lunedì 18 ottobre 2010
domenica 17 ottobre 2010
Segnatevi la data.
Presto lavori Aterp per dodici alloggi a Sartano .
Domenica 17 Ottobre 2010 07:31 - di Roberto Galasso.
Domenica 17 Ottobre 2010 07:31 - di Roberto Galasso.
TORANO CASTELLO – Si avvia a conclusione la lunghissima e spinosa vicenda delle case popolari di Sartano. Il sindaco della cittadina toranese, infatti, nei giorni scorsi ha annunciato nel corso di un incontro pubblico che fra qualche settimana sarà data vita al bando relativo alla formazione della nuova graduatoria per l’assegnazione dei dodici alloggi popolari d località Piana. “Ripartiamo da zero - ha affermato il primo cittadino - nell’assoluta trasparenza ed in maniera accelerata e mettendo in atto tutti gli sforzi possibili al fine di avere gli assegnatari prima che siano completati i lavori di riqualificazione. Altrimenti si rischia che la struttura sia nuovamente preda dei vandali”. Quella della palazzina di località Piana, infatti, è una storia lunga circa trenta anni. Il fabbricato, sorto nei primi anni ottanta, a poca distanza del centro abitato della popolosa frazione sartanese, è divenuto nel corso degli anni una “cattedrale nel deserto”. I lavori per la sua realizzazione, disposti dall’allora Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari) nel 1982 ebbero inizio nell’aprile del 1983 per essere poi completati a cavallo degli anni 1988/1989. I dodici appartamenti, dove avrebbero dovuto trovare sistemazione altrettanti nuclei familiari, però, non furono mai consegnati e nel corso degli anni sono divenuti “terra di conquista” di vandali che ne hanno distrutto infissi e serrande ed asportato perfino porte e sanitari. L’annosa vicenda, dunque, è stata, quindi, affrontata dall’esecutivo municipale e seguita dall’assessore ai lavori pubblici, Alfonso Maturano. Il sindaco Cariati, dunque, ha posto l’accento sull’intenso e proficuo lavoro sinergico tra l’Aterp, di cui è direttore generale il dottor Giuseppe Marchese, e l’ente municipale per risolvere l’incresciosa situazione inerente allo sconfinamento, in fase di costruzione del fabbricato, all’interno dei terreni limitrofi e per il quale si è dovuto provvedere al risarcimento dei proprietari. Quest’ultimo e conclusivo passaggio, quindi, che ha visto particolarmente impegnato - come ha evidenziato il sindaco - il direttore tecnico dell’Aterp, l’ingegner Pietro Mari, consentirà l’inizio dell’intervento concernente il completamento dei dodici alloggi, che oggi versano in condizioni di assoluto degrado e totale abbandono, sarà realizzato da un’impresa che si è già aggiudicata la gara d’appalto indetta dall’Aterp di circa 147 mila euro.
Con soddisfazione, il sindaco Sabatino Cariati ha informato la cittadinanza ed annunciato a tutti coloro che si trovano nella condizione di poter accedere alla richiesta di un alloggio di edilizia popolare, che a breve si partirà con il bando per la formazione della nuova graduatoria per l’assegnazione della case popolari di Sartano. Graduatoria che certamente verrà formata sulla base di punteggi e criteri di priorità. I punteggi sono infatti attribuiti in dipendenza delle condizioni soggettive e oggettive del concorrente e del suo nucleo familiare mentre i criteri di priorità sono riferiti al livello di gravità del bisogno abitativo.
Con soddisfazione, il sindaco Sabatino Cariati ha informato la cittadinanza ed annunciato a tutti coloro che si trovano nella condizione di poter accedere alla richiesta di un alloggio di edilizia popolare, che a breve si partirà con il bando per la formazione della nuova graduatoria per l’assegnazione della case popolari di Sartano. Graduatoria che certamente verrà formata sulla base di punteggi e criteri di priorità. I punteggi sono infatti attribuiti in dipendenza delle condizioni soggettive e oggettive del concorrente e del suo nucleo familiare mentre i criteri di priorità sono riferiti al livello di gravità del bisogno abitativo.
