domenica 5 aprile 2009

Carrettieri senza carro, carri senza carrettiere

L'articolo, che riporterò dopo questa breve introduzione, l'avevo inviato ad un amico, uno dei tanti con i quali intrattengo scambi di idee sulle vicende Sartanesi, al solo scopo di verificare quanto si sarebbe avverato di quanto "scritto" in prossimità delle elezioni ormai alle porte.
"Di buone intenzioni è lastricato l'inferno"
dal Quotidianodella Calabria: giugno 2007 Torano. La popolosa frazione in vista del voto E adesso Sartano rivendica il sindaco TORANO CASTELLO - Mancano ancora due anni alla scadenza del giugno 2009 ed a Sartano si comincia già a parlare di amministrative. L'appuntamento elettorale, infatti, potrebbe far registrare un avvenimento storico per la popolosa frazione che conta un numero di abitanti maggiore di quelli del comune capoluogo, Torano Castello. Sartano, appunto, rivendicherà il diritto ad esprimere il sindaco, che negli ultimi cinquanta anni e sino ad oggi è stato sempre espresso dal comune capoluogo. Per perorare quest'iniziativa si è mobilitata l'associazione culturale “Il Carro” che nei giorni scorsi ha promosso un'affollata riunione alla quale sono stati presenti, oltre ai soci fondatori, numerosi esponenti della comunità sartanese, apolitici e di diversi schieramenti partitici. Gli intervenuti si sono ritrovati tutti uniti in quella che hanno definito “una giusta battaglia e una legittima rivendicazione, dopo oltre cinquanta anni di ininterrotti sindaci toranesi”. I promotori spiegano che l'iniziativa “non vuole dividere ma semmai unire e rendere più forte e partecipe tutto il Comune”. In una nota stampa è ribadito che si tratta di “una legittima rivendicazione che Sartano fa sottoponendosi naturalmente al giudizio degli elettori”. Si punterà, quindi, ad “allestire una lista trasversale ai partiti, aperta a tutti, al di là delle appartenenze politiche e partitiche. Vogliamo – è sottolineato – che sia l'espressione dell'intera comunità di Sartano. Almeno questo è l'auspicio e l'obiettivo per cui lavoriamo e c'impegneremo, promuovendo già da adesso una serie di incontri e di iniziative in tutto il territorio comunale”. La lista che esprimerà il candidato sindaco di Sartano sarà naturalmente aperta al contributo di tutte le realtà territoriali comunali e vedrà schierati insieme rappresentanti di Torano centro, dello Scalo e delle altre frazioni Peritano e Salice. “Puntiamo ad unire per rilanciare e far crescere il nostro Comune, per creare sinergie tra Torano e Sartano. Quello che l'intera comunità sartanese rivendica - pone l'accento “Il Carro” – è una legittima e democratica alternanza alla guida dell'ente municipale, dopo oltre cinquanta anni di ininterrotti sindaci tutti toranesi. Saranno poi gli elettori dell'intero territorio comunale a giudicare con il voto se questa richiesta della popolazione di Sartano, e soprattutto se il progetto di fare di Torano un Comune europeo, meritano la fiducia oppure no”. Già chiare le modalità che dovranno portare all'individuazione del candidato sindaco. “Sarà scelto democraticamente da tutti i cittadini di Sartano e del resto del territorio comunale -è evidenziato nel comunicato stampa - e se necessario anche organizzando una grande assemblea o delle elezioni primarie. Il candidato sindaco è auspicabile che sia una figura non schierata politicamente, per rappresentare al meglio e in modo super partes l'intera comunità toranese”. La prossima settimana, intanto, i promotori dell'iniziativa “Sindaco di Sartano per un nuovo Comune più forte, unito ed europeo”, inizieranno i primi incontri ufficiali con le forze politiche presenti sul territorio sartanese e nel resto del Comune. Roberto Galasso

giovedì 2 aprile 2009

SenzaParole

Mastella pesca nel PD: ex deputata calabrese diventa presidente dell’Udeur -
E’ Marilina Intrieri il nuovo presidente del Consiglio Nazionale dei Popolari Udeur. A eleggerla è stato l’organismo del Campanile, convocato per oggi nella sede di Largo Arenula dal segretario Clemente Mastella. Al vertice arriva un’ex esponente del Partito Democratico. La Intrieri, infatti, è stata una deputata del Pd durante la scorsa legislatura e ancor prima ha ricoperto la carica di consigliere regionale in Calabria per il Partito Popolare Italiano. Dopo la spaccatura del Ppi, la neo presidente ha aderito ai Cristiano Sociali divenendo in seguito vicepresidente nazionale del Dipartimento Enti Locali dei Democratici di Sinistra. Nel 2007 aveva annunciato ma poi ha ritirato la sua candidatura a segretario regionale calabrese del Partito Democratico in adesione alla candidatura nazionale di Rosy Bindi. “Sono molto grata a Clemente Mastella per le belle parole espresse nel Consiglio nazionale e agli amici per avere accolto la proposta della mia nomina”, ha commentato a caldo la Intrieri che è originaria di Crotone.
* Nota di colore: Sapreste dirmi che fine hanno fatto i "Dirigenti" del vecchio partito DS di Sartano e Torano?

