune di Torano. L'iniziativa è stata resa nota attraverso un avviso pubblico del sindaco Iannace al fine di stilare un'apposita graduatoria tra le domande che le donne residenti nella cittadina dovranno far pervenire, se interessate, entro le ore dodici del 7 aprile prossimo. La borsa lavoro, che non determina in nessun caso l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato, ha una durata di quattro mesi mentre la data d'inizio delle attività è fissata per il 1 maggio. L'assegnazione della borsa, dall'importo cadauna di 1645 euro, pari a 411,25 euro mensili, comporterà per le operatrici un impegno di 235 ore da suddividere settimanalmente per i quattro mesi della durata del servizio. Circa 58 ore mensili che dovranno essere svolte presso gli utenti individuati con l'ausilio dei servizi sociali tra le categorie socialmente deboli e che ne facciano richiesta secondo l'apposito bando pubblicato dall'amministrazione. Per ogni ulteriore informazione e per il ritiro dei modelli rivolgersi all'ufficio di segreteria della residenza municipale.
Ps.
Avremmo voluto pubblicare il bando, scaricandolo dal sito internet del Comune, ma come sapete il sito è: SQL Server does not exist or access denied.
Se qualcuno ce lo invia provvederemo in merito.

Sales-Saldi. 1 voto 50 euro



Se un voto si compra con cinquanta euro
di ROBERTO SAVIANO
NESSUNO vincerà le elezioni in Italia. Nessuno. Perché finora tutti sembrano ignorare una questione fondamentale che si chiama "organizzazioni criminali" e ancor più "economia criminale". Non molto tempo fa il rapporto di Confesercenti valutò il fatturato delle mafie intorno a 90 miliardi di euro, pari al 7 per cento del Pil, l'equivalente di cinque manovre finanziarie. Il titolo "La mafia s. p. a. è la più grande impresa italiana" fece il giro di tutti i giornali del mondo, eppure in campagna elettorale nessuno ne ha parlato ancora. E nessuna parte politica sino a oggi è riuscita a prescindere dalla relazione con il potere economico dei clan. Mettersi contro di loro significa non solo perdere consenso e voti, ma anche avere difficoltà a realizzare opere pubbliche. Non le vincerà nessuno, queste elezioni. Perché se non si affronta subito la questione delle mafie le vinceranno sempre loro. Indipendentemente da quale schieramento governerà il paese. Sono già pronte, hanno già individuato con quali politici accordarsi, in entrambi i schieramenti. Non c'è elezione in Italia che non si vinca attraverso il voto di scambio, un'arma formidabile al sud dove la disoccupazione è alta e dopo decenni ricompare persino l'emigrazione verso l'estero. E' cosa risaputa ma che nessuno osa affrontare. Quando ero ragazzino il voto di scambio era più redditizio. Un voto: un posto di lavoro. Alle poste, ai ministeri, ma anche a scuola, negli ospedali, negli uffici comunali. Mentre crescevo il voto è stato venduto per molto meno. Bollette del telefono e della luce pagate per i due mesi precedenti alle elezioni e per il mese successivo. Nelle penultime la novità era il cellulare. Ti regalavano un telefonino modificato per fotografare la scheda in cabina senza far sentire il click. Solo i più fortunati ottenevano un lavoro a tempo determinato. Alle ultime elezioni il valore del voto era sceso a 50 euro. Quasi come al tempo di Achille Lauro, l'imprenditore sindaco di Napoli che negli anni cinquanta regalava pacchi di pasta e la scarpa sinistra di un paio nuovo di zecca, mentre la destra veniva recapitata dopo la vittoria. Oggi si ottengono voti per poco, per pochissimo. La disperazione del meridione che arriva a svendere il proprio voto per 50 euro sembra inversamente proporzionale alla potenza della più grande impresa italiana che lo domina. Mai come in questi anni la politica in Italia viene unanimemente disprezzata. Dagli italiani è percepita come prosecuzione di affari privati nella sfera pubblica. Ha perso la sua vocazione primaria: creare progetti, stabilire obiettivi, mettere mano con determinazione alla risoluzione dei problemi. Nessuno pretende che possa rigenerarsi nell'arco di una