venerdì 15 ottobre 2010
Il circolo locale del Prc "Carlo Marx" si dice contrario ai cambi di casacca
A livello locale invece, sono molto felici?
http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=136262&Edizione=8&A=20101014
http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=136262&Edizione=8&A=20101014
CavallerizzoVive
La signora Bianco scrive a Bertolaso: "Accendete la luce. E via quel lucchetto!" .
http://www.dirittodicronaca.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4708%3Ala-signora-bianco-scrive-a-bertolaso-qaccendete-la-luce-e-via-quel-lucchettoq&catid=49%3Acronaca&Itemid=77
Mercoledì 13 Ottobre 2010 19:46 - di Giuseppe Montone Letture: 114 - .La frana del 2005
CAVALLERIZZO - Alla sua casa, frutto dei sacrifici di una vita intera, non è assolutamente disposta a rinunciare. Per lei la terribile frana del 7 marzo 2005 è solo un triste, ma lontano, ricordo e la delocalizzazione “una inutile perdita di tempo condita da un incredibile spreco di soldi”.
CAVALLERIZZO - Alla sua casa, frutto dei sacrifici di una vita intera, non è assolutamente disposta a rinunciare. Per lei la terribile frana del 7 marzo 2005 è solo un triste, ma lontano, ricordo e la delocalizzazione “una inutile perdita di tempo condita da un incredibile spreco di soldi”.
Del resto Liliana Bianco a Cavallerizzo è tornata da tempo (circa 1 anno e mezzo), incurante dell’ordinanza con la quale il paese è stato letteralmente chiuso dietro il lucchetto di un cancello. Con il marito e i due figli vive già da qualche anno nella propria casa in pieno centro storico, convinta com’è che solo una minima parte della frazione sia stata interessata dall’evento franoso. “A distanza di 5 anni e mezzo – evidenzia – l’85% delle case è integro: da allora non si è più registrato alcun danno”. E se in occasione della recente visita del capo del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso era riuscita ad incontrarlo e a parlare con lui, adesso la signora Bianco, delusa dal mancato rispetto delle promesse, ha deciso di inviargli una lettera via fax per ricordargli gli impegni assunti. “Aveva garantito, senza però mantenere la parola data – commenta – che avrebbe provveduto, insieme al sindaco, a revocare la precedente ordinanza di divieto d’accesso al paese e che avrebbe dato disposizioni di ripristinare l’allaccio della corrente elettrica presso la mia abitazione: ho dovuto acquistare un generatore e consumo oltre 700 euro di gasolio all’anno”. Oltre ad un po’ di luce, la signora Bianco ha rinnovato a Bertolaso la propria richiesta di rivedere i contenuti dell’ordinanza di chiusura di Cavallerizzo. “Nei giorni dispari – dice – il cancello viene aperto e si può entrare in paese: in questi giorni il rischio quindi non c’è? E’ semplicemente assurdo. Ecco perché vogliamo la riapertura definitiva e la possibilità anche per le altre 24 famiglie interessate di rientrare nelle proprie abitazioni, integre ed agibili”. Infine, la stessa annuncia l’intenzione di trasmettere un analogo fax anche al Prefetto di Cosenza. “Cavallerizzo non può morire”, conclude.
http://www.dirittodicronaca.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4708%3Ala-signora-bianco-scrive-a-bertolaso-qaccendete-la-luce-e-via-quel-lucchettoq&catid=49%3Acronaca&Itemid=77
giovedì 14 ottobre 2010
sabato 9 ottobre 2010
giovedì 7 ottobre 2010
IL COMUNE INFORMA
Domenica 10 ottobre 2010 alle ore 18,00 presso la Sala Polifunzionale in Torano Castello, Comunicazioni del Sindaco sulle tematiche amministrative.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
mercoledì 6 ottobre 2010
mercoledì 29 settembre 2010
lunedì 27 settembre 2010
Cronache d'altri tempi
Dal libro:
Cronica delle Due Sicilie di C.de Sterlich dei marchesi di Cermignano
Di D. De Sterlich
Napoli
Tipografia: Gaetano Nobili
1841
Pag.50
Cronica delle Due Sicilie di C.de Sterlich dei marchesi di Cermignano
Di D. De Sterlich
Napoli
Tipografia: Gaetano Nobili
1841
Pag.50
Non è possibile che alcun paese d'Italia ripeta con tanta frequenza gli esempi di vite portate al di là del secolo. In Sartano , terra del comune di Torano in Calabria citeriore, è morto un contadino a nome Vincenzo Albanito, dell'età di anni cento e sei, vedovo cinque volte, padre di lunghissima prole , fatto cieco di ambo gli occhi nei suoi ultimi anni, vivendo in questi di limosina , di limosina seppellito.
venerdì 24 settembre 2010
Qulcuno si interroga, altri ignorano.