News

Cosenza, incendiate auto del sindaco di San Martino di FinitaE' stato lo stesso sindaco ad accorgersi di quanto accadeva e ha spento le fiamme che hanno causato danni lievi a una delle due auto.
Cosenza, 1 apr. - (Adnkronos) - Un'intimidazione e' stata commessa questa notte ai danni di Teodoro Santoro, sindaco di San Martino di Finita, piccolo centro dell'entroterra cosentino. Ignoti hanno tentato di incendiare con liquido infiammabile due autovetture parcheggiate nel suo garage nella frazione Santa Maria Le Grotte. E' stato lo stesso sindaco ad accorgersi di quanto accadeva e ha spento le fiamme che hanno causato danni lievi a una delle due auto.Nel corso del sopralluogo effettuato dai carabinieri della stazione di Torano Castello sono state trovate tre bottiglie di vetro annerite dalle fiamme. Sono in corso le indagini che sembrerebbero privilegiare la pista politica, visto che il Comune e' interessato al rinnovo del consiglio comunale e quindi l'elezione del sindaco alla prossima tornata elettorale.

lunedì 30 marzo 2009

Forse rischio una denuncia................

I media che ignorano lo scrittore calabrese Il Quotidiano per Saverio Strati.
Da Rai a testate nazionali neanche un rigo. Nel tempo dei reality show e dalla televisione superficiale non c'è spazio per la cultura. 30/03/2009 di ROMANO PITARO
Una cavalcata di messaggi e un'impennata di risvegli. Affetto e solidarietà per Saverio Strati. Tutto qui? Forse no. Però, anche se la giostra si fermasse ora,sarebbe una bella lezione. Intanto, non si creda che Strati e il suo dolore siano un affare solo calabrese. È invece una ferita enorme, che riguarda l’interaItalia. L’abbandono di Strati è il risvolto di ciò che Gian Enrico Rusconi (L’Unità del 3 febbraio) ha definito «un Paese decaduto e sfaldato, in preda a un imbarbarimento dei costumi». Lo spettacolo mediatico nazionale ogni giorno tritura migliaia di notizie. Però di Strati neanche un rigo o un’immagine. Se un uomo della tempra dello scrittore di Sant'Agata del Bianco, è costretto a confessare: «Non ho i soldi per la spesa», l’Italia dei grandi giornali e delle tv spazzatura non gli riserva neanche un box in terza o uno spazio a tarda sera.Badate: neanche un rigo su un foglio nazionale. La moglie di Bonolis è intervistata da riviste importanti, ma Strati, scrittore da cui non si può prescindere per capire la narrativa italiana contemporanea e il meridionalismo, è ignorato.

sabato 28 marzo 2009

Ultima chiamata

A giorni alterni, cerco di tenermi informato sulle evoluzioni/involuzioni circa le possibili formazioni delle liste elettorali in vista delle prossime elezioni nel nostro benamato comune. Giuro che con tutta la buona volontà profusa non riesco a vedere sbocchi, è una babele, un marasma, il caos. Mi sono chiesto se esiste la possibilità di trovare un minimo comune denominatore da cui ripartire, quale possa essere la vera ragione di tutto questo. Elenco una serie di cause possibili: I partiti politici assenti, distrutti da una classe dirigente dedita ad altri interessi; l'incapacità di aver contribuito alla formazione e al ricambio delle nuove generazioni; le pseudo Associazioni usate a tutt'altro tranne che per lo scopo per cui sono nate; i giovani assenti, per scelta o per disinteresse, da qualsivoglia momento decisionale; le diatribe personali ed i personalismi. Queste, e non solo queste, le cause che hanno determinato la situazione magmatica che abbiamo davanti. Che fare? Come uscirne?
Per prima cosa bisogna ristabilire gli strumenti della democrazia e della legittimazione fra le persone, strumenti primari ed essenziali per sedersi intorno ad una tavolo e confrontarsi. Senza questo non si va da nessuna parte, si può solo volare basso molto basso, in questi tempi non si può e non si deve permettere a nessuno di farlo, pena l'imbarbarimento del vivere civile.
Vengo al dunque e alla proposta.
Mancano ancora due mesi abbondanti per le elezioni, le fazioni in corsa di tempo ne hanno perso già troppo, nel tempo che rimane c'è spazio, per chi ci crede e ne ha voglia, di mettersi in gioco, ma bisogna fare fretta, azzerare il contatore e mettere in piedi in un mese "Elezioni primarie Aperte". Solo cosi si potrà ridare dignità alla Politica, quella con la maiuscola. Ai giovani che in questi giorni si stanno animando(potevate pure muovervi un po prima) chiedo di non scendere compromessi, con nessuno, chiedete e fatevi portatori di "Elezioni Primarie Aperte", dove chi vuol partecipare, sarà obbligato a confrontarsi alla luce del sole con gli altri candidati, esporre le proprie idee. e cosa non da poco, il programma che ha elaborato, le alleanze per realizzarlo.
E allora come si suol dire si vedrà chi ha più filo da tessere.
Questa è la mia personale idea, so che qualcuno la condivide altri no. Spero che i giovani possano farla propria, per dare un segnale di vero cambiamento e di democrazia partecipata.
Auguri

mercoledì 25 marzo 2009

Il punto.