campagna elettorale. Ma nel vuoto di potere in cui si è fatta serva di maneggi e interessate miopie prevalgono poteri incompatibili con una democrazia avanzata. E' una democrazia avanzata quella in cui 172 amministrazioni comunali negli ultimi anni sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa? O dove dal '92 a oggi, le organizzazioni hanno ucciso più di 3.100 persone? Più che a Beirut? Se vuole essere davvero nuovo, il Partito Democratico di Walter Veltroni non abbia paura di cambiare. Non scenda a compromessi per paura di perdere. Il governo Prodi è caduto in terra di camorra. Ha forse sottovalutato non tanto Clemente Mastella, il leader del piccolo partito Udeur, ma i rischi che comportava l'inserimento nelle liste di una parte dei suoi uomini. Personaggi sconosciuti all'opinione pubblica, ma che negli atti di alcuni magistrati vengono descritti come cerniera tra pubblica amministrazione e criminalità organizzata. Nel frattempo il governo ha permesso al governatore della Campania Bassolino di galleggiare nonostante il suo fallimento nella gestione dell'emergenza rifiuti. E non ha capito che quella situazione rappresenta solo l'esempio più clamoroso di quel che può accadere quando il cedimento anche solo passivo della politica ad interessi criminali porta allo scacco. Tutto questo mentre il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi assisteva muto o giustificatorio ai festeggiamenti del governatore della Sicilia Cuffaro per una condanna che confermava i suoi favori a vantaggio di un boss, limitandosi a scagionarlo dall'accusa di essere lui stesso un mafioso vero e proprio. La questione della trasparenza tocca tutti i partiti e il paese intero. Inoltre molta militanza antimafiosa si forma nei gruppi di giovani cattolici i cui voti non sempre vanno al centrosinistra. Anche questi elettori dovrebbero pretendere che non siano candidate soubrette o personaggi capaci solo di difendere il proprio interesse. Pretendano gli elettori di centrodestra che non ci siano solo soubrette e a sud esponenti di consorterie imprenditoriali. E mi vengono in mente le parole che Giovanni Paolo II il 9 maggio del 1993 rivolse dalla collina di Agrigento alla Sicilia e all'Italia ferita dalle stragi di mafia: "Questo popolo... talmente attaccato alla vita, che ama la vita, che dà la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte... Mi rivolgo ai responsabili... Un giorno verrà il giudizio di Dio". Parole che avrebbero dovuto crescere nelle coscienze. È tempo di rendersi conto che la richiesta di candidati non compromessi va ben oltre la questione morale. Strappare la politica al suo connubio con la criminalità organizzata non è una scelta etica, ma una necessità di vitale autodifesa. Io non entrerò in politica. Il mio mestiere è quello di scrittore. E fin quando riuscirò a scrivere, continuerò a considerare questo lo strumento di impegno più forte che possiedo. Racconto il potere, ma non riuscirei a gestirlo. Non si tratta di rinunciare ad assumersi la propria responsabilità, ma considerarla parte del proprio lavoro. Tentare di impedire che il chiasso delle polemiche distolga l'attenzione verso problemi che meno fanno rumore, più fanno danno. O che le disquisizioni morali coprano le scelte concrete a cui sono chiamati tutti i partiti. È questo il compito che a mio avviso resta nelle mani di un intellettuale. Credo sia giunto il momento di non permettere più che un voto sia comprabile con pochi spiccioli. Che futuri ministri, assessori, sindaci, consiglieri comunali possano ottenere consenso promettendo qualche misero favore. Forse è arrivato il momento di non accontentarci. Nel 1793 la Costituzione francese aveva previsto il diritto all'insurrezione: forse è il momento di far valere in Italia il diritto alla non sopportazione. A non svendere il proprio voto. A dare ancora un senso alla scelta democratica, scegliendo di non barattare il proprio destino con un cellulare o la luce pagata per qualche mese.
© 2008 by Roberto Saviano Published by arrangement with Roberto Santachiara Literary Agency