Non mi è sembrato vero leggere questo articolo. A chi è avvezzo a leggere questo blog, non sarà sfuggito l'articolo precedente nel quale facevo notare che anche il Comune di Torano e assente da questo piano strategico.
Alcune domande credo sia necessario farsele sul perché dell'assenza del nostro comune.
Il piano pare sia nato quando nel nostro comune regnava la precedente amministrazione capeggiata dal sindaco Iannace.
Non fu avvisato?
Fu avvisato e ritenne di non dovervi partecipare per motivi che qualcuno ci spiegherà?
L'attuale amministrazione è all'oscuro di questo progetto?
L'attuale giunta ne è a conoscenza ed intende partecipare?
Pur col beneficio d'inventario da applicarsi ai vari progetti o consorzi o reti fra comuni il piu delle volte nati solo per acchiappare qualche soldo dalle neo giunte regionali, mi pare che rimanere alla finestra a guardare non sia opera utile all'arte della politica e della buona amministrazione.
Scusate il disturbo
giovedì 16 settembre 2010
Una possibile occasione persa o cosa?
Clik per ingradire
Sarà forse per le maglie troppo larghe, ma non vedo nella rete il nome del comune di Torano Castello.
Chi vivrà vedrà.
martedì 14 settembre 2010
La voglia di dire no alla ndrangheta ha smarrito la strada
Lunedì 13 Settembre 2010 19:32 di Ferdinando Piccolo*
"Taniche di benzina sul balcone di casa, auto fatte saltare in aria o crivellate di proiettili, intimidazioni via citofono, foto di figli nel passeggino accompagnate da lettere di avvertimento. È difficile per chi non vive e lavora in Calabria farsi un’idea di cosa voglia dire essere cronisti (e magistrati, carabinieri, poliziotti) in una regione dove quello che sarebbe inaccettabile per qualunque giornalista diventa la quotidianità. Ma anche chi vorrebbe leggere di questa realtà e documentarsi fa molta fatica, perché le notizie calabresi raramente escono dai confini regionali.
Agostino Pantano, Ferdinando Piccolo. Giuseppe Baglivo, Michele Albanese, Gianluca Albanese, Antonino Monteleone, Angela Corica, Agostino Urso, Lucio Musolino, Riccardo Giacoia, Saverio Puccio, Giovanni Verduci, Michele Inserra, Giuseppe Baldessarro, Guido Scarpino, Pietro Comito, Leonardo Rizzo, Filippo Cutrupi: Sono solo alcuni dei giornalisti e dei blogger che hanno ricevuto minacce, che sono stati aggrediti, sequestrati, intimiditi. Non per aver fatto uno scoop planetario, né per aver necessariamente messo in mezzo un potente famoso. Ma per aver riportato notizie raccolte in questura, in tribunale, in caserma: la routine del lavoro di cronista." (Cristina Bassi)
Agostino Pantano, Ferdinando Piccolo. Giuseppe Baglivo, Michele Albanese, Gianluca Albanese, Antonino Monteleone, Angela Corica, Agostino Urso, Lucio Musolino, Riccardo Giacoia, Saverio Puccio, Giovanni Verduci, Michele Inserra, Giuseppe Baldessarro, Guido Scarpino, Pietro Comito, Leonardo Rizzo, Filippo Cutrupi: Sono solo alcuni dei giornalisti e dei blogger che hanno ricevuto minacce, che sono stati aggrediti, sequestrati, intimiditi. Non per aver fatto uno scoop planetario, né per aver necessariamente messo in mezzo un potente famoso. Ma per aver riportato notizie raccolte in questura, in tribunale, in caserma: la routine del lavoro di cronista." (Cristina Bassi)
In Calabria basta un articolo di ordinaria amministrazione per ricevere, puntuale, una pallottola in redazione. Nessun timore, nemmeno stavolta riusciranno a farci paura, a farci tirare i remi in barca. Le minacce non servono a niente, non ci spaventano, le rispediamo al mittente e sulla busta ci mettiamo anche la firma. Proiettili vaganti, buste. Tanti postini che però ci fanno capire una cosa, parte della Calabria non vuole cambiare, e soprattutto ci fanno capire che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta.