A che punto sono le formazioni delle liste in vista delle prossime elezioni amministrative di giugno mel nostro beneamato comune?
Cercherò di fare una analisi a distanza, anche se la cosa è molto ardua, visto i continui e repentini capovolgimenti.
Candidature annunciate, o quasi certe: 1)Sabatino Cariati 2) Lucio Franco Raimondo Candidature di cui si sente parlare: Antonio Jannace(Sindaco uscente) Franco Cavalcanti (ex Sindaco)
La lista del candidato sindaco Sabatino Cariati, di cui non si consce ancora il nome, è appogiata dal movimento NuovaCittadinanza, forse da Carro, e da una frazione della lista della Rosa, lista che espresse per tre legislature il Sindaco nella persona di N. Marchese.
La lista del candidato sindaco Lucio Franco Raimondo, anche di questa non si conosce ancora il nome, è appoggiata dal PartitoDemocratico e credo sia in cerca di possibili alleanze nella società civile, come sapete alle nostre latitudini, i partiti si sono scuagliati più che altrove, e in tempi di elezioni comunali contano ancora meno.
La lista del sindaco uscente, pur con le legittime aspirazioni di poter essere riconfermato, pare fatichi e non poco a trovare candidati.
La lista facente capo a Franco Cavalcanti pare voglia essere "il nuovo" che avanza, formazione di neofiti della politica amministrativa.
Questa è la situazione, chiaramente non prendetela per oro colato, e la situazione del si dice, po' essi, pari ca................................
Certo che sulla carta nessuno e messo meglio di altri, dal punto di vista di alcune aggregazioni mi verrebbe da dire: ch'aggrizzu, non sono l'unico a non comprendere, ma tant'è cosi vanno le cose.
Non si conosce ancora nulla circa i programmi delle rispettive liste, ma c'è tempo per questo, meglio non scoprire le carte, per evitare di dare qualche chance all'avversario. Sulla strategia della promozione, della propaganda e della comunicazione posso avanzare qualche ipotesi:
ci sarà il porta a porta, più serrato che negli anni passati; aumenteranno le promesse dei soliti 50/60 posti di lavoro in vista di chissà quale nuovo impianto produttivo dislocato non si sa dove; ci saranno i soliti manifesti a volte piccanti, a volte divertenti e a volte meno, i comizi si terranno nelle solite piazzette o villette o vagli; arringheranno gli elettori dai balconi a dalle lòggie. E allora, vi starete chiedendo: dove sta la differenza? Si lo so che non è uno stravolgimento epocale, ma parlare da un balcone o da una lòggia non è la stessa cosa.
Teniamoci in vista

venerdì 13 marzo 2009

6 e 7 giugno

Sono queste le date per le prossime elezioni amministrative ed europee, tranne cambiamenti. Poco più di due mesi, se togliamo i periodi di vacanza ancora meno. La domanda è: a che punto sono i giochi-apparentamenti per la composizione e la presentazione delle liste nel nostro comune? Da notizie, nemmeno tanto riservate, si vocifera la possibilità della presentazione di almeno 4 liste. Per la serie sparpagliati è meglio. Si parla di riavvicinamenti e rappacificazioni; di liste composte da persone non dedite alla politica/abitudine; di liste degli uscenti; di liste ispirate a schieramenti politici. Allo stato attuale la confusione regna sovrana, ognuno si sente convinto delle scelte che sta operando. Da questo osservatorio vorremmo soltanto dire una cosa: chiunque ha intenzione di capeggiare una lista dica perché, per che cosa e come intende farlo, non mi pare di fare una richiesta strana. Questo blog è a disposizione per pubblicare il programma delle liste. Restiamo in attesa: è 'na prena ca figlia.

domenica 8 marzo 2009

San Francesco di Paola..............................

....................Santo protettore della Calabria: manda un segnale. Sarà in corsa alle Provinciali di giugno e alle Regionali del 2010 Lista unica per Loiero e Corbelli Alleanza tra Franco Corbelli e il gruppo Loiero per le Provinciali di giugno, a sostegno di Mario Oliverio e del centrosinistra. L'accordo, nell'aria da tempo, è stato ufficializzato ieri dal leader del movimento Diritti civili, il quale ha tra l'altro anticipato che la lista unica Loiero-Diritti civili sarà in corsa pure alle Regionali dell'anno prossimo.