venerdì 14 marzo 2008

100 ANNI






Sartano
15 marzo 1908 - 15 marzo 2008 , nonna Rachelina Cariati compie un secolo di vita.
Una donna imperiosa, che mostra tutta la sua energia nonostante i suoi cento anni di vita vissuta, avvolta nella sua gonna blu scuro, rigorosamente protetta con il classico grembiule e con pullover nero sopra. Nonna Rachelina seduta nella sua poltrona ci accoglie con un sorriso e con una battuta, “ figlicì, daveru mi faciti ghesci supa u giurnali”. È curiosa Nonna Rachelina, di sapere cosa diremo di lei su CO, gli rispondiamo che insieme a lei racconteremo un po’ di storia della sua vita. Una vita da donna meridionale e soprattutto calabrese, che della vita, della forza d’animo e del sacrificio ne ha fatto uno dei cardini principali della sua esistenza.
Rachelina Cariati nasce a Sartano frazione di Torano Castello il 15 marzo 1908, vive la sua infanzia in una famiglia di contadini, imparando sin da piccola a fare i lavori più disparati, per dare una mano ai familiari. Il lavoro in campagna è quello prevalente, perché a quei tempi l’unica risorsa per mantenere la famiglia la si trovava con il lavoro in campagna. “Avevo appena sette anni, dice nonna Rachelina, è già andavo con i miei genitori in campagna, mi lasciavano di guardia agli animali, un porcellino e qualche gallina, mentre i miei coltivavano la terra. Anche da grande, dopo avere vissuto, da piccola il periodo della prima guerra mondiale e poi quello della seconda guerra, ho continuato a fare lavori di campagna, a zappettare il grano, a raccogliere erba, a mietere, a raccogliere olive, fichi, di tutto. Si andava a lavorare alla giornata, per pochi spiccioli, portandoci dietro un pugno di fichi secchi, per chi li aveva, ed un pezzo di pane. Durante il ritorno a casa ci fermavamo con le compagne a raccogliere la verdura selvatica che era una per noi come un piatto di carne di oggi. Oggi si sta meglio di allora ai giovani non manca nulla, anzi forse hanno di più di quanto meritano. Erano tempo brutti, di miseria, che hanno portato i nostri uomini a lasciare le famiglie per trovare un lavoro dignitoso, chi in America, chi in Brasile, chi in Argentina, molti non sono più tornati. Ho fatto tanta fatica per la mia famiglia, ho fatto lavori da uomo e da donna, ma non mi pento di questo, anzi ne sono orgogliosa. Amo tutti i miei familiari, i miei nipoti, in particolare Emilio, al quale mi lega un affetto particolare, un figlio per me, come lo era suo padre”. “Ci racconta, ancora, che l’amicizia e il rispetto di una volta erano sacri per le persone, mentre oggi il rispetto e l’amicizia, i valori da essi espressi sono usati a piacere”. Infine nonna Rachelina prima di salutarci dice : “ mi sento bene e ringrazio Iddio, spero che posso continuare a raccontare la mia vita ancora per tanti anni, e ci canta una canzoncina che cantava con le amiche quando andava al lavoro in campagna “ Vulia sapiri cchi pinzieri aviti, quannu viditi a mmia v’arrussicati”. Ancora oggi nonna Rachelina, quando può si concede la sua passeggiata per la via principale del paese, fermandosi a scrutare la campagna circostante e forse in quel frangente i tanti ricordi di un tempo gli attraversano ancora la mente. Alla fine ci dice “Figlicì, vulia fa tanti cosi, vulia aiutà a chini teni bbisuognu”. Una grande festa è prevista per domani nel salone parrocchiale di Sartano, frazione di Torano Castello dove vive nonna Rachelina, festeggiata dai familiari, dall’amministrazione comunale, dalla parrocchia, dal terz’ordine dei minimi di San Francesco di Paola e da tutto il paese.
Auguri nonna Rachelina.
Gildo Anthony Urlandini

domenica 9 marzo 2008

8 marzo





A tutte le donne del mondo.