Scrivere ciò che si vede e si scopre è il nostro mestiere, continueremo a farlo in piena libertà, nella convinzione che così facendo riusciremo a rendere il giusto servizio alla comunità. Abbiamo il diritto di non essere eroi”, Dopo l’ennesima intimidazione proviamo a farci sentire, non per avere pubblicità, ma per non essere lasciati soli e per dichiarare la volontà di “lavorare in pace”. “Presto ci spareranno addosso, perché capiranno che le cartucce, le bottiglie incendiarie, le telefonate, le minacce mafiose perpetrate nelle loro più variegate forme non funzionano”.
Di questi inviati di guerra in casa propria si occupa anche un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Roberto Maroni e a loro Roberta Mani, giornalista di Mediaset, ha dedicato un libro, Avamposto-Nella Calabria dei giornalisti infami, scritto con Roberto Rossi. È lei che prova a fare da tramite con un pubblico non solo locale per conto dei colleghi di cui ha raccolto le storie.
Non è facile vivere in Calabria, non è facile scrivere di ‘ndrangheta, denunciare. Ma bisogna sacrificarsi per la libertà di informare. Ci hanno detto-siediti- e ci siamo alzati, ci hanno detto-non fare questo, non fare quello- e noi l’abbiamo fatto… Ci hanno detto- non scrivere- e noi abbiamo scritto e continueremo a farlo. Non saranno proiettili, buste gialle, lettere minatorie a fermarci. Non sarà una macchina bruciata a fermare il nostro ardore, a frenare la nostra rabbia.
Non ci avrete mai. È questo il motto che lega tutti noi. Continuo ad amare questa terra. Continuo ad amare Polsi, per me il paradiso terrestre. Polsi che mi ha svezzato con il mio primo articolo. Polsi, che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In questi giorni, il 4 settembre, avevo scritto di una strada che collega Polsi a San Luca. Una strada da sistemare da almeno venti anni. Scrivo di un appalto di 12 milioni di euro vinto nel ‘96 da una ditta di Crotone che era poi andata in fallimento e del subappalto concesso a un’altra ditta di San Luca il cui proprietario aveva dichiarato di non aver mai ricevuto denaro.
Nel corso degli ultimi anni mi sono sempre occupato di cronaca nera, seguendo i principali fatti della sua terra. In particolare mi sono occupato giorni fa anche del Santuario di Polsi e della Festa della Madonna della Montagna. “Un Santuario – ha dichiarato il vescovo di Locri, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, – in cui si è consumata l’espressione più terribile della profanazione del sacro ed è stato fatto l’insulto più violento alla tradizione religiosa”. Il riferimento è alle immagini di un summit tra gli uomini delle cosche della ‘ndrangheta nel santuario diffuse qualche mese fa. Ho scritto, anche del recente “via vai di politici e amministratori pellegrini per un giorno al Santuario, tutti presenti a parole per strappare la madonnina alla ‘ndrangheta e restituirla ai calabresi onesti e devoti”.
Vivere in Calabria, in una terra trafitta dall’odio e dall’arroganza di una cultura Mafiosa che nella società odierna si fa sempre più strada, trovando consensi tra la genti e le persone che confidano nella Madonna di Polsi che nello stato, sempre più assente nel territorio Calabrese, in particolare nella Locride, la mia terra dove la parola Stato non ha nessun significato.