8 Marzo

lunedì 16 febbraio 2009

Semel in anno licet insanire *

*Una volta all'anno è lecito impazzire
Durante il periodo di Carnevale, per tradizione, a Sartano, non si poteva lavorare. La violazione della regola prevedeva l’arresto (ovviamente scherzoso), del trasgressore del precetto. Di solito la persona che si prestava allo scherzo faceva in modo che gli amici sapessero in quale contrada di campagna sarebbe andato a svolgere il suo lavoro. Gli amici puntualmente si presentavo per eseguire l’arresto. Il rito prevedeva la legatura dei polsi e la sfilata per le vie del paese a dorso di un asino, con l’arrestato avvolto in una coperta. Seguiva il processo con conseguente condanna per mancato rispetto del divieto di lavorare. In genere la condanna consisteva nel mettere a disposizione degli amici nu garrafuni i vinu e na cuddrura i sazizza che venivano consumati in un’atmosfera ricca di canti tradizionali. La cerimonia dell’arresto si svolgeva, di consuetudine, la domenica o il lunedì di carnevale. Il divieto di lavorare non era l’unico: era proibito anche mangiare fichi secchi, tali frutti venivano nascosti nelle tasche dell’arrestato, a sua insaputa, in modo che la condanna fosse avallata dalla prova concreta della violazione del precetto. Il martedì grasso era consacrato alla morte di Carnevale. La rappresentazione prevedeva la sfilata per le vie del paese del morto, disteso su una scala di legno e accompagnato da lamenti e pianti:oih nannu, oih nannu, è muortu zu Carnilivaru”. Ogni tanto, la sfilata si fermava e bussava alle porte di qualche famiglia amica che la ospitava, lasciando però il morto fuori dall’uscio di casa, e le donava un fiasco di vino e del salame. La cerimonia durava fino a tardi; verso mezzanotte ci si riuniva per finire i festeggiamenti in allegria e consumare ciò che si era raccolto durante la sfilata. Il mercoledì cominciava “corajisima” accompagnata dal dettograttamuni a lingua” perché non si poteva più mangiare carne fino a Pasqua.
A cura di A. A.

martedì 10 febbraio 2009

Gli Inglesi arriveranno in massa

Turismo: Calabria su taxi Londra, con volto Gattuso Loiero in GB lancia partnership con nazionale di calcio (ANSA)-LONDRA,10 FEB- 'Come to Calabria',il volto di Gattuso e il castello di S.Severina: e' questa l'immagine che compare sulla fiancata di 1000 taxi londinesi. Una campagna promozionale del territorio che la Calabria lancia a Londra, presente il presidente Agazio Loiero, in concomitanza con la partnership tra la Regione e la nazionale di calcio. Da oggi fino al 2010, cioe' fino ai mondiali di calcio del Sud Africa, l'immagine della Calabria restera' legata a quella della nazionale.

domenica 18 gennaio 2009

Iniziano le danze

Torano Castello Molto criticato il manifesto pubblicato dall'Mpt A giugno il rinnovo del Consiglio È polemica tra i vari schieramenti Gildo Anthony Urlandini Torano Castello Il prossimo 7 giugno 2009, i cittadini di Torano Castello, saranno chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio comunale. Nel frattempo partiti e movimenti politici, gruppi organizzati e non, stanno scaldando i motori in vista della competizione elettorale. Tra vecchi e nuovi partiti o organizzazione di gruppi civici, è già sceso in campo l'Mpt, il "Movimento Popolare Toranese. Tratto dala Gazzetta del Sud.

Non ci siamo

Mezzogiorno: nasce Lega del Sud Da associazioni e movimenti (ANSA) - COSENZA 18 GEN - Associazioni e movimenti autonomisti provenienti da Calabria, Puglia e Basilicata si sono incontrati per dare vita a una 'Lega del Sud'. L'iniziativa, e' detto in un comunicato degli organizzatori, e' stata indetta 'per verificare condizioni politiche per la costruzione di un soggetto unitario che si faccia interprete del risveglio culturale e del riscatto economico e sociale del popolo meridionale'.
Piuttosto che niente è meglio poco qualcuno potrebbe obiettare; mancano due parole in quel voler verificare": legalità e moralità.