Auguri

Santo “advisor”

Il Santo e il diavolo Non c’era posto per eleggere in Piemonte Ciro Argentino, operaio della Thyssen di Torino.Ci ha pensato Oliviero Diliberto, rinunciando allo scranno parlamentare. Le cose grandi non si possono paragonare con le cose piccine. Però, non può sfuggire che Santo Versace rinuncia pure lui: al centrosinistra. Ma per avere una poltrona alla Camera. Tratto da CalabriaOra
'Nu pocu i crianza, egregio Sig. Santo Versace. Spieghi a noi poveri ignoranti Calabresi, sparsi ai quattro angoli del globo, perché mai dovremmo eleggervi quale rappresentante della nostra regione alla camera dei Deputati. Ci dica quale risultato ha ottenuto nel ruolo di advisor, conferitogli dalla attuale giunta di centrosinistra, per lo sviluppo economico della Calabria. Perché non si fa candidare in Lombardia(Como) o nel Molise(Isernia), è in queste regioni che la sua maison svolge le sue attività, le centinaia di persone che hanno la fortuna di un salario mensile assicurato derivante dalle sue attività sarebbero più che contente di darle il voto; lasci perdere la Calabria, un esercito di disoccupati, precari, L.S.U., L.P.U. L'era dei miracoli è passata, non ci crede più nessuno, ne San Silvio e ne Lei Santo potranno resuscitare i vari "PoloTessile" di S.Onofrio-Cetraro-Castrovillari.
Se dalla Regione Calabria ha percepito un qualche emolumento, anche a titolo di rimborso spese, lo restituisca in beneficenza non le sarà difficile trovare chi ne ha bisogno.

giovedì 6 marzo 2008

RICORDATEVENE ! ! !

Salta la raccolta rifiuti, cassonetti stracolmi da giorni Protestano i cittadini di Sartano: da noi gettano l’immondizia anche dagli altri paesi Protestano gli abitanti di via Piazza, della popolosa frazione Sartano di Torano Castello, per i cumuli di immondizia addossati ai cassonetti strapieni e lamentano anche il fatto che in alcune vie della frazione mancano addirittura i cassonetti. Non è la prima volta che molti cittadini, hanno denunciato presso l’amministrazione comunale, la situazione di disagio che vivono in via Piazza. I rifiuti ammassati creano enorme disagio ed emanano un puzzo nauseabondo, anche perché non vengono ritirati tutte le mattine. I cassonetti per i rifiuti biodegradabili, scoppiano a causa della enorme massa di buste di plastica con i rifiuti dentro, che vengono buttati per terra non trovando posto nei cassonetti, alla mercè dei cani randagi, che strappano le buste sparpagliando i rifiuti Il problema è serio, perché alcuni cittadini che abitano a ridosso dei cassonetti, non possono neanche aprire le imposte, per la puzza e per gli insetti. «Il problema - racconta un cittadino - è dovuto al fatto che nei cassonetti posti all’inizio di via Piazza, vengono a buttare le buste con i rifiuti, gli altri abitanti del paese, che nelle loro vie non hanno i cassonetti. In alcune, continua il cittadino, mancano addirittura i cassonetti, ragione per cui, qui arrivano i rifiuti di circa cinque vie del paese. Abbiamo anche fatto presente la situazione al comune, ma una soluzione al problema ancora non è stata presa». Intanto in attesa di provvedimenti, la catasta di buste di rifiuti cresce, e cresce anche la puzza, mentre qualcuno sta pensando una forma di protesta, con il blocco della via effettuato con i rifiuti stessi. GILDO A. URLANDINI
Articolo tratto da: CalabriaOra del 05-03-08