Mi chiamo Ferdinando Piccolo e sono un ragazzo iscritto in giornalismo, a scienze politiche, collaboro con il quotidiano della Calabria, e sono corrispondente di San Luca e dei paesi limitrofi. Sono abituato a Descrivere una realtà stravolta dai continui fatti di cronaca che ci caratterizzano e ci contraddistinguono. Nella mia terra lo Stato non esiste, si è dimenticato di noi. O Ci sta solamente usando. La realtà è che a differenza della Sicilia, in Calabria la voglia di reagire non c’è , perché ci fa comodo avere un compare sempre a disposizione, pronto a soddisfare i nostri desideri.
La voglia di dire no alla ‘ndrangheta ha smarrito la strada, al Bivio tra San Luca e Bovalino ha scelto la terza strada, per l’isola che non c’è. Ormai siamo troppo abituati ad alzarci con la puzza di sangue e coricarci con i vestiti impregnati di ‘ndrangheta. Ma la Locride non è solo Spaghetti e Malavita. L’Aspromonte non è il paradiso terrestre dei latitanti, Ma è soprattutto una terra che ammalia, strega, con i suoi sentieri intersecati in piccoli paesi. È vita. La voglia di reagire può nascere, come una ginestra che attecchisce dove il terreno non lo permette perché come dice lo scrittore di San Luca Corrado Alvaro: “La disperazione più grave che possa impadronirsi d’una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile. Basta un atto, un gesto, una parola per ricordarti che sei un uomo” .
*23 anni, giornalista
http://www.strill.it/index.php?option=com_content&task=view&id=78249&Itemid=119
http://www.strill.it/index.php?option=com_content&task=view&id=78249&Itemid=119
giovedì 2 settembre 2010
La new town di Cavallerizzo di Cerzeto
New Town Calabria
La new town di Cavallerizzo di Cerzeto. In principio fu Cavallerizzo di Cerzeto. Non c'è solo L'Aquila, infatti, nei progetti di new town che la ditta Berlusconi & Bertolaso vuole disseminare su è giù per lo Stivale. Anzi, sotto certi aspetti, la vicenda di questo borgo arbereshe del cosentino è ancor più grave del caso aquilano. Perché di Cavallerizzo ormai nessuno parla più. Tranne il manifesto e pochi altri, il resto dei media ha steso il velo della censura su una storia che è la più eloquente narrazione del degrado istituzionale e dello sfascio ambientale di un'intera regione.
Una frana disastrosa e spettacolare cinque anni orsono. Che però mantenne intatto il centro storico di Cavallerizzo.
Per l'intero articolo New Town Calabria:
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2010/mese/09/articolo/3317/
La new town di Cavallerizzo di Cerzeto. In principio fu Cavallerizzo di Cerzeto. Non c'è solo L'Aquila, infatti, nei progetti di new town che la ditta Berlusconi & Bertolaso vuole disseminare su è giù per lo Stivale. Anzi, sotto certi aspetti, la vicenda di questo borgo arbereshe del cosentino è ancor più grave del caso aquilano. Perché di Cavallerizzo ormai nessuno parla più. Tranne il manifesto e pochi altri, il resto dei media ha steso il velo della censura su una storia che è la più eloquente narrazione del degrado istituzionale e dello sfascio ambientale di un'intera regione.
Una frana disastrosa e spettacolare cinque anni orsono. Che però mantenne intatto il centro storico di Cavallerizzo.
Per l'intero articolo New Town Calabria:
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2010/mese/09/articolo/3317/
mercoledì 1 settembre 2010
Lo Scoutismo a Sartano compie quarant'anni. Auguri
Il gruppo scout festeggia quarant'anni di attività
Sartano.Quarantanni di scoutismo è non li dimostra. Proprio così, lo scoutismo a Sartano compie quarant'anni e viene celebrato con la festa dell'Agesci (associazione guide e scout cattolici italiani) del gruppo scout Sartano 1. L'associazione nacque nel 1970, anche se i primi pionieri dell'associazione già nel 1966 avevano iniziato il cammino di formazione come squadriglia libera del gruppo scout di Roggiano Gravina. Gli scout a Sartano nacquero per volere di Don Elio Perrone, che da giovane parroco arrivato a Sartano volle istituire il movimento scoutistico sugli insegnamenti del fondatore dello scoutismo mondiale, Robert Stephenson Smith Baden Powell. Una novità quarantaquattro anni fa, che ha messo radici profonde, e per quasi mezzo secolo, è stato il punto di riferimento di almeno tre generazioni di giovani. Oggi i primi scout di Sartano sono già nonni, e come loro i figli e i loro nipoti oggi fanno parte della grande famiglia dell'Agesci. Nell'ambito dei festeggiamenti del quarantesimo anno di fondazione sono state allestite mostre fotografiche, dibattiti, proiezioni delle attività svolte sul campo durante gli anni di vita degli scout.(g.a.u.)