sabato 17 gennaio 2009

In bocca al lupo

Ecco le 50 proposte selezionate per le Audizioni Live di Musicultura 2009: dal 6 al 15 febbraio a Macerata. Ingresso libero L’appuntamento con le migliori proposte emergenti della canzone d’autore italiana è dal 6 al 15 febbraio a Macerata con le Audizioni Live di Musicultura. Teatro Filarmonica di Macerata, Audizioni Live 2008 Sono cinquanta le proposte, provenienti da tutta Italia, che si alterneranno sul palco del Teatro della Filarmonica di fronte alla commissione di ascolto del festival presieduta dal Direttore Artistico Piero Cesanelli e al pubblico, che potrà accedere e assistere liberamente a questa delicata e stimolante fase di selezione. Ecco i loro nomi: Serena Abrami in arte SerenA (Civitanova Marche, Mc), Paolo Agnello (Genova), Paola Angeli (Bologna), Claudia Angelucci (Roma), Gabriele Aprile (Napoli), Francesco Arpino (Roma), Iacopo Niccolo' Badini (Firenze), Versoest (Roma), Giovanni Maria Block (Napoli), Manupuma (Milano), I Gatti Mezzi (Pisa), Didie Caria (Torino), Coram Popolo (Torano Castello, Cs), Giuliano Contardo (Torino), (Porto S.Giorgio, Ap), Federico D'AnnunzioFamelika (Misilmeri, Pa), Hellosocrate (Civitavecchia, Rm), Beppe Donadio (Botticino Sera, Bs), Superlowed (Somma Vesuviana, Na), Marco Fabi (Roma), Gregor Ferretti (Porto Fuori, Ra), Le Core (Gubbio, Pg), Cristian Grassilli (Baricella, Bo), Christin Herin in arte Naif (Quart, Ao), Iecher Marco (Roma), Chewingum (Senigallia, An), Valentina Lupi (Velletri, Rm), Alessandro Mannarino (Roma), Irene Mastrangeli in arte Erene (Torino), Renato Mastroianni (Roma), Nina Monti (Ariccia, Rm), Erica Musci in arte Erica Mou (Bisceglie, Ba), Antonio Nardi in arte Canemorto (Scarperia, Fi), Gabriele Ortensi in arte Areamag (San Cesareo, Rm), Paolo Pallante (Tivoli, Rm), Paolo Pilo (Milano), Rocco W. Piva (Gela, Cl), Chiara Raggi (Torino), Jacopo Ratini (Roma), Gianluca Rebuzzi (Bologna), Daniele Reggiani (Bergamo), Alessandro Rossi (Roma), Cordepazze (Casteltermini, Ag), Paolo Simoni (Comacchio, Fe), Diana Tejera (Roma), Carmine Torchia (Sersale, Cz), Giulia Tripoti (Roma), Style Crew (Montegranaro, Ap), Fabrizio Zanotti (Ivrea, To), Davide Zilli (Villanova, Pc).

Grazie Presidente

Napolitano, nuove generazioni nella politica Appello ai giovani, preparatevi a sostituire gli incapaci (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 16 GEN - Giorgio Napolitano ha incoraggiato i giovani a prepararsi a sostituire i politici e gli amministratori ritenuti incapaci. Ai rappresentanti degli studenti dell'Universita' di Reggio Calabria ha detto: 'Preparatevi a sostituirli. E' essenziale un rinnovamento generazionale nella politica e nell'amministrazione e questo non si decide per decreto ma attraverso un vostro sforzo, un impegno, che bisogna a tutti i costi provocare in un sistema che e' ancora molto chiuso'.

giovedì 1 gennaio 2009

NotizieVecchie sempre Nuove

TORANO CASTELLO
Frane e smottamenti anche a Torano. La situazione più critica si è registrata sulla strada provinciale di collegamento tra Torano centro e la frazione Sartano dove, durante la notte tra venerdì e sabato, è franata un'alta parete, interessata circa un anno fa da lavori di allargamento della sede stradale. Poco più giù, a circa 50 metri, un grosso albero, letteralmente sradicato dal vento e dalla continua pioggia, ha ostruito entrambe le carreggiate. Traffico e collegamento, così, fra Torano e Sartano, interrotti. Agli ignari automobilisti non è rimasto altro da fare che (una volta raggiunta ormai la periferia di Sartano, luogo dell' “imprevisto”) ritornare indietro e seguire un percorso che, riportandoli di nuovo su, verso Torano, li ha costretti a scendere allo Scalo ferroviario e risalire di nuovo dalla strada provinciale 107. Il tutto per circa 15 km.
Dal QuotidianodellaCalabria del 28-12-08

mercoledì 31 dicembre 2008

Auguri

A tutti coloro che si trovano a passare da questo blog un Felice e Sereno AnnoNuovo

sabato 27 dicembre 2008

Scherzi a parte...............

http://it.youtube.com/watch?v=t_knc3DpyKw

Ancora tu?

Protestano i cittadini che si appellano alle istituzioni locali affinché risolvano il problema Al cimitero di Torano cappelle invase dai rifiuti Gildo Anthony Urlandini Torano Castello Un Natale tra fango, sporcizia e incuria. Questi gli elementi che i parenti dei cari defunti tumulati nella parte nuova del cimitero comunale di Torano Castello, hanno trovato nel giorno di Natale e in quelli precedenti, dopo essersi recatisi nel luogo sacro per onorare i propri cari. Uno spettacolo mortificante, mortificante nell'animo e nella sensibilità, perché il luogo dove sono sepolti i defunti è....
Tratto da:La Gazzetta del Sud del 27-12-08