martedì 4 marzo 2008

La forza delle Idee

MANIFESTO PER LA NUOVA CALABRIA di Vito Teti La politica (se esiste ancora nella sua versione nobile) faccia vedere che è in grado di governare questa regione, che è interessata quotidianamente alla sua immagine e a al suo destino; mostri che non vuole più soffocare come un tappo asfissiante tante energie, che restano deluse e si allontanano, liberi tante potenzialità, offra un’idea generale della regione, si dia davvero un codice etico, allontani indagati e condannati, non presenti furbescamente come nuove facce vecchissimi e anche stimabili protagonisti, cerchi consensi al di fuori dai soliti noti, investi su persone libere, competenti e non accondiscendenti, non abbia paura di perdere posizioni di potere e di rendita, sappia progettare, con il concorso della tante intelligenze, i fondi strutturali, pensando al bene comune e a una regione europea. Dia speranza. Parli il linguaggio della verità e non della furbizia. La Calabria non può più aspettare.
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Con queste parole concludeva il "Manifesto per la nuova Calabria" Vito Teti i primi giorni del settembre 2007, a ridosso della strage di Duisburg. Oggi apprendiamo con viva soddisfazione che il suo nome è stato inserito, all'ottavo posto, nella lista dei candidati alla Camera dei Deputati. Da compagno e democratico esprimo tutto il mio apprezzamento per la scelta effettuata. La Calabria ha bisogno di persone che vogliono spendersi ma ancor di piu di persone che si spendono per dare e non per prendere.
Auguri

sabato 1 marzo 2008

Il proverbio del mese

  • Si marzu nun marzija('u massaru nun palija)giugnu pinija
  • Marzu marzicchju, na picca chjovi e na picca t'assulicchja

venerdì 29 febbraio 2008

I livelli................

Torano Castello Un dibattito con i cittadini sulla vertenza dei terreni livellari TORANO CASTELLO - “Onere censuario e terreni livellari nel Comune di Torano Castello: il punto della vicenda dopo gli avvisi di pagamento”. E' il tema dell'incontro-dibattito in programma per oggi pomeriggio alle 17 presso l'Albergo Mafalda, nelle adiacenze dello svincolo dell'A3 Sa-Rc. L'iniziativa, promossa dai consiglieri di minoranza Lucio Franco Raimondo, Rosetta Argento, Vincenza Stefania Miceli e Guido Fazio, offrirà l'occasione per discutere sulla questione che interessa i possessori di terreni gravati da livello ed ai quali sono state già notificate le richieste di pagamento del canone con il recupero delle somme dovute negli ultimi cinque anni. L'amministrazione comunale della cittadina toranese, infatti, con la delibera consiliare esecutiva n. 20 del 29 novembre dello scorso anno, ha approvato i criteri per determinare il canone di fitto relativo ai cosiddetti terreni livellari. Il sindaco Iannace in un avviso pubblico ha sottolineato che l'esecutivo municipale “ha voluto dare anche la possibilità di sanare numerose situazioni non chiare, concedendo la definitiva e piena proprietà del terreno finora detenuto” attraverso la richiesta di affrancazione. All'incontro di oggi parteciperà il professor Valerio Donato, ordinario di diritto privato e commerciale nonché direttore del dipartimento di scienza e storia del diritto dell'Università Magna Grecia di Catanzaro. I consiglieri di minoranza Raimondo, Argento, Miceli e Fazio invitano a partecipare oltre a tutti i cittadini interessati direttamente dalla problematica, sollevata negli ultimi tempi in molti comuni, anche il sindaco, tutti i consiglieri comunali, le forze politiche e l'intera cittadinanza. r. gal.
Articolo tratto dal: "QuotidianodellaCalabria" 28-02-08 Il caos del canone demaniale Intanto 40 cittadini hanno ricevuto dal Comune cartelle di pagamento Usi civici, enfiteusi, affrancazione, censo, sono le perplessità intorno ai canoni livellari sui terreni, anticamente feudali, di cui oggi molti cittadini non sanno se sono proprietari o affittuari, quotizzati e appartenenti al demanio. «Onere censuario e terreni livellari nel comune di Torano Castello: il punto della vicenda dopo gli avvisi di pagamento», se ne è discusso ieri presso l’albergo Mafalda. All’incontro- dibattito hanno partecipato il professore Valerio Donato, docente di diritto privato e commerciale, nonché direttore del dipartimento di scienze e storia del diritto presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro, e i consiglieri comunali Franco Raimondo, Guido Fazio, Stefania Micieli. I canoni livellari nota dolente in questo ultimo periodo, tra l’Amministrazione e circa quaranta cittadini, destinatari di altrettante cartelle con le quali il Comune chiede di mettersi in regola, per affrancare i terreni, concessi illo tempore, 1811, dalla legge napoleonica, che , tanta pauconsentiva su alcuni terreni la libera proprietà al cittadino. Il professore Donato ha spiegato alla platea, i momenti che distinguono gli usi civici dagli altri diritti: «Il problema degli usi civici - ha ammesso - è molto spinoso. Ci troviamo di fronte a situazioni paradossali, dove bisogna individuare caso per caso l’origine dei terreni. Solo con una prima indagine conoscitiva si potrà stabilire se le quote siano usi civici oppure terreni liberi e di proprietà. La legge regionale attuale, tuttavia, è uno strumento importante per pianificare il problema degli usi civici». «Abbiamo dovuto - afferma il sindaco Iannace - risolvere tante questioni, proprietari che non sono proprietari, costruzioni sorte su questi terreni che non sono di proprietà. Ci siamo affidati ad un tecnico per capirne di più. Ma devo dire che oggi il quadro si è complicato ancora di più, dopo la distinzione operata dal professore Donato. Abbiamo cercato di fare luce e dare un atto pieno di proprietà, ai detentori dei terreni con l’affrancazione. L’amministrazione non pretende cose illegittime, ma il problema va risolto, perché c’è gente che ha acquistato i terreni e oggi non è proprietaria». Intanto circa 40 di pagamento sono state inviate ai possessori dei terreni, invitandoli a pagare circa 7mila euro a tomolata, cartelle che hanno indignato chi possiede quei terreni da oltre cento anni, ma terreni che dovrebbero essere rivisti se ricadono negli usi civici o in libera proprietà. Un bel grattacapo per chi si occupa della vicenda. Gildo Anthony Urlandini
Articolo tratto da: CalabriaOra del 29-02-08