AVVISO PUBBLICO PER IL CONFERIMENTO DI UN INCARICO ESTERNO
https://acrobat.com/#d=aklg2gHkxJ8YkVUm*6pHBA
Cliccare sul link per visionare
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Oggetto: Errata corrige all’AVVISO PUBBLICO PER IL CONFERIMENTO DI UN INCARICO ESTERNO ''RICOGNIZIONE, ANALISI, PROPOSTE , RILANCIO DELL’ENTE, PROCEDURE PER L’ASSISTENZA NEL RIASSETTO DELL’ ENTE”
Corrige al punto
VISTO l’art. 113 del D.Lgs. 18/8/2000 n. 267, “T.U. delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;
con:
VISTO il D.Lgs 29/93
VISTO il titolo IV - art. 88-90 e successivi del D.Lgs. 267/2000.
Errata corrige per mero errore materiale.
Torano Castello, li 01/09/2010
lunedì 30 agosto 2010
giovedì 26 agosto 2010
Le case popolari a Sartano: qualche domanda alla minoranza.
http://www.aterpcs.it/index.php?option=com_content&task=view&id=64&Itemid=144
15/12/2009: Gara d’appalto per alloggi Torano
Gara d’appalto per alloggi Torano
Data Pubblicazione : Martedì 15 Dicembre 2009
15/12/2009: Gara d’appalto per alloggi Torano
Gara d’appalto per alloggi Torano
Data Pubblicazione : Martedì 15 Dicembre 2009
E’ stata portata a termine, nella giornata di ieri, la gara d’appalto di circa 147 mila euro per il completamento dei lavori di dodici alloggi che l’ATERP di Cosenza consegnerà al comune di Torano Castello. Le abitazioni, che per lungo tempo sono state oggetto di atti vandalici, saranno portate a termine dalla ditta Edil Impianti che si è aggiudicata la gara. Resta solo un nodo da sciogliere e cioè stilare la graduatoria degli assegnatari dal momento che queste vengono formate sulla base di punteggi e criteri di priorità. I punteggi sono infatti attribuiti in dipendenza delle condizioni soggettive e oggettive del concorrente e del suo nucleo familiare; i criteri di priorità sono riferiti al livello di gravità del bisogno abitativo. A tal proposito questa mattina il sindaco di Torano Castello, Sabatino Cariati, si è recato presso la sede dell’ATERP di Cosenza per discutere con il direttore generale Giuseppe Marchese e con Pietro Mari e Franco Napolitano, rispettivamente direttore tecnico e amministrativo dell’Ente, non solo dei criteri di regolamentazione per la formazione delle graduatorie di assegnazione, ma anche delle procedure per il completamento di sei alloggi presso contrada Timpa di Sartano e lo storico palazzo Caputo di proprietà comunale.
Chiedo gentilmente ai Sig.ri Consiglieri della minoranza tutta di volerci cortesemente informare in merito, in ordine a:
L'avviamento dei lavori
La stesura della graduatoria
L'assegnazione dei locali agli aventi diritto
Grazie per la risposta che vorrete darci nei tempi e nei modi che riterrete più opportuni.
martedì 24 agosto 2010
Tra il dire e il fare................
Eg.gi Sig.ri Consiglieri di minoranza, ponete domande e chiedete iniziative in merito a degli atti amministrativi alla persona che di questi atti è responsabile. La domanda giusta(?) alla persona sbagliata.
Ma che volete che Vi risponda? Scusate non me ne ero accorto, la prossima volta chiederò lumi ?
Se siete certi, cosi come affermate, che gli atti in questione non sono stati fatti nel rispetto delle leggi vigenti, dovevate prima denunciare i fatti alle autorità competenti e poi avvisare, a mezzo volantino i cittadini dell'azione intrapresa.