mercoledì 10 dicembre 2008

SenzaParole

Cronaca Cosenza, in manette 72 falsi infermieri AostaSera - Aosta,Italy
- Operazione dei Nas in diverse strutture private e pubbliche. I falsi diplomi sono stati pagati tra gli 8mila e i 15mila euro. Moltissimi coloro che aiutavano i medici in sala operatoria. Coinvolto anche un funzionario dell'Università Cattolica di Roma. Cosenza, 10 dic. (Adnkronos/Ign) - Ci sono anche infermiere dalla lunga ''esperienza'' tra i 72 falsi professionisti sanitari arrestati stamattina dai carabinieri del nucleo antisofisticazione di Cosenza. In tutto gli indagati sono invece 159. In molti casi non è stato possibile procedere per la prescrizione del reato, considerato che l'indagine ha scoperchiato un pentolone di illeciti e assunzioni di falsi infermieri risalenti fino al 1975. Tra le persone finite in manette alcune hanno fatto carriera fino a diventare caposala in strutture private e pubbliche senza tuttavia avere mai conseguito il diploma di infermiere seguendo il corso di studi correttamente. Secondo gli investigatori inoltre sono moltissimi coloro che aiutavano i medici in sala operatoria durante gli interventi chirurgici, creando pericolo per la salute dei pazienti. I falsi diplomi sono stati pagati tra gli 8mila e i 15mila euro. La maggior parte delle persone coinvolte è residente nel cosentino ma ci sono arresti anche a Crotone, a Roma, in altri comuni del nord Italia e uno in Svizzera. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Cosenza Loredana De Franco sono due e si riferiscono ai responsabili dell'organizzazione che consentiva di conseguire facilmente i diplomi di infermiere, mentre gli ''acquirenti del servizio'' sono agli arresti domiciliari.L'inchiesta denominata 'Gutenberg', ruota attorno alla figura del caposala di una clinica privata di Belvedere Marittimo. E' lui, secondo quanto dichiarato da alcune persone interrogate dai carabinieri sulla vicenda, ad aver procurato una falsa attestazione e aver organizzato addirittura degli stage nella struttura dove lavorava al fine di far acquisire alcuni elementi di base agli aspiranti falsi infermieri. Ma nulla di più che misurare la pressione arteriosa o fare un'iniezione. Anzi, in alcuni casi gli infermieri non erano capaci nemmeno di fare questo e in un caso addirittura una persona ha accusato un malore alla vista del sangue. Casi limite che la dicono lunga sulla vicenda. ''La cosa più inquietante è che nessuno in tanti anni ha mai fatto una segnalazione, ne' un medico ne' altri colleghi'' ha spiegato il tenente colonnello Ernesto Di Gregorio in conferenza stampa, annunciando che l'inchiesta è ancora aperta per verificare i casi sospetti di favoreggiamento. Solo nel 2007 il medico di una clinica privata di Torano Castello ha segnalato al presidente dell'Ipasvi (il collegio degli infermieri professionali) un'anomalia tra le competenze di tre infermieri che prestavano servizio in quella struttura. Uno di essi è proprio il nipote dell'organizzatore. Da qui è nata l'indagine che ha portato a scoprire la mancata iscrizione degli infermieri nel registro ufficiale della categoria e le responsabilità degli indagati nei confronti dei quali sono state emesse 68 misure cautelari ai domiciliari, 2 in carcere e 2 obblighi di dimora. Ma non è tutto. I carabinieri del Nas hanno infatti scoperto un altro filone dell'inchiesta che riguarda la cessione ''in anteprima'' dei risultati dei test per l'ammissione alla facoltà di Medicina e Scienze infermieristiche dell'Università Cattolica di Roma. Secondo quanto è emerso, con questo sistema un funzionario della segreteria didattica dell'Università avrebbe favorito l'ingresso di 5 studenti dietro un compenso. Mentre alle studentesse che volevano essere ammesse al corso di studi sarebbe arrivato a chiedere anche prestazioni sessuali . In un'occasione, secondo quanto riporta l'ordinanza di custodia cautelare, l'uomo ''non ha esitato ad approfittare sessualmente della ragazza di appena vent'anni rappresentandole il suo interessamento come determinante per l'ingresso alla facoltà e prospettandole un esito negativo qualora si fosse sottratta alle sue richieste''. Intanto in una nota, il dipartimento 'Tutela della Salute' della Regione Calabria ha espresso soddisfazione per le 72 misure cautelari. Per il dipartimento si tratta di un'operazione a garanzia della tutela dei cittadini assistiti. ''Non si puo' più accettare - si legge nella nota dell'assessorato - che qualcuno ancora speculi sulla vita delle persone. La sanità in Calabria attraversa un periodo delicato di trasformazione, passando da uno stato di crisi acuta a una fase di normalizzazione. Continuando nella lotta ai crimini e alle situazioni di illegalità nel mondo sanitario, si potrà avviare finalmente un nuovo ciclo virtuoso per tutti i cittadini calabresi''. ''Un'azione positiva - ha confermato il dirigente generale Andrea Guerzoni - che si accompagna con successo a quel processo di riqualificazione delle nostre strutture sanitarie, e del personale che in esse opera, già avviato in Calabria dalla Regione e dal suo presidente Loiero''. 10/12/2008