In un post precedente avevo inserito un trattatello circa gli usi civici nella storia Italiana per chi non l'avesse letto:http://sartano.blogspot.com/2008/02/nulla-si-crea-nulla-si-ditrugge.html#links .

Le recenti modifiche legislative in materia obligano in qualche modo i Comuni, in parte per fare ordine e in parte per fare cassa, a prendere provvedimenti attuativi. Nonostante tutto lasciatemi esprimere i miei timori circa la conduzione della problematica, cosi incerta e complessa. Se è vero, come è vero dagli atti, che solo nel 2006 il comune di Torano Castello rimaneva inadempiente: "A richiesta specifica sul punto, formulata con nota acquisita al protocollo del Comune di Torano Castello in data 25 ottobre 2006 al n°9051 (cfr. all. n° 6 – istanza Comune di Torano Castello), nessuna risposta mi è stata fornita, confermando l’assenza di un inventario degli usi civici da parte degli uffici municipali.", viene da chiedersi quali immani forze abbiano messo in campo per far luce in questo intricato labirinto. Ho la vaga impressione che si stiano usando due pesi e due misure. Ma forse sono solo cattive insinuazioni. ma come diceva il "buon" Andreotti:

A pensar male si fa peccato, ma a volte si indovina.

giovedì 28 febbraio 2008

Inno alle Corna.




Bisignano
Nel quartiere della Giudecca qualcuno ha innalzato un inno ai cornuti, con delle scritte sui muri di sostegno della strada cittadina che collega il rione Santa Croce con il rione della Giudecca.
Nelle scritte inneggianti le corna e i cornuti si legge “ Senza cornuti si vivrebbe male” e “ W i cornuti”, due inni che la dicono lunga. Potrebbe essere lo scherzo di un burlone, di un amante respinto, di qualche donnaiolo focoso oppure di un marito tradito. A voi la soluzione del caso, intanto a Bisignano si inneggia alle corna e ai cornuti.
g.a.u.


sabato 23 febbraio 2008

L'appello del Pr.della Regione Calabria(clik)

E' sicuramente un fatto nuovo per la nostra Calabria che la massima autorità regionale si rivolge ai cittadini per un corato appello; ma 'nu cazz'i regista chhju miegliu non potevano trovarlo? Oltre che all'oratore è venuto il torcicollo pure a me nel seguire il discorso.
BuonaDomenica

venerdì 22 febbraio 2008

A ra Timpa?