Diversamente vige il detto: Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
Sempre di acqua si tratta anche se a caro prezzo.
lunedì 23 agosto 2010
Forse non tutti sanno che..............c'è pure la minoranza.
Personalmente non ho nulla da insegnare ai Sig. Consiglieri della minoranza, per di più sono, credo, tutti con esperienza ed abbastanza navigati in questo ruolo.
Che il Consiglio Comunale cosi come concepito e regolamentato sia ridotto oramai ad un semplice organismo di approvazione di determinati passaggi obbligati della vita amministrativa dei piccoli comuni è un fatto acclarato. Ma allora mi chiedo e vi chiedo a cosa si riduce la rapresentanza in consiglio da parte della minoranza?
In un Comune come il nostro dove tutto si ripete, dove tutto cambia ma mai nulla si rinnova, quale può(dovrebbe) essere il ruolo dei Consiglieri di minoranza e di opposizione quando serve?
Io credo che la prima cosa che potrebbero e dovrebbero fare è quello di dire su ogni argomento trattato in Consiglio, la verità sempre e comunque.
Come si può affrontare la situazione cimiteriale senza dire come e perché si è arrivati all'emergenza, pur avendo costruito o permesso di costruire un numero doppio o quasi di cappelle(?).
La popolazione invecchia sempre di più(per fortuna), ma negli anni l'aumento è prossimo allo zero, il cimitero ha quasi raddoppiato la capienza, ma il Comune non può mettere a disposizione che un limitatissimo numero di loculi per coloro che hanno la disgrazia di non aver potuto acquistare o costruire in vita una cappella.
C'è o no in tutto questo qualcosa di sbagliato? Ditelo
Il tutto è stato fatto come norme e leggi permettono? Ditelo
Quando e da chi è stato permesso che tutto ciò succedesse? Ditelo
Non fate domande giuste a persone sbagliate, nella migliore delle ipotesi evadono la risposta oppure negano sapendo di mentire.
In fine la comunicazione con tutti i mezzi possibili fatela in modo continuo e costante, non è possibile aspettare, quando va bene, un mese o più per sapere dai verbali di Consiglio che posizione avete preso sui relativi punti all'Ordine del giorno. Fatelo Voi per primi, i mezzi per farlo a costo zero non mancano di certo.......................se c'è la volontà di farlo.
Teniamoci in vista
Tonino Chiodo
sabato 14 agosto 2010
"Loculo con vista"
Torano Castello
Tiene banco a Torano Castello la discussione sul cimitero comunale e sugli ultimi episodi verificatisi per la mancanza di loculi, per le lamentele da parte dei familiari del defunto, per la giacenza del feretro per giorni nella camera mortuaria del cimitero in attesa di sepoltura. Certamente la carenza di loculi nei cimiteri non è solo di Torano Castello, ma il problema investe anche altri comuni del cosentino con situazione analoga a quella toranese.
Articolo parzialmente pubblicato sulla GazzettadelSud di oggi.
Tiene banco a Torano Castello la discussione sul cimitero comunale e sugli ultimi episodi verificatisi per la mancanza di loculi, per le lamentele da parte dei familiari del defunto, per la giacenza del feretro per giorni nella camera mortuaria del cimitero in attesa di sepoltura. Certamente la carenza di loculi nei cimiteri non è solo di Torano Castello, ma il problema investe anche altri comuni del cosentino con situazione analoga a quella toranese.
L’amministrazione comunale esorta ad evitare strumentalizzazioni politiche e speculazioni e con atti alla mano respinge addebiti in merito, ricordando tramite l’assessore Guido Fazio, che il cimitero comunale è una delle priorità dell’attuale esecutivo guidato dal sindaco Sabatino Cariati. “Saranno realizzati, come si evince da deliberazione di giunta, afferma l’ assessore Fazio, cento nuovi loculi, di cui sessanta saranno dati in concessione per novantanove anni, parte dell’incasso dei loculi in concessione sarà destinato a lavori di manutenzione dell’entrata del cimitero”. L’assessore alle politiche cimiteriali - incontrando la stampa - ha tracciato un bilancio di ciò che è stato fatto per il cimitero ad appena un anno di amministrazione per dare dignità ad un luogo caro a tutta la popolazione che versava in condizioni di degrado e di abbandono, nonché nella parte nuova minacciato da situazioni di dissesto idrogeologico.