giovedì 27 novembre 2008

AUGURI

Cosenza. Leonardo Trento eletto Presidente del Consiglio provinciale giovedì 27 novembre 2008 Leonardo Trento va ad occupare l’autorevole posto che nove anni è stato occupato da Cecchino Principe. Siamo entusiasti e contenti che il primo scranno del Consiglio Provinciale sia occupato nuovamente da un socialista- così il Segretario della federazione del PS Gianni Papasso-.Siamo certi - ha aggiunto Papasso- che Leonardo Trento in questo ruolo saprà dare il meglio di se stesso, garantendo trasparenza e autorevolezza alla carica.

Comunicato tratto da: http://www.partitosocialista.it

mercoledì 26 novembre 2008

AUGURI

COSENZA/PROVINCIA: CORBELLI, SE PRESIDENTE RINUNCERO' A AUTO BLU (ASCA) - Cosenza, 25 nov.
Il leader del Movimento Diritti Civili, consigliere-capogruppo e segretario questore dell'Ufficio di Presidenza alla Provincia di Cosenza, Franco Corbelli, indicato tra i candiati presidenti del Consiglio, annuncia che ''se sara' eletto, giovedi', presidente del Consiglio provinciale di Cosenza, rinuncera' a tutti i privilegi, auto blu, telefonino, indennita' che devolvera' interamente a Natale e a Pasqua ai poveri''.''Voglio essere un presidente super partes - dice Corbelli - un garante, un traghettatore del Consiglio sino alle elezioni di giugno. Fuori dall'aula consiliare continuero' ad essere solo un semplice consigliere, con gli stessi diritti e doveri di tutti i consiglieri. In un momento particolarmente difficile per la grave crisi che vive la Calabria e l'intero Paese e' giusto che se eletto presidente dia un segnale diverso, di cambiamento e rinnovamento rispetto al passato''.red-res/dnp/alf (Asca)

lunedì 24 novembre 2008

AUGURI

Provincia I due capigruppo sostengono la sua candidatura Udc e Idm per Corbelli presidente Franco Corbelli corre verso la presidenza del consiglio provinciale che sarà assegnata giovedì. Ieri il leader del movimento "Diritti civili" ha svelato che dopo il Pdl, il quale con Mimmo Barile lo ha proposto per il dopo Principe, anche Udc e Idm hanno mostrato disponibilità a sostenere la sua candidatura. «Ho sentito al telefono – ha dichiarato Corbelli – il capogruppo dell'Udc in consiglio provinciale, Nino Fiorillo, e il capogruppo dell'Idm, Piercarlo Chiappetta. Il centrodestra.....
Per leggere interamente l'articolo è necessario abbonarsi. Articolo tratto dalla GazzettadelSud on line