Sigilli sulla discarica di Timpa. Un altro colpo messo a segno dal Corpo forestale contro lo scempio ambientale TORANO CASTELLO
Sequestrata discarica nel territorio del comune di Torano Castello, in località denominata “Timpa”, dal Corpo Forestale dello Stato. Una vasta area della zona Timpa, luogo poco distante dal centro abitato della frazione Sartano, ha assaporato ieri mattina i sigilli posti dal Corpo Forestale dello Stato, con l’intento di porre fine agli scempi ambientali ai danni della natura. Zona Timpa di Sartano, circa trent’anni fa fungeva da discarica comunale, oggi l’abitudine di scaricare ancora li rifiuti di ogni genere, ingombranti, inquinanti e pericolosi, non è stata persa da alcuni ignoti che, forse pensano che lì ci sia ancora la discarica, bonifiche a parte effettuate e nonostante i cartelli che ne vietano lo scarico. Località Timpa, dista dall’abitato della frazione Sartano circa duecento metri, una volta era un burrone , poi con interventi mirati si è arrivati a bonificare e spianare la collinetta e ad adibirla negli anni nel luogo, uno spiazzo, dove oggi sorge o sarebbe già dovuta sorgere ed ultimata una sala polifunzionale, struttura iniziata circa dieci anni fa, ma che giace lì in attesa che qualcosa si muova. Intanto qualcosa si muove in zona Timpa e nello spiazzo, chi si muove sono i rifiuti, plastica, inerti, pneumatici, elettrodomestici, eternit, involucri di lumini provenienti dal cimitero e tanta altra mercancanzia, che scende nel vallone sottostante, dove un tempo, non molto lontano, vi era stato costruito un campo di calcio, oggi completamento sparito, divorato dalle piante e dalle erbacce. Un immenso mare di rifiuti si nasconde nel fondo del vallone, celato dalla vegetazione sottostante, ma un altro scempio di rifiuti si mostra sullo spiazzo adiacente la costruzione della sala polifunzionale comunale, con cumuli di detriti, materiale di risulta, plastica, materassi, perfino bitume, ammassati fino a quando la ruspa comunale non bonificherà lo spiazzo buttando tutto giù nel dirupo sottostante. Questa è l’amara situazione della zona Timpa oggi, ma c’è di più, l’attesa. L’attesa del manufatto iniziato circa dieci anni fa, che aspetta di poter veder vedere la luce e rendersi funzionale alla popolazione di Sartano e dell’intero territorio comunale. In circa dieci anni un solo intervento è stato effettuato sullo stabile, la copertura con tegole sintetiche, la messa in posa delle grondaie e i marmi alle finestre, quelli si, giusto per abbellire, il resto è storia vecchia, storia di tutti i giorni. Intanto, gli uomini del comandante provinciale Curcio, nell’operazione di controllo, tutela e prevenzione, hanno aggiunto un altro tassello all’azione di salvaguardia dell’ambiente. Stefano Lidonne.
Tratto da CalabriaOra di Venerdi 22-02-08

Nessuno ha visto, nessuno sapeva.

AMBIENTE: DUE DISCARICHE ABUSIVE SEQUESTRATE NEL COSENTINO (ANSA) - COSENZA, 22 FEB - Due discariche abusive per una superficie di 15 mila metri quadrati sono state sequestrate dal Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Cosenza in due distinte operazioni a Torano Castello e Lattarico, dove e' stata denunciata una persona. A Torano Castello, in localita' Timpe, sono stati apposti i sigilli ad un'area di proprieta' comunale nella quale erano stati abbandonati rifiuti speciali, pericolosi e non, tra cui amianto, batterie esauste, elettrodomestici vari, contenitori in plastica, rifiuti provenienti da aree cimiteriali e altro. A Lattarico e' stata sequestrata un'area contenente rifiuti pericolosi e non. La persona proprietaria dell'area e' stata denunciata. Sempre nel cosentino, una costruzione abusiva ricadente nella zona 2 del Parco nazionale della Sila, nel territorio del comune di San Giovanni in Fiore, e' stata sequestrata dagli agenti del Corpo forestale, che hanno denunciato una persona. (ANSA). ATT/MED 22/02/2008 12:21