“ Pulizia straordinaria, rimozione di diversi metri cubi di materiali di risulta abbandonati all’interno del cimitero, sistemazione della zona antistante il cancello dell’ingresso principale, taglio di alberi che minacciavano l’incolumità pubblica, costruzione di un marciapiede. Inoltre, afferma Fazio, è stato redatto ed approvato, il nuovo regolamento di polizia mortuaria che sostituisce quello vigente, ancora per poco, risalente al 1940. Sono state rideterminate le tariffe inerenti alla concessione dei loculi, onde evitare un mercato senza regole e con prezzi altissimi. Abbiamo creato un’ anagrafe cimiteriale ed oggi, finalmente - ha spiegato Guido Fazio - esiste un registro informatico con i dati anagrafici dei defunti, data decesso e settore di tumulazione. Per una migliore gestione del servizio cimiteriale puntiamo nel tempo anche all’informatizzazione dell’ufficio”. Assessore, del nuovo cimitero cosa ci dice. “E’ allo studio anche la fase inerente alla messa in sicurezza dell’area del nuovo cimitero che è dissestata e per la quale sono stati già effettuati una serie di rilievi geologici
necessari per la redazione di un progetto che la Regione dovrebbe finanziare con fondi della protezione civile. Andremo ad intervenire con la canalizzazione delle acque, con l’impianto elettrico e le vie di accesso alle cappelle e per risolvere una volta per tutte le problematiche relative alla carenza di loculi pensiamo di creare campi di inumazione”. Campi di inumazione che erano stati proposti in una seduta del consiglio comunale dall’opposizione e che tanto hanno fatto discutere il civico consesso, con l’iniziale accantonamento della maggioranza dell’ipotesi realizzativa dei campi di inumazione, che ora pare saranno creati, e con l’automatico voto contrario dell’opposizione nella fase di approvazione del nuovo regolamento
cimiteriale.
Gildo Anthony Urlandini .Articolo parzialmente pubblicato sulla GazzettadelSud di oggi.
Tutto ha un inizio ed una fine.
La polemica sui loculi al cimitero è nata da alcuni episodi disdicevoli che si sono verificati a partire da fine giugno e fino ad oggi; primo caso a giugno, un persona deceduta a Torano Scalo è stata tenuta tre giorni nella torretta o obitorio, se cosi possiamo chiamarla, prima di essere tumulata, per mancanza di loculi comunali; Luglio , il 10 del mese veniva a mancare D.R. F., lo hanno tenuto 5 giorni nella torretta prima che venisse tumulato, nel frattempo che D.R. F.era nella torretta, volava in cielo una bimba , nell'occasione hanno dovuto spostare la bara di D.R. F. in altro luogo, per liberare la torretta che doveva accogliere la salma della piccolina, salvo riportare D.R. F. di nuovo nella torreta in attesa di tumulazione avvenuta alcuni giorni dopo. Fine luglio muore la signora M. P., stessa situazione, non ci sono loculi è resta per ben otto giorni nella torretta prima che sia reperito un loculo comunale per la tumulazione, intanto i falchi del loculo avevano proposto alla famiglia di M. P. un loculo privato a tremila euro, quando poi hanno avuto quello comunale per mille euro. Oggi la situazione non è cambiata, ma la giunta municipale ha emamanto una delibera dove si legge che stanno per provvedere alla costruzione di cento nuovi loculi comunali, di cui sessanta già venduti e quaranta ancora da vendere, al prezzo di mille euro per trentanni e di due mila euro per 99 anni, in attesa che venga messa la parola fine sul nuovo cimitero di cui pare se ne stiano occupando per il tramite dell'assessore alle politiche cimiteriali, Guido Fazio. Questa è la storiella del cimitero, mentre la gente attende, prega di morire il più tardi possibile, pur di non giacere giorni e giorni nella torretta. Questi sono i fatti ed a questi che i cittadini "vivi" attendono risposte.
Teniamocci in vista
Tonino Chiodo
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