martedì 18 novembre 2008

L'altra Calabria

Acquaformosa, il paese arberesh dove la scuola la salvano i nonni di Enrico Fierro Qualcuno ha lo zainetto e si è messo il vestito della domenica, quello buono che si tira fuori solo nelle occasioni speciali, sul bavero una medaglia: Seconda guerra mondiale. Tutti hanno sui volti rigati dal tempo i segni di un orgoglio antico che viene dall’altra sponda del mare e che affonda le sue radici in una migrazione di sei secoli fa. Sono i nonni di Acquaformosa, poco meno di mille anime sui monti del Pollino. Vanno a scuola, classe prima elementare. Non sanno chi sia la Gelmini, quella scritta sui manifesti affissi in paese, la signora del Nord che da giovane avvocato ha fatto il suo tirocinio proprio qui in Calabria, a Reggio, nello studio di un noto avvocato comunista, e che ora vuole chiudere la loro scuola elementare. L’unica, quella dei nipotini. Non lo sanno, ma si iscrivono a scuola per protesta e per legittima difesa. E ora sono tra i banchi, insieme ai bambini e alle bambine del paese. Per molti è la prima volta, per pochi altri un ritorno dopo decenni. Benvenuti ad Acquaformosa. Anzi, «Mire se na erdhet Firmoza», come c’è scritto sui cartelli in doppia lingua: l’italiano e l’antico, musicale arberesh, la lingua di quei padri lontani che nel 1400 sbarcarono qui esuli dall’Albania. Firmoza, insieme a Civita (Cifti), Frascineto (Frasnita), San Basile (Shen Vasili) e Lungro (Ungra), è uno dei paesi della folta minoranza linguistica arberesh calabrese. Qui lingua e tradizioni si sono tramandate per secoli grazie ai nonni e alle loro favole, le nonne hanno insegnato i balli e i segreti del ricamo e della cucina. La modernità con le sue crudeli necessità, l’emigrazione, e le sue quotidiane tentazioni televisive, non ha mai «sporcato» idioma e tradizioni. Neppure la chiesa cattolica è riuscita a penetrare il culto greco-bizantino. Le severe icone della chiesa di Acquaformosa, l’inviolabilità dell’altare, l’odore di incenso e l’avvolgente silenzio, sono per il cronista un salto all’indietro: dieci anni fa, Prizren, Kosovo, visita ad un monastero ortodosso. Uguale. Ma siamo nella parte più amara della Calabria, terra di abbandoni e di gente abbandonata. Con il sindaco, Giovanni Manoccio che raccoglie una ventina di vecchietti, alcuni ultraottantenni, e li accompagna a scuola. L’unica elementare del paese a forte rischio chiusura. Il calo demografico fa perdere alunni, sono pochi e non bastano a raggiungere i requisiti numerici minimi. «La nostra non è solo una battaglia per il diritto all’istruzione, la scuola elementare è un presidio per la tutela delle nostre tradizioni». Perché ad Acquaformosa, come negli altri paesi arberesh oppure occitani, grazie a leggi nazionali e ad una legge regionale, per un’ora al giorno si studiano lingue e tradizioni antiche. «La chiusura della scuola», dice il sindaco, «è una vera e propria violenza». L’istituto è vecchio ma ristrutturato di recente. «Abbiamo speso 250mila euro per la messa in sicurezza, soldi che verranno buttati al vento». Gli spazi sono ampi ma non c’è l’ascensore e i vecchietti arrancano per le scale. Entrano timidi in aula, si siedono, simulando quello che potrà accadere all’avvio del prossimo anno scolastico. Con loro ci sono i bambini, un po’increduli, molto divertiti. Il sindaco parla e spiega le ragioni di questa protesta civile e ordinatissima. Tutti battono le mani. Anche le maestre. Un’ora dopo usciamo attraversiamo la strada principale, ovviamente intitolata a Skanderbeg, Giorgio Castriota, l’eroe albanese che ritroviamo riprodotto in un busto di marmo nella stanza del sindaco. Giovanni Manoccio è un uomo di sinistra che ama i buoni libri e la sua terra. «Qualcuno dice che la nostra è una battaglia arretrata, vecchia. Ma cos’è la modernità, cancellare questi paesi? Svuotarli a poco a poco? Azzerare progressivamente una cultura, una diversità che ha resistito nei secoli? La scuola è l’unico momento di aggregazione per i nostri bambini, il luogo dove si ritrovano e si riconoscono, il punto di contatto con la realtà. Chiuderla significa consegnarli totalmente alla televisione e ai suoi modelli. Ma poi è moderno costringere dei bambini a farsi venti chilometri al giorno per studiare? Riportare il calendario della storia indietro agli anni Cinquanta: grembiule, cartellina di cartone, scarpe sfondate e a scuola solo chi aveva i mezzi?». Acquaformosa, forse, la salveranno i nonni. Quelli che a Lungro, ti parlano della miniera di salgemma che occupava fino a 400 operai e che nel 1976 fu chiusa. «Ora è ridotta a una discarica - mi dice un vecchio operaio - e pensare che quello era il luogo del sacrificio, scendevamo fino a 265 metri, con la temperatura a 18 gradi per tirar via il sale». Nel salone del Municipio le vecchie foto della miniera, le lettere degli operai, gli stemmi delle Saline di Lungro, vecchi attrezzi di lavoro. Ricordi di vita strappati all’incuria degli uomini. «Sarebbe bello farci un museo», dice il vecchio operaio. Anche nell’antica Ungra tutto parla delle tradizioni, dalla particolare struttura urbanistica (la gjitonia) all’imponente monumento nella piazza principale naturalmente dedicato a Giorgio Castriota. «Le scuole in queste piccole realtà sono ormai l’unico strumento per conservare la cultura delle comunità. La loro chiusura va contro gli articoli della Costituzione e le leggi della Repubblica che tutelano le minoranze linguistiche. Per questa ragione abbiamo deciso di opporci e di proporre un ricorso alla Consulta». Donatella Laudadio è l’Assessore provinciale alle minoranze, nei giorni scorsi ha fatto un giro per i paesi del Pollino a rassicurare sindaci e famiglie: le scuole non chiuderanno. Nell’ufficio del sindaco di Acquaformosa, tra una bandiera con le aquile e un brevetto di partigiano dono di un paesano, sfogliamo le lettere dei bambini delle elementari. Grafie innocenti, ringraziamenti, inviti a recite e saggi di fine d’anno. E una petizione: «Signor sindaco siamo sfegatati fans dei “Cesaroni”, la preghiamo di invitare gli attori della fiction per la prossima rassegna di agosto». Giovanni Manoccio sorride: «Certo, per fortuna viviamo nell’Italia di oggi, anche in quella dei “Cesaroni”, ma non possiamo consentire a nessuno di uccidere il nostro passato. Non è giusto e soprattutto non è questa la modernità alla quale aspiriamo». Articolo tratto da L’Unita del 18 Nov 2008